Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] abbeverano alla fonte della vita, i simboli degli Evangelisti, come il leone di s. Marco e il bue di s. Luca); i simboli deiSanti (la chiave di s. Pietro, il cane di s. Domenico, la spada dell’Arcangelo Michele, la conchiglia di s. Giacomo). Tra il ...
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Dottore della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio deisanti Basilio ed Emmelia, fratello di Gregorio di Nissa e di Pietro di Sebaste, studiò in patria, a Costantinopoli e ad Atene, [...] (370), continuò a combattere l'eresia, chiedendo l'appoggio del papa Damaso e degli Occidentali. Tra gli scritti a noi pervenuti vanno segnalate le omelie, i testi dogmatici (p.es. Sullo Spirito Santo, 374) e l'Epistolario. Festa, 2 gennaio. ...
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Pittore (Siena 1406 - ivi 1481). Il Polittico dei Gesuati (Siena, Pinacoteca), firmato e datato 1444, per i colori limpidamente smaltati e l'elegante e raffinato disegno, lo rivelano artista maturo, vicino [...] ne terminò alcuni dipinti). Realizzò nella sua bottega numerose pale nelle quali a una certa stereotipizzazione delle immagini deisanti fanno spesso riscontro, nelle storie dipinte sulle predelle, un piglio vivace e delicate gamme cromatiche (Siena ...
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Denominazione della società di gesuiti belgi che nel 17° sec. curò l'edizione degli Acta sanctorum ("Atti deisanti"). Prende il nome da J. Bolland (1596-1665) che realizzò l'originario piano dell'opera, [...] dando a questa un'impostazione monumentale, con una voce per ogni santo. Le pubblicazioni dei b. comprendono anche la rivista Analecta bollandiana (dal 1882) e pubblicazioni sulla vita deisanti. ...
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La grande religione monoteistica fondata in Arabia nel 7° sec. da Maometto e, collettivamente, il sistema sociale, culturale e politico che ne assume i principi.
L’i. è l’ultima delle grandi religioni [...] musulmani c’è libertà di credere o meno all’eternità del castigo.
Un portato dell’ascetico-mistica musulmana (sufismo) è il culto deisanti (awliyā’), affermatosi nonostante le opposizioni teologiche, e diffuso specialmente nell’Africa del Nord. Al ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] settimo a Gesù Cristo Figlio di Dio suo unico Figlio, l’ottavo allo Spirito Santo, i rimanenti alla santa Chiesa cattolica e la comunione deisanti, la remissione dei peccati, la resurrezione della carne e la vita eterna. Già L. Valla aveva rilevato ...
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Rilievo calcareo (516 m) a SE del Monte Cairo in prov. di Frosinone, limitato a E dal fiume Rapido, affluente del Liri, a S e SO del solco in cui passa la ferrovia Napoli-Roma. È scarsamente rivestito [...] ricostruita nel 14° sec. restano alcuni frammenti architettonici di tipo cistercense e, nella sagrestia, una croce dipinta con le figure deisanti Pietro e Paolo. Altre opere notevoli: il sepolcro di Piero de’ Medici, figlio di Lorenzo, e la serie ...
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Biologia
In biologia molecolare, sequenza di DNA di regolazione, cui si lega la RNA polimerasi per iniziare la trascrizione (sintesi di RNA). La corretta trascrizione di un gene sia nei Batteri, sia negli [...] risparmiatori.
Religione
Nella Chiesa cattolica, p. della fede è il prelato della Congregazione delle cause deisanti, con qualifica di teologo, che ha, nei processi di canonizzazione, la tutela dell’interesse pubblico della Chiesa perché non sia ...
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Famiglia patrizia veneziana, sin dal sec. 11º partecipò alla vita pubblica di Venezia, alla quale diede, con continuità singolare, quattro dogi, ventisei procuratori di San Marco, e altri uomini politici, [...] , riconosciutole (1890) dal governo italiano. Ancora fiorenti i rami M. di San Polo, M. in Canonica, M. deiSanti apostoli; estinti quelli dei M. Santo Stefano, dei M. San Tomà, dei M. deiSanti Giovanni e Paolo, e dei M. di San Polo sul Ponte. ...
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Poeta spagnolo (n. Berceo, Calahorra, 1198 ? - m. dopo il 1264), chierico presso il monastero benedettino di San Millán de la Cogolla. Scrisse tre vite di santi (Santo Domingo de Silos, San Millán de la [...] misa, ecc.). La sommessa religiosità del poeta, ingenua e semplice, si manifesta soprattutto nei Milagros e nelle vite deisanti, scritte nel metro del Mester de clerecía (l'alessandrino di quattordici sillabe ordinato in strofe monorime di quattro ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...