Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] , per Lavater, una fondamentale questione di etica: l'uomo non è libero dalla sua conformazione fisica. La conformità alle leggi naturali è già tutta inscritta nelle forme del viso, in modo tale che è possibile sapere, in anticipo, come un uomo ...
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La diffusione e lo sviluppo della f. nel secondo dopoguerra è stato principalmente determinato dalla pubblicazione, a partire dal 1950, degl'inediti husserliani. È noto che le opere pubblicate da E. Husserl [...] di Husserl nel vecchio soggettivismo idealistico di Fichte o nel sapere assoluto hegeliano. Tuttavia, mentre la fama di incarnato, temporalmente e storicamente costituito, e non un soggetto assoluto di stampo idealistico; dall'altro correggeva le ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] – gli scrisse di desiderarlo a Roma. Patrizi non esitò, consapevole dell di declinare l’invito di Valori di redigere una biografia di Ficino. Malgrado avesse risposto il 25 marzo 1595 che sul filosofo neoplatonico «a Fiorenza se ne dovesse sapere ...
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Scienza greco-romana. Scienza e forme disapere in Platone
Luc Brisson
Scienza e forme disapere in Platone
L'atteggiamento di Platone nei confronti del sapere relativo al mondo sensibile è oggetto [...] da un altro argomento, ossia che il medico esercita sul suo paziente un potere motivato non dall'interesse personale, ma da un sapere che assume la forma di una prescrizione terapeutica che fa appello alla persuasione e il cui obiettivo è la salute ...
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L'Ottocento: matematica. Meccanica analitica
Helmut Pulte
Meccanica analitica
La meccanica analitica è una branca della meccanica razionale la quale, dopo i primi passi compiuti nel XVII sec., ebbe [...] non viene presa sufficientemente in considerazione. Poiché la statica è generalmente vista come 'sapere prima dell'azione si annulla:
L'azione si esprime spesso non come integrale di linea ma di tempo. Con l'espressione
per la velocità e la forma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Paolo Mattia Doria
Giulia Belgioioso
Paolo Mattia Doria ha inteso la filosofia come un sapere dal quale attingere i precetti utili a formare il principe virtuoso e a edificare la ‘perfetta repubblica’. [...] lui stilata da Giacinto De Cristofaro, che «il Signor Giacinto ciò saputo mi scrisse un biglietto, nel quale mi attestava dinon aver mai fatta sì fatta Scrittura pubblicata», auspicando una ritrattazione nel numero successivo della rivista (Dialoghi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] però difficile e contraddittorio. Da un lato, Leonardo sente dinon poter avvicinarsi compiutamente a essi, soprattutto per la debolezza propongono l’idea fondamentale di un’indivisibile unità del sapere, non ancora frammentata dalla specializzazione ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] forma di accumulazione del sapere, legata quindi a un processo di apprendimento e nondi trasmissione genetica, è resa possibile dalla grande disponibilità di zone associative della corteccia cerebrale e ha la caratteristica dinon presentarsi come ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Carlo Cattaneo
Arturo Colombo
Intellettuale tra i più brillanti e acuti del suo secolo, Carlo Cattaneo difese con fermezza e perseveranza la facoltà di ogni popolo di autodeterminarsi e guadagnarsi [...] , p. 83).
L’impegno profuso in ogni campo del sapere spiega e giustifica l’immagine di «una filosofia militante», usata da Bobbio per indicare lo sforzo costante, cui Cattaneo non si sottrasse mai, di capire e far capire le regole e i principi che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] (p. 395), assumeva il volto di un programma di politica culturale non facilmente armonizzabile con l’apertura intellettuale di chi in gioventù si era formato leggendo Simmel e Husserl. Il marxismo come «sapere pragmatico», l’elogio del materialismo ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...