Umberto di Silva Candida
Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio [...] Silva Candida (Porto e S. Rufina), durante il Concilio romano, e poi (1050) arcivescovo della Sicilia, allora sotto i saraceni. Avverso all’unione tra Chiesa greca e Chiesa latina, fu uno dei principali artefici della rottura nelle trattative avviate ...
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Comune della prov. di Terni (27,6 km2 con 4724 ab. nel 2008). Il centro è situato a 337 m s.l.m., su un colle a N della conca di Terni. Sorgenti idrominerali (acqua bicarbonato-alcalina) con annesso stabilimento [...] per cure e impianto per l’imbottigliamento delle acque.
Sorta sui ruderi di Casuentinum, distrutta nell’881 dai Saraceni, S. fu contesa fra il comune di Todi e la Santa Sede, che per diversi secoli si alternarono nel governo della cittadina. Il ...
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Comune della prov. di Torino (28,2 km2 con 566 ab. nel 2008, detti Novalicensi). Sorge lungo il torrente Cenischia, presso il confine italo-francese, in posizione che aveva una notevole importanza prima [...] Moncenisio.
Abbazia della N. Fondata nel 726 dal franco Abbone, fu abbandonata per un secolo a causa delle scorrerie dei Saraceni (che distrussero la biblioteca) e fu ripristinata all’inizio del 11° sec. come priorato dipendente dell’abbazia di Breme ...
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Figlio (m. sul Taro 894) di Guido I e di Adelaide, figlia di Pipino re d'Italia. Valoroso e abile come il padre, dopo aver riunito (883) i ducati di Spoleto e Camerino, assunse un atteggiamento di decisa [...] indipendenza di fronte a Carlo il Grosso, come di fronte al pontefice Stefano V, che però difese con successo dai Saraceni del Garigliano. Dopo un breve dominio a Capua e a Benevento, spinto anche dall'ambiziosa moglie Ageltrude, profittando della ...
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LATMOS
Guillaume de Jerphanion
Monte oggi chiamato Beṣparmak dağ, che sorge a 20-30 km. a est di Mileto, da cui lo separa il lago di Vafi Gölü. Nel Medioevo sul Monte Latmos si costituì un importante [...] complesso monastico la cui origine risale al sec. VII, quando monaci del Sinai e di Raithu vi cercarono rifugio dai Saraceni. Resero celebre il Latmos S. Paolo il Giovane (morto nel 955), S. Niceforo, prima vescovo di Mileto (seconda metà del sec. X ...
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BISACCIA, Rubaldo
Giovanna Balbi
Mancano notizie sulla sua famiglia, che non è annoverata tra le nobili di Genova, né si conosce la data della sua nascita. La prima notizia su di lui sembra quella del [...] cinque cittadini, tra cui l'annalista Caffaro.
Genova usciva proprio in quel rnomento dall'impresa di Tortosa contro i Saraceni di Spagna con le finanze dissestate. Per sovvenzionare tale guerra era, infatti, dovuta ricorrere a un grosso prestito ...
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Città della Toscana occidentale (185,1 km2 con 90.036 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Sorge a circa 12 km dal Tirreno, nella pianura alluvionale costiera formata dall’Arno, che l’attraversa dividendola [...] munito e le concesse la cittadinanza (89 a.C.). Decaduta insieme all’Impero, ritrovò slancio combattendo i Bizantini e i Saraceni, che nel 1004 occuparono la città per breve tempo.
Compresa nella marca di Toscana, P., spesso assieme a Genova, divenne ...
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NILO di Grottaferrata, santo, detto anche di Rossano
Silvio Giuseppe Mercati
Nato verso il 910 da una delle prime famiglie di Rossano, ricevette un'educazione molto accurata. A trent'anni dopo grave [...] vita penitente nella regione del Mercurion sotto la guida dei Ss. Giovanni, Zaccaria e Fantino. Le frequenti incursioni dei Saraceni lo ricondussero alle montagne presso Rossano, dove fondò il monastero di S. Adriano. Per sottrarsi alla ressa dei ...
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Tropea Comune della prov. di Vibo Valentia (3,6 km2 con 6835 ab. nel 2008). Il centro è situato in posizione pittoresca sull’orlo occidentale terrazzato dell’altopiano del Poro, a 61 m s.l.m. Piccolo porto [...] il turismo balneare.
Sorse presso il Portus Herculis ricordato da Strabone e da Plinio. Nel 9° sec. fu occupata dai Saraceni, cui la tolse nell’886 il generale bizantino Niceforo Foca. T. conobbe il suo periodo di maggiore floridezza in epoca ...
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LUNI
Arturo SOLARI
Ubaldo FORIMENTINI
. Luni (demotico Lunenses) sulla sinistra della Magra, con uno scalo, forse, alla stessa foce fluviale, e con un porto magnifico vicino a La Spezia odierna, [...] dell'impero carolingio, la forza navale di Luni mancò e la città fu aperta alle incursioni marittime, delle quali una, dei Saraceni, è datata l'anno 849, un'altra, più esiziale, dei Normanni, circa l'anno 860. Queste condizioni si aggravarono con lo ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).