Pittore (n. Roma 1595 - m. prima del 1653). Sulla base dell'unica opera certa, il Miracolo di s. Valeria (Roma, già in S. Pietro, ora nella Sala capitolare), è stata ricostruita la sua attività che, nell'ambito [...] del caravaggismo, attua un raffinato naturalismo mediato dai modi di O. Gentileschi, G. van Honthorst, C. Saraceni (S. Antonio da Padova, Roma, SS. Cosma e Damiano; Elemosina di s. Tommaso da Villanova, Ancona, Pinacoteca Civica). Partecipò alla ...
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Brandimarte e Fiordiligi Personaggi letterari dell'Orlando innamorato (1483-95) di M.M. Boiardo (1441-1494) e dell'Orlando furioso (1516) L. Ariosto (1474-1533). Le vicende del loro amore, serenamente [...] sensuali nel primo, hanno nel secondo conclusione tragica, in quanto Brandimarte, dopo il matrimonio con l'amata, muore combattendo contro gli ultimi campioni saraceni, e Fiordiligi muore anch'essa, di dolore. ...
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Nobile romano (m. Roma 847); alla morte di Gregorio IV (844) fu eletto papa dalla fazione aristocratica, mentre quella popolare acclamava il diacono Giovanni. S. si impose, ma dovette dimostrare la validità [...] Benedetto, da lui fatto vescovo di Albano, il cui comportamento avido e dispotico suscitò grave malcontento popolare. Pochi mesi prima della sua morte, nell'agosto 846, le basiliche romane di S. Pietro e di S. Paolo furono devastate dai saraceni. ...
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Pittore (Verona 1578 - Roma 1649). Allievo di F. Brusasorci, ebbe inoltre conoscenza della pittura veneziana (fu probabilmente a Venezia tra 1605 e 1610) e bolognese. Tra le prime opere veronesi, gli Angeli [...] il 1616 si stabilì a Roma, dove partecipò alla decorazione della Sala Regia in Vaticano con M. Bassetti e C. Saraceni; il soggiorno romano segnò una svolta nello stile di T., che coniuga il luminismo caravaggesco con un cromatismo di origine veneta ...
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Cardinale (m. Roma 1061). Entrato (1015) nel monastero benedettino di Moyenmoutier, fautore della riforma della Chiesa, fu chiamato a Roma da Leone IX (1049) che lo ebbe proprio consigliere creandolo cardinale [...] Candida (Porto e S. Rufina), durante il Concilio Romano, e poi (1050) arcivescovo della Sicilia, allora sotto i Saraceni. Avverso alla unione tra Chiesa greca e Chiesa latina, fu uno dei principali artefici della rottura nelle trattative avviate ...
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ABBATE, Palmeri (Palmeronte)
Francesco Giunta
Oriundo di Trapani, fu però, secondo Saba Malaspina, cittadino palermitano. Fu uno dei più ricchi feudatari del Val di Mazara ed ebbe grande rinomanza in [...] tutto il Regno. Nel 1270 era procuratore di Carlo d'Angiò nell'isola di Pantelleria, contro i cui abitanti saraceni infieri per l'appoggio accordato ad elementi filo-svevi, come Corrado Capece e Nicola Maletta. Nel 1272 era castellano di Favignana. ...
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Figlio (n. 825 - m. presso Brescia 875) di Lotario I e nipote di Ludovico il Pio. Venuto in Italia (844) come rappresentante del padre, sostenne il diritto imperiale a confermare l'elezione del pontefice [...] , peraltro, si dimostrò poi energico sostenitore dei diritti papali. In seguito (865) bandì nuovamente la guerra contro i Saraceni, cui riuscì a strappare Bari (871). Ma gli si formò alle spalle una coalizione dei principi longobardi, preoccupati del ...
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Comune della prov. di Catania (382,8 km2 con 39.333 ab. nel 2007), sulle alture che congiungono i Monti Erei ai Monti Iblei, presso le sorgenti del fiume cui dà il nome. Centro agricolo, con attività commerciali [...] e industrie alimentari.
La località, di origine siculo-greca, fu occupata nel 9° sec. dai Saraceni che diedero all’abitato il nome di Qal ‛at alghīrān («Castello delle grotte»). Conquistata nel 1090 dai Normanni, prosperò economicamente ...
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Nobile franco (m. tra 858 e 866). Venuto col padre Lamberto in Italia (834), al seguito di Lotario I, fu poi duca (842-58). Con una abile politica, giovandosi tanto della debolezza del potere imperiale [...] della favorevole posizione geografica del suo ducato, riuscì a inserirsi nella vita italiana: salvò, come pare, Roma dai Saraceni (846), e successivamente aiutò Edenolfo di Salerno contro Landolfo e Landonolfo di Capua, appropriandosi in tal modo di ...
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Fréjus Città della Francia sud-orientale, nel dipartimento del Var, a 2 km dal Mare Mediterraneo.
Forum Iulii fu fondata da Cesare che vi dedusse una colonia, e ingrandita da Augusto che ne fece un’importante [...] stazione navale. Fiorente porto commerciale anche dopo la caduta dell’Impero (476), decadde in seguito alle devastazioni dei Saraceni (9°-10° sec.). Il porto, ancora attivo nel 16° sec., agli inizi del 18° era ormai inaccessibile e ridotto a uno ...
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saracenato
agg. [der. di saraceno]. – In numismatica: bisanti s., i bisanti del regno di Gerusalemme e del principato d’Antiochia (sec. 12°-13°) con leggenda in caratteri arabi; fiorino s., il sultanino di Costantinopoli (v. sultanino).