BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] alla realtà genuina delle cose, come accadeva contemporaneamente in pittura con SantidiTito, a renderlo così incline al ritratto. La semplicità formale del B. ha un sapore di riforma arcaistica, che lo distacca tanto da Michelangelo quanto dal ...
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Pittore (Barga 1574 - Roma 1654). Allievo a Firenze diSantidiTito. A Roma ebbe come allievo Pietro da Cortona. Le sue opere mostrano un convenzionale linguaggio narrativo in chiave riformata, arricchito [...] da un luminismo di ascendenza caravaggesca (Madonna e santi, 1613, Roma, S. Maria in Monticelli; tele per S. Lucia in Selci, 1614; Battesimo di Costantino, L'Aquila, S. Silvestro, ecc.). ...
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Pittore (Firenze 1558 - ivi 1605); allievo e collaboratore diSantidiTito, subì anche l'influsso del Barocci (Madonna e Santi, 1598, Recanati, Museo Civico; Tobia risana il padre, 1604, Firenze, palazzo [...] Pitti, ecc.) ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, Andrea del Sarto e Pontormo; seguì anche SantidiTito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle vedove e degli orfani (1616, Gall. Pitti). ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] fatta costruire da Ferdinando I al Buontalenti; i "Collazzi" presso Giogoli, per la bellissima architettura dovuta a SantidiTito, e il castello della Petraia, venuto in possesso dei Medici nella seconda metà del Cinquecento, ridotto a villa ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] .
Nell’edizione del 1568 delle Vite, Vasari ha pubblicato il ritratto di Piero. La fonte fu probabilmente il dipinto diSantidiTito, oggi nel Museo Civico di Sansepolcro (ma allora appartenente agli eredi del pittore), nel quale Piero appare ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] nero su carta azzurra, si pongono nella più tipica tradizione toscana e si riallacciano alla grafica della scuola diSantidiTito e del Cigoli.
Anche nel disegno, perciò, l'artista rivela le componenti che caratterizzarono la sua pittura: gli ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] linguaggio del padre, nitido e austero, solo occasionalmente sfiorato dai modi diSantidiTito, di M. Rosselli e di B. Poccetti, come indica la produzione nota di Alessio, databile complessivamente dal 1598 al 1635, non risulta aver lasciato tracce ...
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CURRADI, Francesco
Ludovica Trezzani
Figlio dello scultore Taddeo di Francesco detto Battiloro e di Stella Ghini, nacque a Firenze nel 1570.
La prima formazione avvenne, secondo il Baldinucci (1681-1728), [...] anni del Cinquecento devono probabilmente datarsi gli affreschi con Storie della vita di Cristo dipinte dal C. sulla volta di S. Giovannino dei gesuiti insieme con il Passignano, SantidiTito, Ligozzi e Alessandro Fei. Fra il 1594 e il 1603 il C ...
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COMODI (Commodi), Andrea (Giovan Andrea)
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Riccardo, nacque a Firenze nel 1560.
Coetaneo dell'Empoli, del Boscoli, del Pagani, del Cigoli, del Passignano, cioè della [...] stesse ricerche, che sembrano presupporre un rinnovato contatto con l'ambiente di origine, in particolare con la serena semplicità dell'Empoli, ancora alla SantidiTito.
La precisa dichiarazione del C. all'Accademia fiorentina, nel 1623, quando ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...