BEDESCHINI
Umberto Chierici
Famiglia di artisti, operosa in Abruzzo nei secc. XVI-XVII.
Giulio cesare: non si hanno notizie della sua vita; il Crispomonti lo dice piemontese, c, iunto in Abruzzo al [...] conferma nei caratteri della sua opera, che traduce intermini di garbato provincialismo la tarda atmosfera cigolesca, nella quale alla originaria tradizione riformata diSantidiTito erano andati saldandosi dapprima taluni accordi veneti e, verso ...
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BUTTERI, Giovanni Maria
Silvia Meloni Trkulja
Nacque, probabilmente a Firenze, da Pierantonio di Cresci, staderaio di Sansepolcro, intorno al 1540 0 poco dopo, se nel 1563 poteva lamentare di non esser [...] , battute da una luce dura e chiara a rivelarle come prismi pietrosi: e solo talvolta l'ariosità e la semplicità diSantidiTito, acutamente additato dal Baldinucci come altro polo dei suoi interessi, attenuano la durezza e la scarsa felicità ...
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DE' SERVI, Costantino
Silvia Meloni Trkulia
Figlio di Francesco, nobile, nacque nel 1554 a Firenze, dove la famiglia risulta iscritta al catasto fin dal 1457. Lavorò come pittore, scultore e architetto. [...] oltramontani" conservati da Girolamo Pieralli (figlio del genero del D.), si conferma allievo forse diSantidiTito e influenzato da Fr. Pourbus, ma è chiaro che i suoi molteplici talenti (inficiati però da un carattere diffidente, maneggione ...
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BUTI (Butti), Lodovico
Silvia Meloni Trkulja
Pittore fiorentino, nato verosimilmente tra il 1550 e il 1560, morto il 9 ag. 1611. Sono documentate sue cariche nell'Accademia del disegno dal 1582 al 1610, [...] quindi lungo tutto l'arco della sua attività. Il B. fu alla scuola diSantidiTito ed esordì come aiuto di Alessandro Allori - insieme con G. Bizzelli, G. Butteri, S. Pieri - nella decorazione a grottesche dei soffitti della Galleria degli Uffizi ( ...
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ISAC, Antonio
Rossella Canuti
Nacque a Parma il 4 luglio 1788 da genitori francesi, Guillaume di Carcassonne e Marianne Peingard di Chambéry, addetti al servizio della corte borbonica.
Nella Parma del [...] l'I. e Toschi si dedicarono principalmente all'incisione di ritratti di personaggi famosi (conservati alla Galleria nazionale di Parma): Ferdinando Paër (da F. Gérard), Niccolò Machiavelli (da SantidiTito), Vittorio Alfieri (da F.-X. Fabre), Carlo ...
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CUNGI, Giovan Battista
Francesco Federico Mancini
Fratello di Leonardo, nacque a Sansepolcro (prov. di Arezzo) nel primo quarto dei sec. XVI.
Non si hanno su di lui notizie anteriori a quelle contenute [...] 1886), eseguito in collaborazione con G. B. Mercati al quale spetterebbero le figure disanti in basso, realizzate in uno stile fortemente influenzato da SantidiTito.
Al C. dovrebbe spettare, per i suoi caratteri fortemente vasariani, un foglio con ...
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FURINI(del Furia, Furino), Filippo (detto lo Sciamerone)
Roberto Cannatà
Non si conosce la data di nascita del F., attivo come pittore fra la seconda metà del '500 e i primi decenni del secolo XVII, [...] Castello. Trasferitosi con la famiglia a Firenze, sarebbe entrato abbastanza giovane nella bottega diSantidiTito (Barsanti, 1974, 289). Il Baldinucci lo ricorda allievo del Passignano (III, p. 451). In seguito alla morte del padre il F. per poter ...
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CIMATORI, Antonio, detto il Visaccio
Laura Tarditi
Nacque ad Urbino nel 1550. Il padre Tommaso, tornitore, lo inviò giovanissimo presso la bottega del Barocci, del quale il C. fu nei decenni tra il [...] Girolamo conservato nella cattedrale, che mostra nel gusto del colore e nella tipologia del volto del santo l'influsso dei modi del pittore fiorentino SantidiTito conosciuto e studiato durante il soggiorno a Roma.
In Urbino, nel 1599, il C. lavorò ...
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BUTI, Domenico
Silvia Meloni Trkulja
Pittore, nato a Firenze in un anno a noi ignoto, attorno alla metà del sec. XVI e morto nella prima decade del maggio 1590. Fu immatricolato all'Accademia del disegno, [...] è firmata e datata "Dominicus de Butis faciebat 1570".
Notizie d'archivio, pubblicate dal Colnaghi, lo fanno allievo diSantidiTito, ma il dipinto dello studiolo lo rivela piuttosto seguace del Bronzino, in parallelo ad Alessandro Allori, per il ...
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DI POGGIO (Poggi, de Podio), Federico Vincenzo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Lucca il 28 ott. 1715 da Bartolomeo Federigo, patrizio lucchese, e da Maria Margherita Diodati.
I Di Poggio, ghibellini [...] stata colonia romana, e che il passo relativo del libro XLI diTito Livio vada letto Lucam e non Lunam. Nel 1780 indirizzò alle chiesa di S. Romano di Lucca. Note di archivio, Lucca 1939, passim; T. M. Centi, L'attività letter. diSanti Pagnini ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...