Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Peano
Clara Silvia Roero
Negli ultimi decenni dell’Ottocento e nei primi del Novecento le ricerche matematiche, logiche e linguistiche di Giuseppe Peano ebbero una straordinaria eco internazionale. [...] di più variabili di un teorema di Weierstrass sui massimi e minimi, l’esempio di funzione di due variabili, continua su ogni retta del piano, ma non dovuto concentrare in un solo volume il sapere matematico dell’epoca, scritto in forma condensata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo Fibonacci
Veronica Gavagna
Leonardo Fibonacci, noto anche come Leonardo Pisano, fu il matematico più importante nell’Occidente latino del 13° secolo. Le sue opere, che rappresentano una summa [...] è un’operazione molto delicata, perché «l’opera di Leonardo [Fibonacci] deriva non da un autore o da una scuola, ma semmai , pp. 93-113).
Risultati di questo genere pongono nuovi interrogativi sulla circolazione del sapere nel Duecento, e allo stesso ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] della civiltà occidentale. Il modello della civiltà europea più avanzata sul piano del sapere scientifico, della tecnologia, dello sviluppo culturale non può cedere, per il D., ai modelli di culture altre per le quali pur nell'indispensabile sforzo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Incluso a buon diritto da Claudius Cantincula nel triumvirato dei grandi riformatori della giurisprudenza rinascimentale, assieme a Guillaume Budé e Adalricus Zasius, Alciato ha dato precocemente voce [...] e storiografiche greche e latine.
In tale poliedricità d’interessi e di conoscenze è racchiuso il modello del giurista di nuova formazione, intenzionato a non tradire la specificità del suo sapere tecnico e delle sue funzioni ma anche capace ...
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DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] quanto è dato sapere, a soli quindici anni poté ricoprire la carica di secondo cembalo nell'orchestra del teatro di corte. Si guadagnò Indie, l'Ipermestra, la capacità di adattare la forma alle esigenze espressive. Così non esitò a frammentare l'aria ...
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DI PAOLO, Giovanni Andrea
Mauro De Nichilo
Nacque a Napoli sul finire del sec. XVI, presumibilmente nei primi anni Ottanta.
Intrapresi gli studi giuridici, seguì i corsi del senese Alessandro Turamini, [...] fratello Aniello fu nominato procuratore dai lettori dello Studio; non definita resta invece la parentela con il Giovanni Antonio maniera d'intendere le leggi per i loro principi e disapere distinguere le vere opinioni de' nostri dottori dalle false" ...
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DI MARCO, Giulia
Jean-Michel Sallmann
Nacque verso il 1574-1575 a Sepino nella contea del Molise (ora prov. di Campobasso). La sua estrazione sociale era molto modesta: il padre era un bracciante, la [...] s'arrischiò a farseli amici e benevoli, perché li sapevadi genio rigido e che molta protezzione aveano d'altra donna di vera bontà di vita chiamata Ursola Benincasa, la quale quantunque santa non avea però il concetto presso la gente che avea essa ...
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Rossi Monti, Paolo
Antonio Rainone
Storico della filosofia e della scienza, nato a Urbino il 30 dicembre 1923. Ha insegnato nelle università di Milano, Cagliari, Bologna e Firenze. Dal 1992 è socio [...] condotto alla dissoluzione della concezione contemplativa del sapere, di origine greca, e all'affermarsi della storia delle idee. Il lavoro concreto di storico non gli ha impedito, inoltre, di riflettere sulla metodologia della storiografia e, ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] come il maestro bizantino non nascondeva i propri interessi e simpatie platoniche. Si delineava, così, il disegno di una nuova "iniziazione" filosofica e sapienziale che dal sapere "fisico" ed "etico" aristotelico ascendeva di grado in grado sino ...
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POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] dinon mille ma una volta sola morire, quel vero philosopho disprezzatore di morte si pose a non voler di filosofia. Università di Firenze, I (1979), pp. 110-120; Expositio super primo De anima, in L. Olivieri, Certezza e gerarchia del sapere ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...