Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del Regolamento parlamentare, analizzato in questa sede nella sua evoluzione storica, a partire dall’esperienza giuridica inglese e transalpina. [...] anni. Al riguardo, non si può non considerare l’evoluzione del pensiero di un autorevole studioso come il SantiRomano, la cui parabola teorica sulla effettiva giuridicità delle norme regolamentari, come è stato opportunamente evidenziato (si veda ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La filosofia del diritto nel secondo Novecento
Carla Faralli
Decadenza dell’idealismo
La fine della Seconda guerra mondiale e la caduta del fascismo segnano una cesura netta tra la prima e la seconda [...] realizzare i suoi fini.
Poche le voci dissonanti: tra queste, quella di SantiRomano, di Tullio Ascarelli e di Max Ascoli (1898-1978). Romano sviluppa una teoria antiformalistica e antinormativistica incentrata sul concetto di istituzione, concetto ...
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Giuseppe Allegri
Abstract
Il tema delle autonomie sociali e territoriali permette di indagare l’evoluzione dello Stato costituzionale contemporaneo con una maggiore attenzione nei confronti degli [...] del diritto nell’epoca della globalizzazione, Roma, 2005, 105). Nel mezzo del Novecento ecco la voce “Autonomia” di SantiRomano (1945) «che ben riflette la fase di transizione della parola dall’orizzonte monistico, che la aveva negata appiattita ...
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Alessandra Pioggia
Abstract
L’impiego pubblico subisce nel tempo profonde trasformazioni. Il regime pubblicistico, consolidatosi all’inizio del Novecento, alla fine del secolo lascia spazio ad un’ampia [...] anche a livello scientifico. Uno dei primi e più noti approcci teorici alla questione è quello di SantiRomano (Romano, S., I poteri disciplinari della pubblica amministrazione, in Scritti minori, Milano, 1950, II, 75) che inquadra il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Vivante
Alberto Sciumè
La figura di Cesare Vivante è emblematica testimonianza della dialettica fra società civile, società politica ed esperienza giuridica propria dell’Italia tra Otto e Novecento [...] politica delle formazioni sociali.
Vivante è sensibilissimo a simili sollecitazioni; è partecipe con altri giuristi (si pensi al SantiRomano de Lo Stato moderno e la sua crisi, del 1909) della lettura positiva dei nuovi fenomeni di aggregazione ...
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Valori costitutivi e modifiche testuali
Angelo Antonio Cervati
Le costituzioni rappresentano fenomeni che investono i valori della convivenza e non possono essere considerate come atti politici o normativi [...] insistere sull’esigenza di mantenere fermi i valori costitutivi dell’ordine giuridico (Saredo, Arcoleo, Miceli, Orlando, SantiRomano), in modo da poter considerare cedevoli soprattutto le enunciazioni di dettaglio, la cui più puntuale determinazione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...]
Natura e spirito, Roma 1923.
Le sciocchezzuole del prof. Del Vecchio, «L’educazione politica», 1925, pp. 143-44.
SantiRomano, «Nuovi studi di diritto, economia e politica», 1929, pp. 7-25, 353-67.
Dal parlamentarismo al corporativismo. Polemizzando ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Costantino Mortati
Fulco Lanchester
Costantino Mortati è considerato unanimemente uno dei più importanti costituzionalisti del nostro Novecento. Docente a Messina, Macerata, Napoli e Roma, partecipò [...] dell’insufficienza di quella costruzione perfetta e mistica rappresentata dallo Stato puramente giuridico, che lo stesso SantiRomano aveva cercato di riarticolare in un apparente pluralismo istituzionale. L’indirizzo di Mortati costituì un ...
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FORTI, Ugo
Giulia Caravale
Nacque a Napoli il 2 marzo 1878 da Carlo e da Rachele Ida Coen. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli nel 1899, si dedicò allo studio del diritto amministrativo e alla professione [...] del diritto pubblico e dell'amministrazione italiana, 1902, ora in Studi, I, pp. 195-222, in cui, sulla scorta di SantiRomano, riteneva che il diritto dello Stato sul territorio fosse configurabile come diritto di un soggetto sulla cosa propria; La ...
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DEL GIUDICE, Vincenzo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Trani (Bari) il 17 ag. 1884 da Domenico, che vi si era trasferito dalla natia Andria per esercitarvi l'avvocatura in quella che era allora [...] 16 ott. 1919, di Catania (1° genn. 1923-16 ott. 1923) e Pisa (1923-24), dove succederà in questo insegnamento a SantiRomano.
Nel periodo perugino il D. si era avvicinato alla vita politica, aderendo al Partito popolare italiano (PPI), nel cui primo ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
romito
s. m. e agg. [variante pop. di eremita]. – 1. letter. o pop. Eremita: convento abitato da santi r.; far vita da r.; sai che son rimasto solo? solo, solo come un r. (Manzoni); Quasi r., e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio...