Lingua neo-indiana (bengālī; anche bengalese o bengalico) del ramo indoario, in uso nel delta del Gange. Tra la lingua parlata e quella letteraria esistono notevoli differenze: nella seconda si rileva [...] un influsso del sanscrito, mentre la prima è caratterizzata da scansione rapida e contrazioni. Numerosi i prestiti lessicali arabo-persiani. Per la letteratura b. ➔ India. ...
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Missionario e indianista (Paulerspury, Northamptonshire, 1761 - Serampore 1834). Andato (1793) come missionario battista in India dove fondò una chiesa, una scuola e una tipografia per la diffusione dei [...] testi sacri, fu nominato professore di sanscrito, bengali e maratto al collegio di Fort William. Approfondì specialmente lo studio del bengali, per cui pubblicò sussidî fondamentali (Dizionario bengali-inglese, 1825, ecc.). Diresse inoltre la ...
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Filologo e glottologo inglese, nato a Devizes (Wiltshire) il 16 dicembre 1899. Ha compiuto gli studî universitarî a Oxford e nel 1936 è stato nominato professore di sanscrito nell'univ. di Cambridge (Queens' [...] College). È stato presidente della Philological Society dal 1948 al 1952, Knight Bachelor dal 1960. Indoeuropeista e conoscitore di molte lingue asiatiche, è specialista nel campo indiano e, soprattutto, ...
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Glottologo e indianista (Roma 1899 - Como 1990); prof. univ. dal 1935, insegnò glottologia a Milano fino al 1969; socio corrispondente dei Lincei (1969). La sua copiosa produzione scientifica tocca numerosi [...] aspetti di quasi tutte le lingue indoeuropee, in particolare del sanscrito, del greco, del latino e delle lingue germaniche. Tra le opere si ricordano: Grammatica dell'antico indiano (1930-33); Studi sulla preistoria delle lingue indoeuropee (1933); ...
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Indianista e glottologo (Northampton, Mass., 1827 - New Haven 1894), si formò in Germania alla scuola di F. A. Weber e di R. Roth; ritornato in patria, tenne per lunghi anni nello Yale College di New Haven [...] la cattedra, (1859) di sanscrito e poi (1869) di glottologia. Socio straniero dei Lincei (1883). Tra i suoi lavori, che riguardano principalmente la letteratura vedica e l'indagine linguistica, emergono l'edizione dell'Atharvaveda (1856) che fu ...
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Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] scritta in sanscrito in uno stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ai procedimenti formativi, è stata di modello ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] sanscrito. Sedicenne, prese a frequentare come uditore le lezioni di lingue semitiche tenute da I. Guidi alla Scuola orientale di Roma: negli anni del liceo poté così impadronirsi delle prime conoscenze di ebraico, gè'ez e amarico. Nel 1898, ottenuta ...
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HACKIN, Joseph
Paul-Marie DUVAL
Archeologo e orientalista francese, nato nel 1887 e morto nel 1941 per il siluramento della nave che lo portava, insieme con la moglie, in missione in Asia. Si diplomò [...] in sanscrito e tibetano nel 1911 all'Ècole des Hautes Ètudes, e si segnalò subito con la sua opera Art Tibétain che lo pose in primo piano fra gli studiosi di iconografia buddhistica. Segretario (1907) e quindi direttore (1923), del museo Guimet di ...
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Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] a casi di altre lingue indoeuropee (per es., sanscrito e indoeuropeo ricostruito). Nel latino d’età classica l’a. è individuato da morfemi specifici soltanto nel singolare dei nomi della prima, terza, quarta e quinta declinazione (rosā, urbĕ, fructū, ...
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Filologo e linguista (Stettino 1768 - Pietroburgo 1843), nipote di Johann Christoph. Fu direttore dell'Istituto Orientale di Pietroburgo. Di lui è ancora utile la Kritisch-literärische Übersicht der Reisenden [...] (post. 2 voll., 1846). Sebbene ignaro del sanscrito compose un primo prezioso saggio di bibliografia dell'India, Versuch einer Literatur der Sanskrit - Sprache (1830; 2a ediz. 1837, col titolo Bibliotheca Sanscrita: Literatur der Sanskrit-Sprache). ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...