Indianista (Brancialino, Pieve Santo Stefano, 1815 - Vitiano, Arezzo,1865); prof. di sanscrito (1859-62) all'Istituto di studi superiori di Firenze. La sua opera (materiale per un'edizione critica dell'Atharvaveda [...] e memorie indologiche varie) è ancora quasi del tutto inedita ...
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Indianista statunitense (Bielitz, Slesia austriaca, 1855 - San Francisco 1928), prof. di sanscrito e di grammatica comparata nell'univ. di Baltimora. Si dedicò specialmente agli studî vedici: ha dato opere [...] fondamentali sull'Atharvaveda (1899-1901), sulla storia della religione vedica (The religion of the Veda, 1906-07). È autore fra l'altro di un dizionario di concordanze vediche (A vedic concordance, 1906) ...
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Filologo e sanscritista olandese (Purworedjo, Giava, 1833 - Utrecht 1917). Fu, per il sanscrito, discepolo di A. Weber a Berlino. Dopo un soggiorno a Londra dedicato allo studio di manoscritti sanscriti, [...] e una permanenza di quasi tre anni in India, occupò (1863-1903) la cattedra di sanscrito e grammatica comparata nell'univ. di Leida. ...
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Erudito indiano (Malwan 1837 - Poona 1925), dal 1883 al 1893 professore di sanscrito al Deccan College; autore di lavori di ermeneutica di testi, monografie su diversi periodi della storia dell'India e [...] di un'opera fondamentale sulle sette religiose dell'induismo ...
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Linguista e filologo svizzero (Holderbaum, Zurigo, 1849 - Rüschlikon, Zurigo, 1923); prof. di sanscrito e di filologia indoeuropea e classica all'univ. di Zurigo; autore di uno studio sul Rigveda (1881) [...] e di una grammatica greca (1884) ...
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Glottologo (Billmerich, Vestfalia, 1847 - Heidelberg 1903), prof. (1877) di glottologia e di sanscrito nell'univ. di Heidelberg. Si occupò soprattutto di fonologia indoeuropea: sua la scoperta della vibrante [...] apicale con funzione sillabica nell'indoeuropeo preistorico (la cosiddetta liquida sonante, segnata abitualmente con r̥ o ṛ). Assieme a K. Brugmann formulò (1878) il programma di quell'indirizzo rinnovatore ...
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Letterato (Venezia 1831 - Padova 1912). Dapprima bibliotecario, dal 1861 in poi insegnò sanscrito, lingue classiche comparate, lingue romanze nelle università di Bologna, Pisa e Padova. Socio naz. dei [...] Lincei (1891). La sua influenza, più che ai numerosi brevi saggi e alle traduzioni (da Goethe e da altri), è legata all'insegnamento diretto e indiretto, inteso a far valere un concetto larghissimo della ...
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Indianista (Bagnasco 1808 - Torino 1891). Visse per molti anni a Parigi studiando il sanscrito con E. Burnouf. Tra il 1843 e il 1870 pubblicò la prima edizione completa (in 12 voll.) del Rāmāyaṇa, accompagnata [...] dalla traduzione italiana. Socio nazionale dei Lincei (1878) ...
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Indianista (Neuilly 1775 - Parigi 1832), figlio di Antoine; fu il primo professore di sanscrito alla Sorbona e uno fra gli antesignani della filologia sanscrita in Europa. Una sua traduzione (1830) del [...] dramma Śakuntalā di Kālidȧsa fece epoca. Ha lasciato anche pregevoli versioni dal persiano ...
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Linguista tedesco (Magdeburgo 1865 - Giessen 1936), prof. (dal 1912) di glottologia indoeuropea e sanscrito a Giessen. Iniziò la sua attività con le notevoli opere Der indogermanische Akzent (1895) e Der [...] indogermanische Ablaut (1900). Offrì poi una personale sintesi dell'indoeuropeo ricostruito con la Indogermanische Grammatik (7 voll., 1921-34). Importante è il libro Die Indogermanen (2 voll., 1905-07) ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...