Teatro. - Accolta di attori (v.) per rappresentare lavori in prosa e in versi, tragici e comici. Si tratta qui unicamente della compagnia drammatica. (Per la compagnia lirica e la compagnia d'operetta, [...] di dilettanti nel 1402: i Confrères de la Passion, che recitano i misteri e le vite deisanti. Verso il 1548, con la proibizione dei temi religiosi, si chiude il periodo dei Confrères e si afferma l'inizio del teatro moderno. L'arrivo a Parigi ...
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Città capitale del Belgio e capoluogo del Brabante, posizione 50° 51′10″ N., 4° 22′13″ F., tra 15 e 100 m. s. m.
Trae origine da un mercato del primo Medioevo: Bruxella nei più antichi documenti (sec. [...] Clutinc, e della collina sulla quale il Conte Lamberto II nel 1047 aveva innalzato una chiesa in onore deiSanti Michele e Gudula. Dal principio del sec. XIII la città è circondata di mura che mettono tutto l'abitato, posto sulla riva destra della ...
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. Celebre famiglia di pittori che inizia e suscita, dai primi decennî del '400 ai primi del '500, la nuova e gloriosa pittura veneziana. Iacopo nato, si crede, nei primi anni del sec. XV da Niccolò battistagno, [...] la direzione della bottega, e le opere d'importanza erano fatte da lui, sia pure con la loro collaborazione. Nella cappella dei Gattamelata al Santo di Padova, la pala, poi distrutta, con la data del 1460 era detta, dall'epigrafe latina, di Iacopo B ...
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. Il nome "breviario" (lat. breviarium) significa compendio" e, in senso derivato, "estratto, catalogo, inventario". Già usato nel linguaggio teologico (per esempio, breviarium fidei), amministrativo (breviarium [...] funzioni che avevano occupato una gran parte della vigilia pasquale.
Oltre l'ufficio de tempore vi è quello deisanti. Il culto liturgico deisanti era in antico celebrato quasi solo là ove era il loro corpo, o almeno qualche loro memoria concreta ...
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In origine la divinazione era un ramo della magia cosiddetta simpatica; la quale si fonda sul principio apparentemente scientifico che da simili cause si producono simili effetti. Mentre però la scienza [...] manifestano ai dormienti in forma figurata e per simboli ciò che sta per succedere, e non di rado per bocca dei morti o deisanti. Così pure si fanno ordalie pratiche: le quali tutte, a bene considerarle, non sono che residui di riti magici spesso ...
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Vescovo di Milano (374-397) Nacque verso il 330 o poco prima, da famiglia romana, e probabilmente a Treviri dove il padre, che era uno dei quattro prefetti del pretorio dell'Impero, aveva allora la sua [...] p. 554) A. divenne abilissimo in tali scoperte e così più tardi trovò a Bologna la tomba deisanti Vitale ed Agricola e di nuovo a Milano quelle deisanti Nazario e Celso. Ma l'attività di A. si esercitò anche fuori dell'ambito della sua chiesa. Non ...
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Associazione di fedeli eretta per l'esercizio di opere di pietà e di carità con una regolare organizzazione, e avente per scopo anche l'incremento del culto pubblico. A differenza delle congregazioni, [...] cantavano o nelle cappelle delle confraternite, a candele e lampade accese dinnanzi le immagini di Gesù, della Madonna o deisanti, oppure sulla strada; ma era proibito cantarle presso i monasteri e di notte e, qualche volta, durante le processioni ...
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TIEPOLO, Giambattista
Giuseppe Fiocco
Pittore e incisore. Nacque a Venezia nel 1696, morì a Madrid nel 1770. Per l'evidenza stessa della sua grandezza fu il primo e per un certo tempo l'unico artista [...] tipi, specialmente femminili, anelanti e spasimanti, seppe darci tanto i capolavori di Santa Lucia comunicata deiSanti Apostoli a Venezia e il Martirio di Sant'Agata di Berlino, già a Lendinara, paralleli arguti del S. Giorgio del Veronese, quanto ...
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NICCOLÒ da Cusa (Cusano)
Raymund KLIBANSKY
Nacque tra l'11 agosto 1400 e il 1° agosto 1401 nel villaggio di Cues (Treviri) presso la Mosella. Era figlio del battelliere benestante Henne Chrypffs (Krebs, [...] distretti. Scende in campo contro la corruzione e il concubinato del clero, contro l'eccessiva adorazione delle immagini deisanti e le aberrazioni della superstizione (ad esempio contro i pellegrinaggi all'ostia sanguinante di Wilsnack). Cerca di ...
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L'egemonia della vista, nell'attività pratica e percettiva, ha fatto ritenere la cecità una delle più irreparabili sventure; e ogni manifestazione di capacità dei ciechi desta sorpresa, suscitando l'ipotesi [...] ebbe alla fine del sec. XVIII in Parigi, per opera del filantropo Valentino Haüy. Il primo istituto in Italia fu quello deiSanti Giuseppe e Lucia, fondato a Napoli nel 1818; seguì l'Istituto Configliachi a Padova nel 1838; nel 1840 quello di Milano ...
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santo
agg. e s. m. (f. -a) [lat. sanctus, propr. part. pass. di sancire «sancire, rendere sacro», in rapporto etimologico con sacer «sacro», essendo anche questo connesso con sancire]. – 1. agg. a. In origine, equivalente di sacro, riferito...
santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con uso assol., condizione propria di Dio (la...