BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] che se ne servì per connotare la dignità o la santità dell'oggetto sottostante e ne fece largo uso: si ebbero . Si è già accennato, trattando di quelli su altare, all'uso romano di coprire con b. le tombe dei martiri. Come attesta il Lib ...
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CADES, Giuseppe
Antonhy M. Clark
Figlio di Giovanni, nacque a Roma l'8 dic. 1750, Come risulta da una scritta anonima sul retro del suo Autoritratto giovanile, oggi nella Galleria dell'Accademia di [...] pala d'altare con la Madonna, il Bambino e cinque santi, vicina ai modi del Tiziano, che gli fu commissionata d'arte, XII (1918), pp. 81-84; H. Voss, Die Malerei des Barock in Rom, Berlin s.d. (ma 1925), pp. 432, 665 s.; Catal. delle cose d'arte ...
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CESARE da Sesto
Giulio Bora
Figlio di un Giacomo (Beltrami, 1920, p. 10), se ne deduce la data di nascita, 1477, dal necrologio milanese (Motta, 1891), che in data 27 luglio 1523 ne registra la morte [...] da Salerno (Previtali, 1978, su suggerimento di G. Romano).
Oltre a questo esiguo numero di opere certe di C Bergamo 1901, pp. 19-30;A. Muñoz, La "Madonna del Donatore" nel convento di Sant'Onofrio a Roma, in L'Arte, VI (1903), pp. 308-313;H. Cook, La ...
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TORRITI, Jacopo
A. Tomei
Pittore e mosaicista, attivo ad Assisi e a Roma nella seconda metà del Duecento.Con Pietro Cavallini (v.) e Filippo Rusuti (v.), T. fu uno degli artefici del rinnovamento pittorico [...] , sono nove figure di apostoli; tra il secondo e il terzo santo c'è una piccola figura di frate con compasso e squadra, mentre Romolo, in Fragmenta picta. Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, cat., Roma 1989, pp. 221-225; id., Il disegno ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] Il F. difatti. superata l'inflessione mantovana alla Giulio Romano, che, a partire dalla metà degli anni Trenta, corso del recente restauro delle due pale con la Madonna e santi della chiesa di S. Tommaso Cantuariense a Verona e l'identificazione ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] 1541, che si fece ritrarre en abysse tra i due santi protettori (Sgulmero, 1903). Vicine a questa pala sono anche Braida, e soprattutto dalla vitalità esuberante e grottesca di Giulio Romano, i cui disegni, con Storie della Vergine, furono dipinti ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] (Parigi, BN, lat. 5690) e, in collaborazione con un miniatore romano, di un messale destinato alla basilica di S. Pietro (Roma, BAV, pp. 9-34; R. De Feo, A. D'Aniello, La chiesa di Santa Maria ''della Lama'' di Salerno, Apollo 7, 1991, pp. 45-60; D ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] d. rampanti, del sec. 14° (Halberstadt, Domschatz; Romano, 1994).Costante è l'impiego dell'immagine del d. nelle quelli di Maso di Banco della cappella Bardi, del 1340 ca., in Santa Croce a Firenze. Il racconto di s. Matteo che addormenta con il ...
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FERRARI, Luca (Luca da Reggio)
Paola Ceschi Lavagetto
Nato a Reggio Emilia il 17 febbr. 1605 da Battista, orefice, e da tale Bartolomea, venne battezzato due giorni dopo (Balletti, 1886, p. 37).
Un suo [...] malinconica, delle figure femminili del Vouet romano, conosciuto attraverso la versione amplificata in pp. 15 s.; A. M. Spiazzi, Dipinti del 600 e 700, in Le pitture del Santo a Padova, Vicenza 1984, pp. 177 s., 188; M. Mussini, in Iltempo dei Gonzaga ...
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MONETA
L. Travaini
Nel Medioevo, il termine m. designava tanto la zecca (è anzi questo il significato originario della parola, dovuto al fatto che la prima zecca romana si trovava presso il tempio di [...] un riferimento al tipo, come il nome del re o di un santo o un'invocazione religiosa, ma vi sono, specialmente nell'Alto Medioevo sudario posto come piccolo segno sui ducati d'oro del Senato romano (Corpus Nummorum Italicorum, 1910-1971, XV, p. 161). ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
romito
s. m. e agg. [variante pop. di eremita]. – 1. letter. o pop. Eremita: convento abitato da santi r.; far vita da r.; sai che son rimasto solo? solo, solo come un r. (Manzoni); Quasi r., e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio...