ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] che, mentre altrove era già in atto la riforma del Caravaggio, doveva dare a Firenze l'aggraziato, arcaicizzante naturalismo diSantidiTito e dell'Empoli. E in questo movimento terranno un posto onorevole le sue opere più tarde come la Natività ...
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BANDINI, Giovanni, detto Giovanni dell'Opera
Luisa Marcucci
Figlio di Benedetto, nacque a Castello (Firenze) nel 1540 circa. Fu scolaro del Bandinelli, alla morte del quale, nel 1560, continuò i rilievi [...] alla realtà genuina delle cose, come accadeva contemporaneamente in pittura con SantidiTito, a renderlo così incline al ritratto. La semplicità formale del B. ha un sapore di riforma arcaistica, che lo distacca tanto da Michelangelo quanto dal ...
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Pittore (Barga 1574 - Roma 1654). Allievo a Firenze diSantidiTito. A Roma ebbe come allievo Pietro da Cortona. Le sue opere mostrano un convenzionale linguaggio narrativo in chiave riformata, arricchito [...] da un luminismo di ascendenza caravaggesca (Madonna e santi, 1613, Roma, S. Maria in Monticelli; tele per S. Lucia in Selci, 1614; Battesimo di Costantino, L'Aquila, S. Silvestro, ecc.). ...
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Pittore (Firenze 1558 - ivi 1605); allievo e collaboratore diSantidiTito, subì anche l'influsso del Barocci (Madonna e Santi, 1598, Recanati, Museo Civico; Tobia risana il padre, 1604, Firenze, palazzo [...] Pitti, ecc.) ...
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Pittore (Firenze 1551 - ivi 1640). Fu allievo di Maso da San Friano; si rifece poi a fra Bartolomeo, Andrea del Sarto e Pontormo; seguì anche SantidiTito. Fu autore di pale d'altare, nature morte e disegni, [...] opere significative per il passaggio dal tardo manierismo al Seicento. Ricordiamo: a Parigi, Madonna e santi (1579, Louvre); a Firenze, Concezione (1581, chiesa di S. Remigio) e S. Ivo protettore delle vedove e degli orfani (1616, Gall. Pitti). ...
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RITRATTO
Eugenia STRONG
Giulio Carlo ARGAN
Giulio FARINA
Giovanni VACCA
. Antichità. - A noi moderni il ritratto si presenta come manifestazione individuale di vita; esso, come lo ha definito un [...] meno frigido nel ritratto che nelle composizioni.
A Firenze, il gusto ritrattistico, con V. Casini, M. Rosselli, il Dolci, SantidiTito, Tiberio Titi, continua più o meno blandamente nel '600 i modi della seconda metà del '500; ma è rinnovato da G ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] fatta costruire da Ferdinando I al Buontalenti; i "Collazzi" presso Giogoli, per la bellissima architettura dovuta a SantidiTito, e il castello della Petraia, venuto in possesso dei Medici nella seconda metà del Cinquecento, ridotto a villa ...
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PRATO in Toscana (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Odoardo Hillyer GIGLIOLI
Renato PIATTOLI
Città della Toscana, nella provincia di Firenze, a 18 km. dal capoluogo verso nord-ovest. La città è posta [...] nella sacrestia è un lavabo robbiano del 1520. Nella chiesa dello Spirito Santo si trovano pitture della scuola di fra Filippo e di fra Bartolomeo, diSantidiTito, del Sogliani e altri. Notevoli il palazzo comunale, con qualche traccia trecentesca ...
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TEMPESTI (o Tempesta), Antonio
Luigi Servolini
Pittore e incisore, nato a Firenze nel 1555, morto a Roma nell'agosto 1630. Allievo diSantidiTito e di Giovanni Stradano. Si stabilì in Roma fin dalla [...] dimostrò piacevole narratore, chiaro e rapido in ampie visioni impostate scenograficamente: scene bibliche e mitologiche, figure disanti, ritratti, i mesi dell'anno, le età e, specialmente, battaglie, cacce, animali, soprattutto cavalli. Il taglio ...
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iconografia
Nicoletta Mandarano
Decifrare i significati delle immagini
Una dama accanto a un animale fiabesco come l'unicorno; una santa con una foglia di palma e una ruota; una fanciulla che si trasforma [...] , l'Iliade, l'Eneide, le favole di Fedro e di Esopo, la Divina Commedia di Dante, le opere di Boccaccio e Petrarca, le tragedie e le commedie di Shakespeare, i poemi di Ariosto, di Tasso e l'opera diTito Livio per i soggetti della storia romana ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia scrittoria; di qui il sign. divenuto poi...
irrinviabile
agg. Detto di quanto non si può rinviare; che non deve essere rimandato ma va affrontato. ◆ Di certo la pace in Croazia è per buona parte un merito del coraggio con il quale la Santa Sede e la Germania hanno favorito il riconoscimento...