Famiglia nobile napoletana originaria della Normandia. Capostipite è Turgisio, giunto nel Napoletano insieme al fratello Angerio (capostipite dei Filangieri) al seguito di Roberto il Guiscardo (1045), [...] marescialli, ecc.; possedette, nei suoi tempi migliori, oltre 300 feudi, 40 contee, 9 marchesati, 12 ducati, 10 principati, costituendo quasi uno stato dentro lo stato. Le rovine del castello di S. sono nell'odierna cittadina di Mercato Sanseverino. ...
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Capitano (n. 1418 - m. Calliano 1487); dapprima al servizio di Francesco Sforza duca di Milano, quindi di Ludovico il Moro, al quale (1479) consegnò Tortona, passata poi negli stati del papa. Capitano generale della Repubblica di Venezia, fu da questa inviato in aiuto del papa durante la guerra della congiura dei Baroni, ed assunse il comando delle truppe pontificie. Assediato in Roma (1486), dovette ...
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Prelato (Napoli 1450 circa - Roma 1516), protetto da Ludovico il Moro, fu creato cardinale (1489) e subito si distinse per abilità diplomatica e sfarzo di vita mondana; sostenitore di Alessandro VI, amico dei Francesi, firmò l'intimazione del Concilio di Pisa (1512), mentre appoggiava Luigi XII di Francia nell'azione contro lo Stato pontificio, onde fu scomunicato. Più tardi abiurò, riebbe quindi gli ...
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Capitano napoletano (Napoli 1507 - Avignone 1568). Combatté sotto Carlo V in Germania, in Fiandra e nella guerra d'Africa; ritornato in Europa, partecipò (1544) alla battaglia di Ceresole e salvò Milano dall'occupazione francese; recatosi in Francia durante le guerre di religione, seguì il partito degli Ugonotti ...
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Nobile dell'Italia meridionale, vissuto in Ungheria al tempo di re Géza (sec. 10º), da cui ottenne molte donazioni. Fondò, sotto il regno di Stefano I il santo, il monastero di Tata, ricchissimo di beni e centro culturale e collaborò con quel re nella riforma dello stato ...
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Figlio (Napoli 1507 - Avignone 1568) di Roberto e di Marina d'Aragona. Valoroso guerriero, nella battaglia di Capo d'Orso (1528) fu fatto prigioniero; partecipò poi alla spedizione di Carlo V a Tunisi [...] riparare in Francia presso Enrico II, mentre i suoi feudi venivano confiscati dalla Spagna. Con lui si estinse il ramo primogenito dei Sanseverino, quello dei principi di Salerno. Fu appassionatissimo di teatro; ne ebbe uno nel suo palazzo di Napoli. ...
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Figlio (m. Pavia 1525) di Roberto; dal 1487 capitano generale dell'esercito sforzesco, col quale si distinse nella battaglia di Fornovo (1495). L'anno seguente sposò Bianca, figlia naturale di Ludovico il Moro, la quale gli portò in dote Voghera. Ebbe poi parte in tutte le azioni militari nelle quali fu implicato il ducato di Milano durante le guerre franco-spagnole; passato infine al servizio francese ...
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Figlio (m. Senigallia 1499) di Roberto. Ammiraglio del Regno di Napoli, fu tra i promotori della congiura dei Baroni (1485) contro il re Ferdinando I d'Aragona, e dovette fuggire a Roma e a Venezia. Esaltando la fedeltà dei Napoletani agli Angioini e alla Francia, contribuì a indurre Carlo VIII all'impresa d'Italia (1494). Dopo la morte di Ferdinando I, fu assediato nel suo castello da Ferdinando II: ...
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plurale
agg. e s. m. [dal lat. pluralis, der. di plus pluris «più»]. – Che si riferisce a più persone o cose, che indica o esprime il concetto della molteplicità. È termine usato esclusivam. in linguistica e grammatica, in quanto costituisce...