Nome di varî santi: 1. Confessore in Cartagine durante la persecuzione di Decio (250 circa), promosso lettore da Cipriano. 2. Arcivescovo di Cartagine e primate della Chiesa africana (eletto tra il 390 [...] ) e per sua richiesta compose il De opere monachorum. Dopo un primo sinodo d'Ippona (393), tenne altri 20 concilî (il maggior numero a Cartagine di Celestio. 3. Vescovo in Armenia, patrono di Hirsau (m. 475). 4. Vescovo di Arles: v. Aureliano, santo. ...
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Patriarca (Costantinopoli 797 - ivi 877); di nome di battesimo Niceta e figlio dell'imperatore Michele; dopo la deposizione del padre visse nel monastero dell'isola di Proti, ne divenne igumeno (840), [...] , che lo fece deporre (forse inducendolo ad abdicare) in un sinodo diretto da Giorgio di Siracusa. Succedette a I. Fozio. Deposto l'accordo con Roma, venne a conflitto con la Santa Sede a proposito della conversione e della gerarchia ecclesiastica ...
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Patriarca di Costantinopoli (582-595), per l'austerità della sua vita detto il Digiunatore e venerato come santo nella Chiesa ortodossa. È noto per aver legalizzato (in un sinodo del 587) come proprio [...] del patriarca di Costantinopoli il titolo, che si era attribuito qualche suo predecessore, di "patriarca ecumenico"; esso fu contestato prontamente dai papi Pelagio II e s. Gregorio Magno, perché nel suo ...
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Ecclesiastico (m. 1126), preposto del duomo di Salisburgo, poi di Magdeburgo; nominato da Enrico V (1105) vescovo di Ratisbona, compì un pellegrinaggio a Roma (1111), sottoscrisse (1122) il concordato [...] di Worms e (1123) le clausole del sinodo lateranense. Scrisse tra il 1106 e il 1115, per il re Colomanno, una Vita Stephani e senza aggiungervi di suo null'altro che alcuni miracoli, le due vite del santo contenute nel grande passionario austriaco. ...
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Patriarca di Costantinopoli (n. Sebaste in Armenia - m. 425). Testimoniò contro s. Giovanni Crisostomo nel sinodo della Quercia (404) e gli succedette (406) dopo la deposizione non riconosciuta da papa [...] , tra la Chiesa romana e i patriarchi orientali, durato finché A. rimise nei dittici il nome di Giovanni (417 circa). Si hanno di lui una omelia sull'Incarnazione, frammenti e quattro lettere. È venerato come santo dai Greci (8 genn. e 10 ott.). ...
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Katholikòs armeno (sec. 5º). Presente al sinodo di Sahapivan (447), nel 452 soffrì gravi torture per la fede e come tale ebbe titolo di "confessore". Dal 480 al 487 (o 484-98) fu katholikòs dell'Armenia. [...] Occupa un notevole posto nell'antica letteratura armena per i suoi Inni e le Omelie. Venerato come santo nella chiesa armena. ...
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Romano (m. 816), successore di papa Adriano I (795), fu innalzato alla cattedra pontificia dal clero romano in opposizione alla nobiltà laica. Appena eletto, partecipò la sua nomina a Carlomagno re dei [...] , a tal punto che l'imperatore Ludovico volle una inchiesta del re d'Italia Bernardo; ma nel frattempo L. morì. L. legò il suo nome a importanti affermazioni dogmatiche, con la condanna definitiva dell'adozianismo (sinodo del 799). Festa, 12 giugno. ...
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Padre della Chiesa, il più celebre degli oratori sacri (Antiochia fra il 344 e il 354 - Comana, Cappadocia, 407). Educato con gran cura presso il retore Libanio e nella religione cristiana dal vescovo [...] di Salamina. Così infine Teofilo, giunto a Costantinopoli con parecchi vescovi del suo partito, riuscì a far condannare G., assente, dal sinodo detto "della Quercia" (dal nome di una villa imperiale ove si radunò, 403). Deposto, G. si recò in Bitinia ...
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Romano (m. 304); successe a Caio il 30 giugno 296. Non bene accertato il suo atteggiamento di fronte alla persecuzione dioclezianea: durante tutto il sec. 4º la memoria di M. fu bistrattata negli ambienti [...] donatistici africani come quella di un traditore. Ma negli atti del falso sinodo di Sinuessa, dopo la menzione del suo presunto tradimento, è affermata la sua riabilitazione avvenuta davanti a un numeroso concilio (secondo il Liber Pontificalis, ...
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TEOLOGIA
Bruno Chenu
Adelaida Sueiro-Gustavo Gutiérrez
Carlos Castillo
Johann Baptist Metz
(XXXIII, p. 526; App. III, II, p. 932; IV, III, p. 816)
Teologie cristiane. - Nel 1978 c'era la netta convinzione [...] del popolo di Dio, come si è visto al sinodo straordinario del 1985, il cui rapporto finale dichiara: " inizio dell'intelligenza della fede, è il senso del credo ut intelligam di sant'Anselmo. Il primato dell'amore di Dio e la grazia della fede ...
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sinodo
sìnodo s. m. (letter. e ant. anche f.) [dal lat. tardo synŏdus (f.), gr. σύνοδος (f.) «adunanza, convegno» (e in astronomia «congiunzione di astri»: v. congiunzione), comp. di σύν «con, insieme» e ὁδός «via»]. – 1. Nell’antica Grecia,...
concistoro
concistòro (o concistòrio; ant. consistòro) s. m. [dal lat. tardo consistorium (der. di consistĕre «fermarsi»), che significò dapprima «sala d’aspetto», poi, nel tardo Impero, «Consiglio dell’imperatore»]. – In genere, riunione...