Medico (n. Isola di Coo, 460 a. C. circa - m. 370 a. C. circa). Praticante e maestro di medicina in Atene e in Tessaglia, I. fu, secondo la testimonianza di quasi contemporanei come Platone e Aristotele, [...] ); dall'altro i filosofi naturalisti, che pretendevano di cancellare la specificità della medicina nell'ambito delle loro teorie generali sulla natura, e ai quali si replicava che un sapere certo sulla natura non può venire da ipotesi troppo ampie e ...
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Forma italiana del nome del medico fiammingo André Vésale, latinizz. Andreas Vesalius (Bruxelles 1514 - Zante 1564). È concordemente considerato il fondatore dell'anatomia moderna, in quanto per [...] senza mai aver dissezionato corpi umani e accusò i suoi contemporanei di ripetere "come delle cornacchie" un sapere fondato unicamente sull'autorità dei testi classici e non sull'osservazione. Il frontespizio mostra, per la prima volta nella storia ...
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Scienza greco-romana. Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Armelle Debru
Pensiero medico e pratica della medicina nei trattati ippocratici
Nelle circostanze politiche e [...] esempi sulla biologia.
Rappresentazioni arcaiche
Il sapere medico è sempre stato caratterizzato dal legame con il pensiero ‘popolare’ e anche la concezione ippocratica della malattia non sfuggiva all’uso di figure molto arcaiche, quale, per esempio ...
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Rilevamento e interpretazione dei biosegnali
Carlo Marchesi
Lo sviluppo della conoscenza della fisiopatologia del corpo umano, si fonda sull'analisi di segni, nel significato estensivo di quantità numeriche, [...] è stimato che l'introduzione di sistemi esperti, benché eccellenti nelle prestazioni, non reca benefici di rilievo, dati tempi e a dare una versione sistematica e formale del suo sapere.
b) Reti neuronali. Le reti neuronali artificiali (o ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] , per Lavater, una fondamentale questione di etica: l'uomo non è libero dalla sua conformazione fisica. La conformità alle leggi naturali è già tutta inscritta nelle forme del viso, in modo tale che è possibile sapere, in anticipo, come un uomo ...
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IMPLANTOLOGIA
Giordano Muratori
L'i. (dall'ingl. implantology) è la tecnica chirurgica usata per la riparazione del danno subito da un organo, mediante la realizzazione di un impianto; tale termine [...] M. Formiggini in Italia idearono una vite per impianti endoossei, senza sapere l'uno dell'altro. Il primo costruì una vite piena, il nelle zone laterali della bocca e in caso dinon completo edentulismo.
Per le bocche completamente edentule, ...
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SANITÀ
Alfons Labisch
Giorgio Cosmacini e Francesco Carnevale
Medicina e società
di Alfons Labisch
Medicina e società: delineazione della problematica
Nei confronti della medicina domina un atteggiamento [...] la diagnosi e la terapia) quei problemi che non possono essere affrontati autonomamente dall'individuo. L'istituzione di un collegamento tra sapere generale e caso individuale si rivela dunque di importanza decisiva. L'azione medica ha lo scopo ...
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Psiche
Riccardo Zerbetto
L'etimologia del termine psiche (dal greco ψυχή, connesso con ψύχω, "respirare, soffiare") si riconduce all'idea del 'soffio', cioè del respiro vitale; presso i greci designava [...] forma di accumulazione del sapere, legata quindi a un processo di apprendimento e nondi trasmissione genetica, è resa possibile dalla grande disponibilità di zone associative della corteccia cerebrale e ha la caratteristica dinon presentarsi come ...
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BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] dei reclusi in altre istituzioni, anche non psichiatriche (carceri, case di riposo, ecc.). L'anno seguente, (1981), pp. 643-646 (necrologio); Sapere, novembre-dicembre 1982, numero monografico con contributi di vari autori, dal titolo F. B.: una ...
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Eutanasia
Corrado Manni e Renata Gaddini De Benedetti
Con il termine eutanasia (dal greco εὐθανασία, composto di εὖ, "bene", e dal tema di θάνατος, "morte", letteralmente "buona morte") si indica la [...] diviene possibile controllare non più solo la malattia, ma anche la morte, decidendo il momento del suo verificarsi. Si cade, se così vogliamo dire, in una tentazione di onnipotenza: il medico diventa il depositario unico di un sapere che lo rende ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...