CONTARINI, Paolo (Polo)
Gaetano Cozzi
Nato a Venezia il 23 genn. 1529 da Dionisio e dalla nobildonna Fiordalise di Piero Zen, apparteneva al ramo dei Contarini detto delle "figure", con dimora a S. Antonin, [...] eran usciti "i primi oratori della città". Fra essi era da annoverare il figlio, Paolo, verso il quale il Sansovino terrà pure ad esprimere la sua stima pubblicamente: gli dedicherà infatti la seconda parte del suo Delle orationi volgarmente scritte ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] ", 26, 1972, pp. 245-249.
52. M. Gemin, La chiesa di Santa Maria della Salute, p. 141.
53. Ibid., p. 173.
54. F. Sansovino, Venetia città nobilissima.
55. M. Gemin, La chiesa di Santa Maria della Salute, p. 142.
56. Ibid., p. 15.
57. L'῾ultimo' a ...
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Ammannati, Bartolomeo. - Scultore e architetto (Settignano 1511 - Firenze 1592), è una delle figure più rappresentative del manierismo. Di formazione eclettica ma assai sensibile all'influsso michelangiolesco [...] dodicenne nell'"accademia" di B. Bandinelli, ma si trasferì ben presto a Venezia, attratto dalla fama di J. Sansovino, il cui gusto contribuì alla formazione eclettica dell'A. scultore, sul quale, tuttavia, rimase decisivo l'influsso di Michelangelo ...
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LOMBARDO (Solari), Girolamo
Vito Zani
Figlio dello scultore Antonio e di Adriana Vairà, fratello di Aurelio e Ludovico, nacque entro il primo decennio del XVI secolo a Ferrara, dove il padre fu scultore [...] e Tiburzio Vergelli. Documenti, a cura di F. Grimaldi - K. Sordi, Ancona 1987, pp. 1-54; B. Boucher, The sculpture of Jacopo Sansovino, New Haven-London 1991, I, pp. 150 s., 273 s., nn. 63, 73; II, p. 335; M. Giannatiempo López, I Lombardi-Solari ...
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Scultore (n. Fiesole fine 15º sec. - m. dopo il 1549). Allievo di Andrea da Firenze, fu raffinato decoratore, attento, oltre che all'arte di Michelangelo (per il quale lavorò agli ornati della Sagrestia [...] di S. Lorenzo, 1521-33), a quella di A. Sansovino, del Rustici e del Montorsoli. Tra le sue opere: a Firenze, Madonna col Bambino e Angelo nel mon. Strozzi e cenotafio Minerbetti (1524 e 1531, S. Maria Novella); a Pisa, Angeli reggicandelabro (1528, ...
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Il rinnovamento urbano del primo Cinquecento
Donatella Calabi
La forma della metropoli lagunare
La straordinaria forza evocativa della prima rappresentazione prospettica della metropoli lagunare, [...] gt; Epistolarium, Lugduni 1593, lib. I, cc. 108-109.
28. Per il dato sul numero di gondole esistenti in città, cf. F. Sansovino, Venetia, p. 456; per le notazioni sui costi e sulla diffusione del mezzo, vedi M. Sanudo, Cronachetta, p. 32.
29. Alfredo ...
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Scultore e medaglista (Menaggio 1509 - Milano 1590); come medaglista, rivelò un fine senso pittorico, unito a forti qualità ritrattistiche: medaglie dell'Aretino (1537), Carlo V, Filippo II, Maria d'Ungheria, [...] ecc. Nelle opere di scultura risentì anche dell'influsso di Michelangelo e del Sansovino: statua di Filippo II (1551); gruppo di Carlo V e il Furore (Madrid, Prado, fuso nel 1551); monumento di Ferrante Gonzaga (1557-64) a Guastalla; monumento a Gian ...
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Ampliar la città: spazio urbano, "res publica" e architettura
Ennio Concina
A ben considerare i modi, le forme, gli strumenti della conoscenza che la città-repubblica di San Marco ha di se medesima, [...] nuova commissione appositamente creata per "ornar et commodar la città", e alcuni anni più tardi (1544) venne affidata a Jacopo Sansovino l'apertura di Calle Larga San Marco, ideata allo scopo di collegare la fine della Spadaria alle Mercerie e di ...
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SERLIANA
Fausto Franco
. Particolare tipo di trifora, con l'apertura centrale ad arco, le due laterali trabeate: così denominata da Sebastiano Serlio a cui è dovuta la pubblicazione e la diffusione [...] nel centro della fronte stessa, il motivo degli archi su colonne binate, che avrà in seguito largo sviluppo.
Il Sansovino e il Palladio interrompono l'incalzarsi delle serliane, inquadrando ciascuna di esse nell'intercolunnio di un ordine maggiore; e ...
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Architetto e scultore (Venezia 1598 - ivi 1682). Fu il massimo architetto di uno stile, il barocco veneziano, caratterizzato non dalla modellazione di masse e chiaroscuro, ma dalla successione di quinte [...] e di unità spaziali definite; seppe fondere con originalità le esperienze di J. Sansovino e di A. Palladio, creando opere in cui emergono la sua grande capacità inventiva e il sapiente uso plastico della materia e della luce. Tra le realizzazioni più ...
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nicchio
nìcchio s. m. [lat. mītŭlus o mȳtŭlus o mȳtĭlus (v. mitilo), con passaggio non bene spiegato di m- a n- (per cui v. nespola)]. – 1. a. La conchiglia dei molluschi (in genere, con riferimento alla conchiglia univalve): spiaggia morbida...
loggetta
loggétta s. f. [dim. di loggia]. – 1. In genere, piccola loggia; la parola è usata spec. per indicare le loggette adottate in architettura come motivo formale o ornamentale: la l. del Sansovino, alla base del campanile di S. Marco...