Ci limiteremo alla situazione della lingua italiana, ricordando che non ha pressoché senso dire che l’italiano deriva dal latino: bisognerebbe piuttosto dire che l’italiano è la lingua latina così come [...] si è trasformata nel corso dei secoli all’inter ...
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Entrambe le soluzioni sono in realtà corrette. Nel primo caso, si sposta più decisamente l’asse psicologico in direzione della impossibilità della vittoria. ...
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Quando siamo in presenza di un soggetto singolare di valore collettivo (gruppo, gente, folla, ecc.) o generico (tipo, serie, categoria, ecc.) seguìto da un sostantivo plurale con funzione specificativa [...] (di persone, di tutti i tipi, di scalmanati; di ...
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Siamo in un orizzonte aspettuale, più che grammaticale. Sembra di poter affermare che nell’aggettivo prossimo (‘immediatamente seguente, che viene subito dopo’) vi sia un certo grado di indeterminatezza: [...] infatti non è dato sapere precisamente di qual ...
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Q/q viene definito un grafema sovrabbondante: è semplicemente un doppione di c nella realizzazione di quello che in fonetica si chiama nesso labiovelare sordo. In buona sostanza, in parole come «cuore [...] e quota la prima sillaba è identica» dal punto di ...
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Non facciamoci impressionare dal condizionale attenuativo “direi”, equivalente a un presente indicativo che vuole apparire meno diretto, per una forma di prudenza o di cortesia verso l'interlocutore. Dopo [...] i verbi del “dire”, la completiva oggettiva ...
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Il periodo è l’insieme di due o più proposizioni che unendosi formano un’unità indipendente dal punto di vista logico e grammaticale. Non soltanto il punto fermo segnala la chiusura di un periodo: punto [...] interrogativo, punto esclamativo, puntini di so ...
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Ecco la divisione in sillabe corretta: stràc|cio; ṣvì|o; scò|glio; ṣvìz|ze|ro. Il punto sotto la s indica la pronuncia sonora (“dolce”) della consonante.Di conseguenza, le domande successive poste dal [...] lettore non hanno ragion d’essere, a partire dall ...
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Una lunga consuetudine antropomorfizzante (si pensi alle favole) permette, in numerose circostanze, di riferirsi agli animali, in quanto esseri animati dotati di un linguaggio – anche se nondi una lingua [...] –, come se fossero umani, adoperando quindi ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...
ITALIA
Roberto Almagià
Giovanni Tommasini
Lazzaro Dessy
Vincenzo Longo
Gino Ducci
Giuseppe Santoro
Roberto Tremelloni
Luigi Bernabò-Brea
Luigi Salvatorelli
Mario Torsiello
Aldo Garosci
Arnaldo Bocelli
Giovanni Becatti
Giulio Carlo...