Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scrittura come forma del sapere filosofico
Mario Vegetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La filosofia degli inizi sperimenta diverse [...] assiduo dell’argomentazione; il senso ultimo di questo lavoro sta nella convinzione che ad ogni incremento di consapevolezza e disaperenon possa non corrispondere un mutamento positivo della forma di vita dello spettatore-destinatario del teatro ...
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Filosofo accademico vissuto dal 315 al 240 circa a. C., successore di Cratete nella carica di scolarco e fondatore della cosiddetta "seconda" (o "nuova") Accademia. Si manifesta con lui il caratteristico [...] estendendo peraltro l'ἐποχή, la "sospensione dell'assenso", non solo alle singole presunzioni di conoscenza, ma alla stessa convinzione della loro vanità, al socratico "saperedinonsapere". Che poi tale dialettica scettica fosse dottrina essoterica ...
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TASSO, Torquato
Claudio Gigante
– Nacque a Sorrento l’11 marzo 1544, da Bernardo (v. la voce in questo Dizionario), letterato e uomo di corte, e da Porzia de’ Rossi, gentildonna napoletana di origini [...] e Costantini, che si cimentarono in una pietosa serie di stratagemmi, di riportare il poeta a Mantova, ma senza risultati. Infine Alfonso fece saperedinon essere più interessato al destino di Tasso, che fu lasciato in pace.
All’inizio della ...
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PROGRESSO
Guido Calogero
. L'evoluzione del concetto di progresso è naturalmente collegata in modo assai stretto a quella del concetto di storia: per i suoi presupposti generali v. storia. Il concetto [...] il concetto di un accrescersi temporale del sapere e della verità, per cui le generazioni posteriori ne sapessero più delle sembra invece la conoscenza del Bruno in Francesco Bacone (non per nulla autore dei Two Books of Proficience and Advancement ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] tante chimere, ritornai, come il figliol prodigo al padre, a Locke; e mi gettai nelle braccia di un uomo modesto, che non finge mai disapere quel che non sa, che non possiede, a dir vero, immense ricchezze, ma i cui fondi sono sicuri, e che gode ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] la villeggiatura d’ottobre», Posi aveva rimandato al corrispondente commerciale di suo padre, che aveva un ufficio in Roma, «tutti i [suoi] strumenti di architettura facendomi saperedinon volermi più nel suo studio attesa l’amicizia che passa fra ...
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ENRICHETTA MARIA d'Este, duchessa di Parma e Piacenza
Marina Romanello
Figlia di Rinaldo d'Este, duca di Modena e Reggio, e di Carlotta Felicita di Brunswick-Lüneburg, sorella dell'imperatrice Amalia, [...] , veniva abbandonata a sé stessa e quasi dimenticata: il padre Rinaldo - pavido e interessato - faceva saperedinon desiderarla a Modena e, ovviamente, la numerosa corte di ministri e nobiltà, che pure a suo tempo se ne erano contesi i favori, era ...
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Bandello, Matteo
Elisabetta Menetti
Domenicano, scrittore di novelle, poeta e segretario al servizio delle corti lombarde, nato a Castelnuovo Scrivia nel 1484 o 1485, rielabora il ricordo della vita [...] all’acutezza del suo ingegno, anche se il narratore dimostra una sprezzante noncuranza quando dichiara dinonsapere se M. sia ancora vivo o morto. M. è di fatto condannato come un cattivo maestro:
vorrei che fosse stato alquanto più parco e ritenuto ...
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ARIOALDO, re dei Longobardi
Paolo Bertolini
Duca di Torino, ariano, appartenente alla nobile stirpe di Caupo, aveva sposato, nel secondo decennio del sec. VII (non dopo il 615-616 comunque), la figlia [...] dell'usurpatore e che è nello stesso tempo interessante ai fini di una valutazione generale di quei dieci anni del regno di A., a proposito dei quali Paolo Diacono afferma dinonsapere quasi nufla, in quella lettera dei febbraio 628 ad A. Onorio ...
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Fo, Dario
Mirella Schino
Un moderno giullare
Uomo di teatro, attore, regista e autore, Dario Fo può essere considerato, insieme a Eduardo De Filippo, tra i più grandi attori italiani di fine Novecento. [...] il premio Nobel, le reazioni della cultura italiana sono state fredde o addirittura scandalizzate. Alcuni hanno perfino asserito dinonsapere chi fosse Fo. La motivazione del Nobel fa riferimento al suo coraggio nell'"emulare i giullari medievali ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] (pres. indic. so 〈sò〉 [radd. sint.;...
saputo
agg. [part. pass. di sapere]. – 1. letter. a. Che sa, che è informato di quanto è avvenuto o avviene: fare s. qualcuno, fargli sapere, informarlo di qualche cosa. b. Che ha esperienza e conoscenza, sia in genere sia in una determinata...