Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] che conducono a quella rinascenza della cultura e a quella diffusione del sapere caratteristica della dinastia Sung (960-1268).
Nel sec. XIII i , ma abbandonava l'iniziativa dopo essersi persuaso dinon poter allora conseguire il proprio intento; e ...
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L'Anatomia è quella scienza biologica, la quale studia la forma e la costituzione degli esseri viventi. Il nome è derivato dal greco ἀνατομή "dissezione" (ἀνά e τομή, da τέμνω "taglio"), designante appunto, [...] , ed offende quest'ultima. Insomma l'artista è libero d'immaginare ciò che di modo che non gli accada di esserne uscito senza volerlo e senza saperlo, anzi quando meno voleva e sapeva.
Ecco perché in tutti i tempi gli artisti sentirono il bisogno dei ...
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In ogni epoca - secondo gli usi o i costumi dei popoli e in relazione al grado di civiltà raggiunta - si sono compiuti atti di previdenza e si è provveduto a bisogni futuri ed eventuali; ma molti secoli [...] natura del contratto de quo, dinon frapporre eccessivo indugio alla risposta di accettazione, perché l'assicurando può domicilio lo ammontare dei premî, nasce questione per sapere se questa pratica annulla quella clausola oppure la lascia ...
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Il nome classico di Etiopia (dal gr. αἰϑίοψ "che ha la faccia bruciata" da αἴϑω "brucio" e ὄψ "faccia"; toponimo: gr. Αἰϑιοπία[χώρα], lat. Aethiopia [regio]) che già serviva a indicare tutta la parte del [...] Tafari come l'unico mezzo per dare libertà e potenza alla patria. Non mancano poesie, tra cui un poemetto che loda appunto il sapere moderno e l'opera di ras Tafari, una collana di sette salmi per i sette giorni della settimana in lode dello stesso ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] una struttura istituzionale nell’organizzazione del sapere.
L’Umanesimo segna un recupero del significato mondano che la nozione di c., come formazione dell’uomo, possedeva nell’antichità. Non più la contemplazione di Dio e la salvezza eterna, ma ...
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Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] contenzione. La c. romana non si discosta da quella greca. Il massimo trattatista romano di c. fu A.C. Celso, i cui libri di c. (il VII d’involuzione per la perdita del collegamento con il sapere antico; a tale distacco contribuì l’interdizione del ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] da Aristotele. Questi, nel dare una classificazione del sapere filosofico (nell’ambito delle scienze teoriche) distingueva ottenere una predizione per la temperatura di liquefazione, che peraltro non si accordava perfettamente con i dati ...
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Nacque il 25 febbraio 1866 a Pescasseroli (prov. di Aquila), ma Napoli fu ben presto la sua dimora abituale. Ivi entrò, nel 1876, in un collegio diretto da sacerdoti. Scampato dal terremoto di Casamicciola [...] egli anelava a una forma più alta, più intima, del sapere. Le due memorie, La storia ridotta sotto il concetto generale sue varie forme, in una circolarità che non gli permette di posare in nessuna di esse, perché lo spirito è creatività sempre ...
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. Movimento politico italiano creato da Benito Mussolini (v.).
Dottrina.
Idee fondametali. - Come ogni salda concezione politica, il fascismo è prassi ed è pensiero, azione a cui è immanente una dottrina, [...] educare il sentimento e la capacità rivoluzionaria. Colpirono giusto i sarcasmi di Mussolini che ai socialisti rimproverò dinon aver voluto o saputo fare né la collaborazione né la rivoluzione. E allora? In quei giorni, il fascismo ebbe quasi la ...
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Federico II di Svevia
Antonio Menniti Ippolito
L' imperatore che favorì l'incontro delle civiltà greca, latina e araba
Nipote di Federico Barbarossa, Federico II fu considerato da alcuni una "meraviglia [...] 'assemblea deliberò la sua deposizione dal trono. Ma la decisione non ebbe alcun effetto pratico.
… e contro i Comuni italiani
(morto prigioniero nel 1272).
La corte
La sete disapere spinse Federico II a ospitare presso la sua corte importanti ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...