ARCHINTO, Giuseppe
Elvira Gencarelli
Nacque a Milano, il 7 maggio 1651, da Carlo e da Caterina Arese. Compì i suoi studi nel Collegio di Brera, ove vestì anche l'abito ecclesiastico, e nel Seminario [...] e più intimo convincimento politico, o meglio ad un suo adeguarsi ad un nuovo atteggiamento dei pontefice, non è dato disapere.
Come arcivescovo, l'A. rivolse particolare attenzione alle condizioni della diocesi sotto il profilo amministrativo e ...
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FOSCARI, Urbano
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1423, secondo dei figli maschi di Filippo di Francesco (detto Franzi) e di Elisabetta Trevisan. La famiglia era cospicua per prestigio e ricchezze, [...] ", argomento che per solito trovava buon ascolto a Venezia. Doveva comunque trattarsi di ragioni davvero rilevanti, probabilmente di natura economica, che però non ci è dato sapere, così come ignoriamo i motivi che lo tennero ancora una volta lontano ...
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CANSACCHI, Martino (Martino di Bartolomeo d'Amelia)
Mirella Tocci
Figlio di Bartolomeo, notaio e giudice, nacque ad Amelia (Terni) intorno al 1315. Secondo C. Cansacchi - autore dell'unica biografia [...] era presente alla sottomissione del castello di Cetona a Giovanni di Vico. Quando però venne a sapere che all'interno delle terre da Constitutiones adiecte. Questa notizia non sembra esatta poiché il manoscritto è uno di quelli citati dal Sella ...
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ANDREA da Bari
Luigi Prosdocimi
Giudice barese, visse nella seconda metà del sec. XII e all'inizio del XIII; a lui viene tradizionalmente attribuita una delle due redazioni scritte delle Consuetudini [...] Barletta, glossatore della scuola napoletana di vari decenni posteriore, di A. da Bari poco o nulla è dato sapere. In alcuni documenti del Codice civitatis Bari,Padova 1550), in quanto di tale testo non ci rimangono antichi manoscritti; ma con tutta ...
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BICHI, Metello
Gaspare De Caro
Nacque a Siena nel 1541, da Alessandro e da Porzia di Giovanni Sozzini. Indirizzato dapprima agli studi giuridici, si addottorò nello Studio senese in diritto civile e [...] rinunziando anche all'episcopato, nel 1606.
In realtà, sulla natura di tale servizio le fonti danno ben pochi ragguagli: è probabile per esempio, la lunga vertenza con Venezia, non è dato sapere, sebbene la cosa appaia verosimile.
Il pontefice ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...