FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] 1º ag. 1845 (pp. 389-434), nel quale defini il suo atteggiamento verso le due principali scuole francesi, il sansimonismo e il fourierismo.
Dal confronto tra i due sistemi, attraverso il quale risultava chiaro il distacco critico dalle loro proposte ...
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PRATI, Gioacchino
Alexander Jordan
PRATI, Gioacchino (Joachim von Prati). – Nacque a Stenico, in Trentino, il 26 gennaio 1790 da Antonio Aloisio Prati di Preenfeld e da Margarita Pasotti, originaria [...] di aver promosso la «colletività di donne e colletività di beni», mentre John Stuart Mill rigettò il suo opuscolo sansimoniano come «sostanzialmente vuoto, anche se per nulla immorale» (in The Examiner, 23 marzo 1834).
Negli anni successivi Prati ...
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GARIBALDI, Giuseppe
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Nizza, allora capoluogo del dipartimento delle Alpi Marittime dell'Impero francese, il 4 luglio 1807. Era il terzo dei sei figli nati dal matrimonio [...] teorica quanto il compimento per via empirica di una coscienza sociale sbocciata in giovinezza nel contatto con gli ideali umanitari dei sansimonisti e dei massoni, ma anche del Mazzini, cui è più vicino di quanto all'epoca si ritenesse (tant'è che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Gian Domenico Romagnosi
Robertino Ghiringhelli
Una corretta lettura sia delle pagine economiche sia di quelle ‘civili’, cioè dedicate alla filosofia, al diritto e alla politica, fa emergere l’originalità [...] Abbozzo storico delle dottrine alle quali fu dato il nome di industrialismo, riprende e accetta la definizione di sansimonismo di Dunoyer secondo il quale si tratta di una dottrina che definisce «stato industriale, una società composta unicamente ...
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CORVAIA, Giuseppe Nicola
Michele Borghese
Nato a Calascibetta (Enna) il 12 febbr. 1785 da don Matteo Gesualdo primo barone di Buonriposo e da donna Carmela Romano (Calascibetta, Chiesa Madre, Registro [...] in materia finanziaria e dalle riflessioni su di essa compiute insieme con Michele Parma (l'autore di un volume Del sansimonismo, pubblicato nel 1835 a Milano, in cui si faceva sostenitore delle idee del pensatore francese), dalle quali derivò i due ...
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MARTINI, Luigi
Giuseppe Monsagrati
– Nacque a Sustinente, presso Mantova, il 7 ag. 1803 da Pietro, agricoltore, e da Annunciata Pinotti. I genitori, ferventi cattolici, lo educarono ai valori religiosi [...] 1849) contenente la raccomandazione a non seguire i «falsi profeti» delle moderne dottrine rivoluzionarie (razionalismo, sansimonismo, comunismo, radicalismo, socialismo); nulla vi si diceva contro il patriottismo, dal M. giudicato non incompatibile ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] e una nuova filosofia. Effetto visibile di questa nuova orientazione spirituale furono le sue critiche contro il Rousseau e il sansimonismo e le polemiche contro il Lamennais, un tempo da lui tanto ammirato, e contro lo stesso Rosmini. Il Primato ...
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HEINE, Heinrich
Rodolfo Bottacchiari
Poeta tedesco, nato a Düsseldorf, da genitori ebrei, il 13 dicembre 1797. Compiuti nella città natale gli studî medî, passò alcuni mesi a Francoforte presso un banchiere [...] , dello spirito e dei sensi, non governate da nessun principio di coerenza ideale e morale, egli diventa fervente seguace del sansimonismo, di cui trascura però i postulati sociali ed economici, per intenderne, a suo modo, soprattutto il lato mistico ...
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MAISTRE, Joseph de
Walter Maturi
Pensatore, nato a Chambéry il i° aprile 1753, morto a Torino il 26 febbraio 1821. Educato dai gesuiti e laureato in diritto all'università di Torino, entrò nel 1774 [...] credenze religiose; del nazionalismo francese di Ch. Maurras con la sua eccessiva Politisierung della Chiesa nel Du Pape; del sansimonismo, con la sua fiduciosa attesa di una nuova età religiosa. In politica, oltre alla critica del contrattualismo e ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] del diritto pubblico, il professore padovano non faceva che ricalcare vecchie teorie, ultime l'utilitarismo benthamiano, e il sansimonismo negato dai suoi stessi seguaci che per spiegare le passioni generose avevano dovuto approdare al misticismo. Il ...
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sansimonismo
s. m. [dal fr. saint-simonisme]. – La scuola e la dottrina filosofico-politica di C.-H. de Saint-Simon (1760-1825): critico della società capitalista, sosteneva l’abolizione della società privata delineando l’ideale di una società...
sansimoniano
agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. saint-simonien]. – Relativo al pensatore politico francese C.-H. de Saint-Simon (v. sansimonismo) e alle sue dottrine: scuola s.; sistema sansimoniano. Come sost., seguace delle teorie del Saint-Simon:...