GAMBERUCCI, Cosimo
Simona Lecchini Giovannoni
, Nacque a Firenze l'8 genn. 1562 (1561 stile fiorentino) nel "popolo" di S. Pier Maggiore da Cristofano di Zanobi calzolaio. Il 7 febbr. 1578 (1577 stile [...] a Firenze, Milano 1982, n. 29 fig. 36; S. Lecchini Giovannoni, C. G.: aggiunte al catalogo. Problemi attributivi nelle cartelle di disegni diSantidiTito degli Uffizi e del Louvre, in Antichità viva, XXI (1982), 5-6, pp. 5-29; S. Meloni Trkulja, in ...
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PACINI, Sante
Alessandra Baroni
PACINI, Sante (Santi). – Nacque nel 1734 a Firenze nella parrocchia di S. Lorenzo, da Giuseppe e Rosa (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Archivio capitolare [...] del Cigoli, del 1772, e il Cristo risorto diSantidiTito per la pala per S. Croce a Firenze. Una tiratura completa composta di 50 stampe compare per la prima volta nella collezione di stampe degli Uffizi ed è identificabile con il volume ...
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DAMIANI, Felice
Brunella Teodori
Mancano dati documentari sulla biografia di questo pittore originario di Gubbio e attivo tra il 1581 e il 1609. Allo stato attuale delle conoscenze, quindi, gli unici [...] altamente arcaizzante, devota e moderatamente "naturale", aggiornata con apporti di. varia provenienza, dall'area baroccesca, dalla "riforma" di Durante Alberti e SantidiTito, da artisti di rilievo come A. Boscoli e C. Ridolfi. Per una esatta ...
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LAPPOLI, Giovanni Antonio
Monica Grasso
Nacque ad Arezzo nel 1492, da Matteo di ser Jacopo di Bernardo, pittore allievo di Pietro Dei, detto Bartolomeo della Gatta, e da Caterina di Guittone d'Ottaviano [...] in margine alla mostra. Atti del Convegno internazionale di studi… 1990, a cura di G.C. Sciolla, Torino 1991, pp. 94-105; Dal Rosso a SantidiTito. Guida alle opere. La maniera moderna nell'Aretino, a cura di S. Casciu, Venezia 1994, pp. 21-25; D ...
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GHIDONI, Giovanbattista
Maurizia Cicconi
Figlio di Galeazzo e di Giustina Berni, nacque il 2 dic. 1599 a Firenze, dove il padre, originario di Cremona, era attivo come pittore. Seguì le orme paterne [...] devoto e studiato della composizione risente della maniera diSantidiTito.
Al 1632 è datata la commissione della tela con la Reclusione di s. Verdiana per l'omonima chiesa di Castelfiorentino, che si deve probabilmente al diretto interessamento ...
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GIMIGNANI, Alessio
Perla Cappellini
Non si conosce con esattezza il luogo di nascita di questo pittore, figlio di Pietro (Piero), che dovette avvenire nel territorio pistoiese intorno al 1567, come [...] si evidenziano alcune suggestioni tratte dalla pittura veneta, che il pittore rielaborò in chiave fiorentina avvicinandosi alle opere diSantidiTito. Già in questa prima opera si affermano alcuni caratteri stilistici del G., quali per esempio la ...
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GHIDONI, Galeazzo
Maurizia Cicconi
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore cremonese, forse figlio del ricamatore Giovanbattista che, secondo le fonti, in occasione della settimana santa [...] Maggiore fortuna critica ha incontrato l'analisi del casino di Pio IV, per il quale il Friedlaender ipotizzava la presenza di Ricci e del G. nelle Storie della Passione, dipinte da SantidiTito nella camera della torretta, e nella decorazione della ...
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GADDI, Niccolò
Vanna Arrighi
Nacque a Firenze il 12 ott. 1537 (Arch. di Stato di Firenze, Tratte, 81, c. 234) da Sinibaldo di Taddeo e da Lucrezia di Matteo Strozzi.
La famiglia Gaddi aveva occupato [...] della famiglia Medici, furono commissionati ai suoi pittori preferiti: Giovan Battista Paggi, lo stesso Naldini, SantidiTito, Girolamo Macchietti.
Presumibilmente degli stessi pittori si servì per arricchire la sua quadreria personale, che nell ...
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DADDI, Cosimo
Andrea Muzzi
Nacque presumibilmente a Firenze dopo la metà del sec. XVI: nel 1575 era già a Volterra a dipingere le armi del Comune sulle spalliere delle sedie del Consiglio (Cinci, 1885). [...] che all'arrivo del Serguidi nella città sono collegate molte iniziative di arricchimento artistico che porteranno, fra l'altro, a commissioni di pitture al Naldini, al Balducci, a SantidiTito e ad altri artisti fiorentini, alcuni dei quali, come il ...
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D'AMATO, Giovanni Antonio, detto il Giovane
Angela Catello
Documentato a Napoli come pittore tra il 1594 e il 1635 è detto "il Giovane" per distinguerlo da un omonimo pittore che era vissuto in epoca [...] D. sembra piuttosto richiamarsi al Santafede, pittore che aveva studiato a lungo i fiorentini riformati: Passignano, Cigoli, SantidiTito. In effetti i due quadri venivano attribuiti spesso al Santafede: dell'atmosfera domestica e raccolta in cui si ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...