LANDINI, Taddeo
Gerardo Doti
Non si conosce con esattezza l'anno di nascita di questo scultore, architetto e medaglista, nato a Firenze intorno al 1550 (Pope-Hennessy; Chastel) o, come sembra più plausibile, [...] "fiorentino".
Frequentò l'Accademia fiorentina fondata da G. Vasari nel 1563, dove, con molta probabilità, ebbe come insegnanti Alessandro Allori, Bernardo Buontalenti e SantidiTito. Si può supporre che il L. sia stato uno dei primi allievi ...
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CARDUCCI (in Spagna Carducho), Bartolomeo
Fiorella Sricchia Santoro
Pittore fiorentino, svolse la maggior parte della stia attività in Spagna, dove ebbe numerose e importanti commissioni, come Pompeo [...] negli anni in cui le già concrete proposte di rinnovamento in senso naturalistico ivi avanzate da SantidiTito venivano arricchendosi ad opera di più giovani pittori, quali il Cigoli e il Pagani, di un vivo interesse per l'impasto cromatico più ...
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BARBATELLI, Bernardo, detto Bernardino Poccetti (Bernardino delle Grottesche, Bernardino delle Facciate, Bernardino delle Muse)
Luisa Marcucci
Nacque a Firenze, nell'agosto del 1548, da un Bartolomeo [...] stimolare il B. verso quella corrente già sviluppatasi in seno al manierismo fiorentino ad opera soprattutto diSantidiTito e di altri artisti, quali Girolamo Macchietti e Mirabello Cavalori. Anzi, più che nella direzione un poco pedantemente ...
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BOSCHI, Fabrizio
Fiorella Sricchia Santoro
Nacque a Firenze intorno al 1570 da una famiglia in cui la disposizione al dipingere fu molto frequente. Secondo il Baldinucci, che lo conobbe personalmente, [...] Ligozzi, veronese già da anni al servizio dei Medici, pur sempre deferenti nelle loro composizioni alla semplicità esemplare diSantidiTito, le ricerche più impegnate e aperte a notevoli sviluppi del Cigoli e del Pagani, studiosi del Correggio e ...
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BOSCOLI, Andrea
Anna Forlani Tempesti
Figlio di Francesco, nacque a Firenze verso il 1560 (la data di nascita 1553 compare la prima volta in F. Moucke, Museo fiorentino, I, Firenze 1752, p. 241, ma [...] che insieme con echi del viaggio romano mostra di aderire con note vivacemente personali alla cultura "riformata" diSantidiTito. Nel 1589 il B. lavora a Firenze per gli apparati in onore delle nozze di Cristina di Lorena e a Siena per quelli dell ...
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MEDICI, Giovanni de'
Paola Volpini
Nacque a Firenze nella notte fra il 28 e il 29 sett. 1543 da Cosimo I, duca di Firenze poi granduca di Toscana, ed Eleonora de Toledo, figlia del viceré di Napoli [...] ritratti del Bronzino (conservati nella Galleria degli Uffizi) e quello di G. Vasari, raffigurante il M. e don Garzia (Firenze, Museo di Palazzo Vecchio). Un ritratto diSantidiTito del 1585, raffigurante il M. cardinale, è andato bruciato nell ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] che, mentre altrove era già in atto la riforma del Caravaggio, doveva dare a Firenze l'aggraziato, arcaicizzante naturalismo diSantidiTito e dell'Empoli. E in questo movimento terranno un posto onorevole le sue opere più tarde come la Natività ...
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BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] alla realtà genuina delle cose, come accadeva contemporaneamente in pittura con SantidiTito, a renderlo così incline al ritratto. La semplicità formale del B. ha un sapore di riforma arcaistica, che lo distacca tanto da Michelangelo quanto dal ...
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CRESTI, Domenico, detto il Passignano
Simonetta Prosperi Valenti Rodinò
Figlio di Michele, nacque a Passignano fraz. di Tavarnelle Val di Pesa, presso Firenze nel gennaio 1559 (Nissman, Disegni..., [...] nero su carta azzurra, si pongono nella più tipica tradizione toscana e si riallacciano alla grafica della scuola diSantidiTito e del Cigoli.
Anche nel disegno, perciò, l'artista rivela le componenti che caratterizzarono la sua pittura: gli ...
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GIMIGNANI, Giacinto
Angela Negro
Figlio del pittore Alessio e di Dianora Tognelli nacque a Pistoia e fu battezzato nel duomo di quella città il 23 genn. 1606.
La sua formazione si compì verosimilmente [...] linguaggio del padre, nitido e austero, solo occasionalmente sfiorato dai modi diSantidiTito, di M. Rosselli e di B. Poccetti, come indica la produzione nota di Alessio, databile complessivamente dal 1598 al 1635, non risulta aver lasciato tracce ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...