COLLI, Giorgio
Luigi Cimmino
Nacque a Torino il 16 genn. 1917 da Giuseppe ed Enrica Colombetti. fi padre, personaggio influente negli ambienti culturali torinesi, era amministratore della Stampa e, [...] C. è rilevante più dal punto di vista della formazione del carattere che non da quello strettamente filosofico: si venne restituiscono, ciascuno a proprio modo, nei campi più disparati del sapere, l'enigma che il C. vede alla base della indefinita ...
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metafisica
Anna Lisa Schino
La conoscenza della struttura ultima della realtà
Il termine metafisica designa una disciplina filosofica dalla storia assai ricca e complessa, ma ha avuto un’origine del [...] per lui il vertice della gerarchia del sapere. La metafisica ha due campi di indagine: il primo è lo studio dell fondamentale è che non ci può essere conoscenza se non degli «oggetti d’esperienza»; il pensiero, quindi, non può superare i ...
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dogmatismo
Stefano De Luca
Atteggiamento mentale chiuso e intransigente
Nel linguaggio comune, e anche in quello filosofico, dogmatismo indica l'atteggiamento mentale di colui il quale sostiene in modo [...] finiva per produrre un sapere falso e illusorio. Tale 'dogmatismo filosofico', secondo Kant, aveva il suo corrispettivo nel 'dogmatismo comune', che consiste nel "ragionare alla leggera di cose di cui non si comprende nulla e di cui nessuno al mondo ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] secondo avvento del Cristo, con il suo millenarismo preludio ai tempi ultimi, si fa forte nel lettore la convinzione di un sapere che non ha più un ancoraggio certo e sicuro per far spazio a quelle novità, riassumibili nel progetto provvidenziale del ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] è stata, sempre e soprattutto, un'inesausta volontà disapere, operante nei tempi lunghi della storia, tra errori e verità sempre parziali e sempre perfettibili, ma con il proposito dinon porre mai fine alla sua ricerca.
Bibliografia
Huizinga 1919 ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. Gli strumenti scientifici
Jim Bennett
Gli strumenti scientifici
L'inizio del XVII sec. è stato senza dubbio un periodo particolarmente fecondo [...] principî della nuova filosofia naturale. Si trattava di un sapere aperto, pubblico e istituzionale, non più nascosto, segreto e oscuro. La sperimentazione non doveva essere privilegio di una casta particolare di esperti o iniziati, bensì una scienza ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] ) e quadrivium (aritmetica, geometria, musica e astronomia). Poiché il corpus aristotelico non soltanto era portatore di una determinata visione del sapere, essa stessa oggetto di analisi, ma si poteva anche suddividere più o meno coerentemente in ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] paradigmatico che ha finito per assumere in relazione a ogni branca del sapere. Anzi non sembra improbabile che le procedure di analisi e di formalizzazione utilizzate nelle scienze del linguaggio abbiano avuto proprio nelle scienze del sacrificio ...
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Liberta
NNorberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Libertà
sommario: 1. Libertà negativa. 2. Libertà positiva. 3. Libertà di agire e libertà di volere. 4. Determinismo e indeterminismo. 5. Libertà dell'individuo [...] il libero sviluppo delle opinioni, l'accrescimento del sapere, la reale conoscenza della posizione che l' . 280). Ciò che l'alienazione così intesa ha di singolare e di pregnante come forma dinon-libertà è anzitutto che l'operaio si rende per così ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] dovrebbe essere possibile, sia pure in condizioni ideali, intuire le verità fondamentali? E come sapere che ciò è di fatto accaduto? Aristotele non dà risposte dirette a queste domande e tratta dello scetticismo soltanto per respingerlo risolutamente ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...