DE ZERBI, Rocco
Lucia Strappini
Nacque a Reggio Calabria l'11 giugno 1843 da Domenico e da Rosa Cotronei. Il padre, Domenico, avvocato e giornalista dilettante, patriota, e il nonno Rocco, intendente [...] come fa costui a sapere tante cose?" (p. 140).
Tutto questo bagaglio di conoscenze e di curiosità si ritrova nei 'attacco del D. aveva tutti i caratteri della provocazione; Carducci non rispose, finché il 7 sett. 1879 sul Fanfulla della domenica ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Carlo Denina
Frédéric Ieva
Nel 1874 l’editore milanese Giulio Bestetti pubblicò una mediocre e incompleta edizione in un solo volume dell’opera più nota di Carlo Denina, Delle rivoluzioni d’Italia (3 [...] Denina compose alcuni versi su Rousseau, autore di «molte opere non meno piene di errori e di paradossi pericolosi» (p. 22, nota 1 , pp. 9-43; E. Tortarolo, Il sapere storico nelle accademie tedesche e la posizione di Denina, pp. 71-89; V. Sorella, La ...
Leggi Tutto
COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] fuori convento; egli è cioè da considerare, in termini di diritto canonico, un ex claustrato. Quali mansioni lo abbiano portato a questo temporaneo distacco dal suo Ordine non è dato sapere; così pure è impossibile stabilire per quanto tempo egli ...
Leggi Tutto
CIBO, Alderano
Enrico Stumpo
Nacque a Genova il 16 luglio del 1613 da Carlo I Cibo Malaspina, duca di Massa, e da Brigida di Giannettino Spinola. Mentre il primogenito Alberico veniva educato per succedere [...] Del resto in una lettera dello stesso anno al nunzio a Madrid il C. osservava ferniamente e con chiarezza: "Non è più tempo disapere le opinioni dei Theologi e canonisti... ma bisogna chiedere alli computisti quali rendite e quali debiti ha trovato ...
Leggi Tutto
DIPLOVATAZIO (Diplovataccio), Tommaso
Aldo Mazzacane
Nacque a Corfù il 25 marzo 1468, ultimo dei sette figli di Giorgio e Maria Lascaris, nobili greci ritenuti entrambi di discendenza imperiale. Il [...] in un ambiente elitario e nel rapporto privilegiato col principe, fu non soltanto la sua carriera di funzionario e di "gentiluomo" del duca, ma anche la sua prospettiva di studioso e di giureconsulto. La stessa opera cui è legata la sua fama trasse ...
Leggi Tutto
BONATTI, Guido
Cesare Vasoli
Scarse e contraddittorie sono le notizie relative al luogo e l'anno di nascita del B., che fu il più autorevole trattatista di astrologia del Medioevo italiano; poco o nulla [...] conoscenza degli "oggetti" della loro scienza, di quanto non l'abbiano i teologi a proposito dell'"oggetto" primario del loro sapere, che è Dio stesso. E, per difendere la propria arte, non esita ad affermare non solo che anche i più grandi santi e ...
Leggi Tutto
BALDO, Massimilla
Giovanni Costa
Attilio Stella
Nacque a Legnago, in provincia di Verona, il 12 agosto 1924 da Luigi, piccolo imprenditore proprietario di un’officina meccanica, e da Maria Gardone.
La [...] dei neutrini.
La storia della scienza
Milla non si è occupata solo di fisica delle particelle; era interessata anche ad un consiglio di gestione, rappresentativo di tutte le componenti operanti nell'istituto.
Milla ha saputo svolgere tutti ...
Leggi Tutto
BONOMELLI, Geremia
Francesco Malgeri
Nacque a Nigoline (Brescia) il 22 sett. 1831 da Giacomo, piccolo proprietario agricolo, coltivatore diretto, e da Antonia Zanola. Dal 1843 studiò al collegio ginnasiale [...] . Don Albertario, scrivendo poco prima del suo arresto a Giuseppe Sacchetti, direttore dell'Unitàcattolica di Firenze, affermava: "Devi sapere che il comando militare non trovò colpe nell'Osservatore, ma che il gen. Revel ha voluto il sacrificio mio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Calasso fu un innovatore e un grande organizzatore di cultura. Di lui e della sua opera molto è stato scritto sia durante la sua vita, sia dopo la morte prematura «turbato ordine mortalitatis» [...] termini cauti un problema, vale a dire un’ipotesi di lavoro, e non un dogma di fede, che si accetta o si respinge» (Elogio Irti 20052, pp. 68-69), tra cultura del ‘sapere’ del modello di università concepito da Wilhelm von Humboldt, e cultura del ...
Leggi Tutto
GHERARDINI, Alessandro
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 16 nov. 1655 da Domenico, stipettaio, e da Lisabetta Socci. Il mestiere lo apprese in giovane età da Alessandro Rosi, un tardo epigono [...] s.). Poi, venuto a sapere che il padre - un ubriacone attaccabrighe che morirà pazzo nella fortezza di San Miniato - aveva abbandonato G. pensò dinon aver più bisogno di lavorare e dissipò quindi tutti i suoi averi nel tentativo di terminare la ...
Leggi Tutto
sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...