1. Patriarca di Antiochia (320 circa - 404); come presbitero, insieme a Diodoro (poi vescovo di Tarso), avversò il vescovo ariano Leonzio e rianimò i fedeli durante gli esilî del vescovo ortodosso Melezio, [...] suoi scritti si hanno solo frammenti; festa, 27 settembre. 2. Patriarca di Costantinopoli dal 446 (m. 449); in un sinodo (448) condannò il monofisita Eutiche, che fu però riabilitato nel cosiddetto "brigantaggio di Efeso" ove F. stesso fu deposto e ...
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Monaco (Tarso in Cilicia 602 circa - Canterbury 690). Studiò in Siria e ad Atene; recatosi a Roma, nel 668 fu nominato da papa Vitaliano arcivescovo di Canterbury. Entrato in possesso della sua diocesi, [...] sconvolta da contrasti liturgici e dall'indisciplina del clero, vi riportò l'ordine, specialmente dopo il sinodo di Hertford (673), cui ne seguirono altri due nel 680 e 684. Giovandosi anche dell'appoggio del papato, col quale rimase sempre in ...
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Prelato di nobiltà franca (n. 616 circa - m. presso Arras 679-80), nipote di Didone, vescovo di Poitiers, che lo creò arcidiacono, poi abate di Saint-Maixent (653), e vescovo di Autun (659). Molto influente [...] a corte, ove fu consigliere di santa Batilde e reggente durante la minorità di Clotario III, alla morte di questo (670) Ebroino lo fece arrestare di nuovo e, sanzionata la sua condanna da un sinodo, uccidere. Onorato come martire; festa, 2 ottobre. ...
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Vescovo (m. Limerick 1145). Amico di Anselmo di Canterbury, fu indotto da questo, al momento della sua elezione a vescovo di Limerick (1101 circa), a introdurre la liturgia romana in Irlanda; e a tale [...] il trattato De statu ecclesiae, in parte perduto. Ma non ebbe successo; e ancor meno efficace fu il suo tentativo al sinodo di Rathbreasail (1118) di far approvare la divisione in dodici diocesi (secondo il sistema romano) dell'Irlanda. Legato papale ...
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Romano (m. 304); successe a Caio il 30 giugno 296. Non bene accertato il suo atteggiamento di fronte alla persecuzione dioclezianea: durante tutto il sec. 4º la memoria di M. fu bistrattata negli ambienti [...] donatistici africani come quella di un traditore. Ma negli atti del falso sinodo di Sinuessa, dopo la menzione del suo presunto tradimento, è affermata la sua riabilitazione avvenuta davanti a un numeroso concilio (secondo il Liber Pontificalis, ...
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Polemista (m. 345 circa), vescovo di Eraclea nell'Alto Egitto; partecipando (325) al Concilio di Nicea fu un coraggioso oppositore dell'arianesimo; parlò tra l'altro contro tale eresia, persino al sinodo [...] di Tiro (335) che dagli ariani era stato riunito appunto contro s. Atanasio. Per tale sua attività P., che durante la persecuzione dell'imperatore Massimino (311) aveva perso un piede e un occhio, fu catturato ...
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Vescovo (Augusta, Baviera, 890 - ivi 973) di Augusta (923). Fu legato alla politica di Ottone I, che difese contro i tentativi autonomistici dei duchi e contro il figlio Ludolfo duca di Svevia; si distinse [...] nell'assedio di Augusta (955) da parte degli Ungari. Nel 972 si dimise cercando di ottenere che la sede vescovile fosse assegnata al nipote Adalberone: fu per questo accusato di nepotismo al sinodo di Ingelheim. Canonizzato nel 993; festa, 4 luglio. ...
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Figlio (Napoli 832 - monastero di S. Quirico, presso Montecassino, 872) del duca Sergio I e fratello del duca Gregorio, eletto vescovo giovanissimo (849), promosse gli studî e restaurò chiese; partecipò [...] al sinodo romano dell'861; perseguitato dal nipote, duca Sergio II, iniziatore di una politica di alleanza con i musulmani contro Ludovico II, fu dapprima imprigionato (870), quindi costretto a rifugiarsi (871) presso il fratello Stefano vescovo di ...
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Patriarca di Antiochia (n. Side, Panfilia - m. in Tracia nel 337). Vescovo di Berea, poi patriarca di Antiochia (323), fu al Concilio di Nicea tra i più decisi avversarî dell'arianesimo. Perciò, sotto [...] varie accuse, fu deposto (sinodo di Antiochia 330) ed esiliato. Tra gli scritti ci rimane, di sicura attribuzione, solo un trattato contro Origene, precedente peraltro alla polemica antiariana. Festa, 16 luglio. ...
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Vescovo (n. in Dalmazia 330-40 - m. poco dopo il 400) di Altino (dopo il 375); dapprima monaco in Aquileia, amico di s. Gerolamo, che l'ebbe compagno per breve tempo in Antiochia (373), gli diresse poi [...] qualche lettera e gli dedicò i commentarî a Salomone e a Tobia. Come vescovo, prese parte al sinodo d'Aquileia (381). Festa, 3 luglio. ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...