RABBIA (gr. λύσσα; lat. rabies; fr. rage; sp. rabia; ted. Wut; ingl. madness)
Alfonso DI VESTEA
Nino BABONI
Malattia contagiosa nota quasi dovunque da tempo immemorabile, per il modo singolare d'insorgere [...] sintomi della forma furiosa nell'uomo, il timore dell'acqua. Nell'originale greco o in appropriata versione (quale il sanscrito jala-trāsa e il tedesco Wasserscheu) ricorre nella grande maggioranza delle lingue, antiche e moderne; ed è strano che ...
Leggi Tutto
- Quinta lettera dell'alfabeto romano, in cui occupa lo stesso posto che questo simbolo occupava nell'alfabeto fenicio; in questo, però, e negli alfabeti semitici da esso derivati, non indicava la vocale, [...] indiano e l'iranico: all'ē delle altre lingue (τίϑημι, fēci) corrisponde in sanscrito ā (dadhāmi), all'ĕ (ϕέρω, fĕro) ă (bharami). Quelle e che il sanscrito possiede risalgono a dittonghi indoeuropeì (ai̯, ei̯, oi̯).
Nella storia delle singole lingue ...
Leggi Tutto
. Grande poeta drammatico indiano, nato, secondo quanto egli stesso ci dice nel prologo di due suoi drammi, a Padmapura nel Vidarbha, l'odierno Berar, nell'India meridionale da famiglia brahmanica. Fu [...] ., Calcutta 1874; in francese di F. Nève, Bruxelles e Parigi 1880. Mālatīmādhava ed. da R. G. Bhandarkar con commento sanscrito di Jagaddhara, Bombay 1876 (Bombay Sanskrit Series, N. 15). Traduzione in francese di G. Strehly, Parigi 1885; in inglese ...
Leggi Tutto
SARVĀSTIVĀDA (pāli Sabbattivāda)
Ferdinando BELLONI-FILIPPI
La "dottrina della realtà di ogni cosa", professata da una delle 18 scuole nelle quali si divise la comunità buddhista dopo il concilio di [...] chiamata neo-vaibhāṣika, in confronto di quella rigorosamente ortodossa del suo emulo Saṃghabhadra. Dette opere sopravvivono in traduzioni cinesi, essendosi perduto l'originale sanscrito.
Bibl.: G. Tucci, Il Buddhismo, Foligno 1926, p. 158 segg. ...
Leggi Tutto
Lingue a rischio di estinzione
Emanuele Banfi
Le lingue del mondo
Non c’è accordo tra gli specialisti su quale sia il numero effettivo delle lingue del mondo. Le valutazioni brutalmente numeriche variano [...] da quest’ultima proprio in forza della presenza di peculiari lessemi di origine arabo-persiana. Del resto lo stesso sanscrito e i pracriti da esso derivati, in quanto strumenti della diffusione dello hinduismo e del buddhismo, hanno contribuito alla ...
Leggi Tutto
LAVAGNINI, Bruno
Claudia Montuschi
Nacque, secondo di cinque fratelli, a Siena, il 3 ott. 1898, da Lorenzo, di Scansano, "impiegato nei telegrafi" prima a Siena, poi a Viareggio e a Lucca, e da Assunta [...] La mia Pisa, in Eikasmos, III [1992], p. 301), A. Mancini, C. Giarratano, A. Solari, nonché vari corsi di lingua (tedesco, inglese, sanscrito, ebraico, fenicio).
Nel 1920 conseguì la laurea con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su Le ...
Leggi Tutto
Formazione verbale propria una volta di tutte le lingue indoeuropee, conservata in modo vitale soltanto in greco, già in decadenza nelle lingue indoiraniche. Il nome di "indefinito" datogli dai grammatici [...] e perfetto son venuti avvicinandosi e rendendo così superfluo l'uno o l'altro. In greco trionfa l'aoristo, in sanscrito il perfetto, nelle lingue occidentali si forma un tempo nuovo dalla scomparsa di entrambi. Formalmente esistono due tipi d'aoristo ...
Leggi Tutto
Casta
Mysore N. Srinivas
Mysore N. Panini
Introduzione
La casta è tuttora, in India, un'istituzione dominante e assai diffusa.
Tra gli obiettivi dichiarati della Costituzione che l'India indipendente [...] le caste che provvedono ai servizi, come un insieme di relazioni jajmani. Il termine 'jajman' è la forma vernacolare del sanscrito 'yajamāna', che indica il patrono che guida il yajña, il rito del sacrificio agli dei.Il jajman regna incontrastato sia ...
Leggi Tutto
INDO, Civiltà dello (v. vol. I, p. 713, s.v. Asia, Civiltà antiche della; vol. IV, p. 135, s.v. Indiana, Arte)
M. Vidale
) Civiltà urbana dell'Età del Bronzo, che prende il nome dal sistema geografico [...] autoctone, sconfitte dagli Arii invasori. L'attenzione di filologi e archeologi era concentrata sullo studio del sanscrito e sulla ricostruzione dell'antica geografia del mondo buddhista, e nessuno poteva immaginare la reale antichità dell ...
Leggi Tutto
Daya, Krishna
Filosofo, logico, sociologo ed economista indiano (Meerut 1924 - Jaipur 2007). Oltre ad aver insegnato in alcune università statunitensi (Northfield, Hawaii), fu a lungo prof. di filosofia [...] incontri e dibattiti – sempre animati dal suo spirito provocatorio – fra filosofi indiani e occidentali, in inglese e in sanscrito. Non soddisfatto dalle tradizionali divisioni disciplinari, D. tese a forzarne i limiti, utilizzando, per es., modelli ...
Leggi Tutto
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...