Vedi KABUL dell'anno: 1961 - 1995
KĀBUL
U. Scerrato
BUL Capitale dell'odierno Afghanistan, posta a circa 1700 m sul mare nel territorio delle antiche Parapomisadae. Corrisponde con tutta probabilità [...] della "Cittadella" (Bala Hisar = luogo alto, nel quale forse è da riconoscere ᾿Ορτόσπανα, il cui nome deriverebbe dal sanscrito ūrdhvastāna = luogo alto). Le mura hanno un aspetto tardissimo, tuttavia in qualche tratto si è voluto attribuirle all'età ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] lingue comparate impartito a Pisa da P. Marzolo). Il C. studiò lingue e filologie del mondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta con severa autodisciplina la grave debolezza del suo fisico ...
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Abhidharma
Raccolta di testi poi divenuti canonici, ma composti intorno al 1° sec. a.C., alcuni secoli dopo la vita del Buddha. Per estensione il termine designa anche la metodologia delle prime scuole [...] propri testi di A., anche se solo due raccolte si sono conservate, quella in pāli della scuola Theravāda e quella in sanscrito della scuola Sarvāstivāda, che si diffuse nell’India del Nord e in Asia Centrale. Di entrambe le scuole si conserva anche ...
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L'archeologia del Sud-Est asiatico. Indonesia
Peter Bellwood
Fiorella Rispoli
Timbul Haryono
Edwards E. McKinnon
Ian C. Glover
Pierre-Yves Manguin
Wilhelm G. Solheim II
Tim Reynolds
David Bulbeck
Sue [...] . I religiosi cinesi, in viaggio verso l'India, si fermavano per molti anni nella capitale dello Stato per impararvi il sanscrito necessario per la lettura delle scritture sacre.
La maggior parte delle iscrizioni di Sh., redatte intorno al 680, come ...
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Movimenti non-violenti
Anna Anfossi
La non-violenza: cenni storici
I movimenti non-violenti e lo stesso dibattito sul concetto di non-violenza sono fenomeni che hanno un rilievo sociopolitico nel mondo [...] , e, nel VI-V secolo a.C., essi diventano uno degli elementi fondanti del buddhismo e del jainismo. Il termine sanscrito è ahimsā, espressione che, nella tradizione sia buddhista sia jainica, significa 'non far del male ad alcun essere vivente'.Nel ...
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India
Adolfo Cecilia
Ghan Shyam Singh
– Il nome I. è oggi comunemente usato per indicare la vasta regione che è limitata a N dalla catena imalaiana e che si protende a S nell'Oceano Indiano, a guisa [...] sì che D. fosse uno dei suoi testi basilari. Nel 1893 tornò in patria, dove approfondì parimenti la conoscenza del sanscrito e della letteratura e della filosofia indiana antica e moderna. E così egli fu in grado - come lo sono stati pochissimi ...
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(tibetano Bod) Regione storico-geografica (1,5 milioni di km2 ca.) dell’Asia centrale, politicamente appartenente per la quasi totalità alla Cina e in piccola parte, nella sezione sud-occidentale, all’India [...] tib. bla ma «maestro buddhista»; i tibetani peraltro danno alla loro religione il semplice nome di chos, trad. del sanscrito dharma «legge»). Accanto al lamaismo si è conservata nei secoli la religione tibetana autoctona, il Bon. Lamaismo e Bon sono ...
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SASSETTI, Filippo
Ambrogio BALLINI
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Mercante e letterato fiorentino, nato il 26 settembre 1540. Esercitato per alcun tempo il commercio, si dedicò ben presto agli studî letterarî, che non abbandonò [...] quale osservazione il S. mostrava, sia pur non esprimendosi con esattezza, di aver già mirabilmente compreso la costituzione fonetica del sanscrito (v. india: Lingue). Ma ciò che ancor più ci sorprende è aver il S. posto mente alle somiglianze che il ...
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Scienza che ha per scopo lo studio, il deciframento e l'interpretazione delle iscrizioni.
È una delle più importanti scienze ausiliarie della storia, specialmente per la storia antica, per la quale le [...] quelle dell'India settentrionale, e quasi nessuna anteriore all'era volgare) sono redatte in dialetto misto, nei pracriti e raramente in sanscrito, dal sec. III al VI d. C.; più tardi solo in dialetti neo-indiani arî e in lingue dravidiche (v. india ...
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JULIEN, Stanislas
Giovanni Vacca
Sinologo francese, nato a Orléans il 13 aprile 1797, morto a Parigi il 14 febbraio 1873. Allievo di Abel Remusat, gli succedette nella cattedra di cinese al Collège [...] , le leggi che hanno guidato i traduttori cinesi nella scelta dei caratteri cinesi per la trascrizione dei nomi sanscriti. Queste ricerche, proseguite dai suoi successori, hanno permesso di ricostituire le antiche pronunce cinesi e le leggi fonetiche ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...