GATTI, Giuseppe
Domenico Palombi
Figlio di Giovanni, nacque a Roma il 23 nov. 1838. Compì gli studi di lettere e filosofia presso il Collegio romano ove alla passione per le discipline umanistiche affiancò [...] pp. 253-270).
Nel campo dell'epigrafia romana, oltre al progetto non realizzato per una nuova edizione dei Fasti consolari (se ne fa cenno alla realizzazione di quelle grandi iniziative di ricerca e sistematizzazione del sapere che caratterizzano le ...
Leggi Tutto
CURTE (Corte), Sceva de
Franca Petrucci
Pavese, giureconsulto, nato presumibilmente all'inizio del XV secolo, si mostrò fin dalla morte di Filippo Maria Visconti (13 ag. 1447) favorevole a Francesco [...] dello Sforza a ricevere l'investitura di duca. Da parte dei delegati del sovrano si saggiò anche il C. per sapere quanto lo Sforza sarebbe stato disposto a pagare l'investitura e se egli, visto che non aveva grandi disponibilità finanziarie, avrebbe ...
Leggi Tutto
GRILLO, Luigi
Giovanni Assereto
Nacque a Ovada, nell'Alessandrino, il 9 apr. 1811 da Domenico, libraio, e da Margherita Torrielli. Compì studi di teologia presso l'Università di Genova, poi prestò servizio [...] madre d'uomini chiari in ogni virtù e sapere, e feconda di gloriosi avvenimenti": si trattava di "compilare in un picciol volume i fiori frase "il Genovesato è tuttora mancante di una descrizione de' suoi luoghi e non ne conosce i più degni figli": ...
Leggi Tutto
GASPARDONE, Bianca Maria, contessa di Challant
Donatella Rosselli
Nacque tra il 1499 e il 1501 a Casale Monferrato, figlia unica di Giacomo Gaspardone, facoltoso mercante e uomo d'affari, tesoriere [...] suo primo marito. Espresse anche il desiderio di venire sepolta accanto a Ermes Visconti. Non una parola, invece, per lo Challant.
nome, in modo che tutta Milano venisse a sapere del suo comportamento moralmente troppo libero e disinvolto.
Venuta ...
Leggi Tutto
GIANNONE, Pietro
Andrea Merlotti
Nacque il 7 maggio 1676 a Ischitella (Foggia), piccolo centro del Gargano, da Scipione (1646-1725), speziale, e Lucrezia Micaglia (1653-1709). Ebbe quattro fratelli: [...] Olivazzi, gran cancelliere, il quale gli consigliò di scrivere a Carlo Vincenzo Ferrero marchese d'Ormea, ministro di Carlo Emanuele III di Savoia, per offrirsi come storico di corte. Quel che Olivazzi non poteva sapere era che l'Ormea s'era già ...
Leggi Tutto
FARNESE, Orazio
Donatella Rosselli
Nacque a Roma nel febbraio 1532, ultimo di cinque figli, da Pierluigi, figlio del card. Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, e da Girolama di Ludovico Orsini, [...] sapere quel che egli ha" (Drei, I Farnese. ..., p. 39). Era evidente che il ruolo del F. rimaneva invariato, proprio nel momento in cui non Mons. Conestabile et da tutti questi Signori di Casa di Guisa, che non lo potrei dire" (Romier, Les origines ...
Leggi Tutto
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] dalla gerarchia sociale, che certo esisteva, contavano soprattutto il sapere e la cultura. Qui poté vivere davvero ciò che dall idee dell’Oratio e delle Conclusiones. E non a caso l’opera irritò ancora di più Roma, da cui lo difendeva vivacemente ...
Leggi Tutto
CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] la cui edizione andò a ruba in un paio di mesi fu ampiamente commentato non solo in Italia.Della sortita del C. spiacque un modo peculiare di intendere la contemporaneità e il valore educativo della ricerca e della trasmissione del sapere. Proprio ...
Leggi Tutto
LOMBARDI, Riccardo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Napoli il 28 marzo 1908.
Il padre, Luigi (1867-1958), era nato a Dronero in una famiglia di solidi principî cattolici. Allievo di Galileo Ferraris, si [...] tradizionalismo del L. e ammirava il fervore con cui egli sapeva trascinare le folle, ma sul piano politico dava più credito J.B. Janssens gli aveva intimato dinon occuparsi più di comunismo e di limitarsi a trattare argomenti religiosi, egli ...
Leggi Tutto
DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] condotta su un testo latino non sempre corretto, che spesso la condizionò al punto dinon renderla corrispondente all'originale del e attività speculative, la condanna del formalistico sapere dei dialettici e degli scolastici, inconsistente e ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...