JACOPO di Paolo
D. Benati
Pittore bolognese documentato dal 1378 al 1426.J. è già detto pittore, residente nella cappella di S. Procolo, in un documento del 31 dicembre 1378, quando donò 100 ducati [...] per un fare arcaizzante che determina il sapore involontariamente grottesco delle raffigurazioni e che si rileva Volpe, Bologna 1967, pp. 101-115: 110-112; Nuove acquisizioni per i Musei dello Stato 1966-1971, cat., Bologna 1971; C.L. Ragghianti, ...
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MARASCO, Antonio
Giulia Grosso
Nacque a Nicastro, ora frazione di Lamezia Terme, in provincia di Catanzaro, l'11 maggio 1896. Nel 1906 si trasferì con la famiglia a Firenze, dove intraprese gli studi [...] Walden. A Berlino il M. ebbe modo inoltre di entrare in contatto con I. Puni e con O. Zadkine. Sempre nel 1921 il M. partecipò all' dato reale e sulla rappresentazione di paesaggi fantastici dal sapore metafisico, come in Gli intonarumori del 1929 e ...
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JANNI, Guglielmo
Sergio Cortesini
Nacque a Roma il 19 nov. 1892, secondogenito di Giuseppe e Teresa Belli. Il padre era avvocato, ma le sue sostanze derivavano piuttosto da rendite immobiliari e agricole, [...] J. aveva esordito come pittore autonomo: nel 1921 espose alla I Biennale romana un Ritratto di signora (non identificato) e, alla successiva edizione (1923), un S. Tarcisio di sapore preraffaellita (disperso, ripr. in J., p. 76). Coltivando il genere ...
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COLTELLINI (Cortellini), Michele
Giacomo Bargellesi
Figlio di Luca, apparteneva a famiglia di artigiani ferraresì dediti alla lavorazione dei coltelli e fabbricanti di maschere. Si può ritenere nato [...] anni più tardi l'arte del C. perde ogni primitivo sapore di ingenuità, per adagiarsi in forme pietistiche stereotipate, fino che porta la data 1516 (E V. Harck, in Archivio stor. dell'arte, I [1888], p. 102; A. Venturi, ibid., III [1890], pp. 304 s ...
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GANDOLFO (Gandolfi), Giuseppe
Gioacchino Barbera
Nacque a Catania il 28 ag. 1792. Pur avendo manifestato sin da bambino una spiccata predisposizione per le arti figurative, fu avviato dal padre agli [...] sono effigiati, travestiti da monaci, gli amici più cari del pittore.
Fra i dipinti di soggetto sacro del G., improntati a un freddo accademismo di vago sapore purista e di qualità decisamente più modesta, vanno ricordati il S. Giuseppe (Grammichele ...
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CARIELLO, Andrea
Mario Rotili
Nato a Padula (Salerno) il 1º dic. 1807, da un modesto artigiano, manifestò presto spiccate tendenze artistiche, tanto che a quindici anni fu inviato a Napoli a studiare [...] quali il C. diede il meglio di sé, per l'eleganza delle figurazioni sempre di sapore classico e per la finezza dell'esecuzione. Grande successo ebbe il cammeo con i ritratti di Ferdinando II e di Maria Teresa, e non meno ammirati furono quelli con ...
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COSTA, Tommaso
Graziella Martinelli
Figlio di Pietro, nacque nel 1635 a Fiorano Modenese; ricevette la sua prima formazione presso il fervido cantiere della "Delizia" estense di Sassuolo, ove, dal 1643 [...] Boulanger, nonché, per il loro sapore neomanieristico, agli esempi tintorettiani. Il R. Galleria Estense in Modena, Modena 1883, pp. 217, 280 s.; V. Tardini, I teatri di Modena, Modena 1902, 111, p. 1100; A. Venturi, Affreschi nella Delizia ...
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CURTI (Corte, Dalla Corte, Della Corte), Giuseppe
Enrico Maria Guzzo
Figlio di Giacomo, come risulta dall'unica indicazione di archivio oggi nota, un estimo del 1605, in cui è segnalato a Verona in [...] del C. s'è occupato. Il Biancolini gli attribuisce infatti una Madonna e i ss. Zenone e Pietro martire, pala dell'altare a sinistra di S. alla pittura del C. un tono popolaresco, dal sapore ingenuamente naïf e prossimo per esiti alla cultura degli ...
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VIVA di LANDO
A. Capitanio
Orafo senese attivo nel 14° secolo.
Attestato a partire dal 1336, V. è detto anche "ingegnere e scultore" da Romagnoli (Biografia), che ne anticipa inoltre la prima notizia [...] (Fumi, 1896; 1919). La notizia ha certo sapore encomiastico, ma sembra di potervi cogliere uno spunto di Siena (1308-1338), Prospettiva, 1980b, 21, pp. 24-44: 44 n. 69; I. Hueck, Ugolino di Vieri e Viva di Lando, in Il Gotico a Siena: miniature ...
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PISTOIA, Jacopo
Mattia Biffis
PISTOIA (Pisbolica, Pistogia), Jacopo. – Non si conoscono luogo e data di nascita di questo pittore, figlio di un certo Francesco (Ludwig, 1903, p. 86), attivo a Venezia [...] (Budapest, Szépművészeti Múzeum), opera di sapore bergamasco già attribuita in precedenza a Favaro, L’arte dei pittori in Venezia e i suoi statuti, Firenze 1975, pp. 137, 144; M. Pistoi, J. P., in I pittori bergamaschi dal XIII al XIX secolo, III, ...
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sapore
sapóre (ant. o dial. savóre) s. m. [lat. sapor -ōris, der. di sapĕre «avere sapore»]. – 1. Ciascuna delle sensazioni specifiche del gusto, provocata dal contatto delle sostanze alimentari con i chemiorecettori linguali; si distinguono...
saporito
agg. [part. pass. di saporire]. – 1. Che ha molto sapore, che ha un sapore accentuato e piuttosto buono, sia per sua natura sia per i condimenti con i quali è stato trattato: una minestra s.; la carne della selvaggina è molto s.;...