RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] evoluzione fonetica o analogica: es- "essere" si riduce in parte delle forme, per apofonia (v.) a s-, p. es. nel latino s-unt, sanscrito s-ánti accanto ad es-t, ás-ti; nel partic. pres. greco ὤν non rimane che il suffisso (cfr. ϕέρ-ων "ferens"), in ...
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ASIA SUD-ORIENTALE, Arte della (v. vol. II, p. 104, s.v. Birmania·, vol. II, p. 281, s.v. Cambogia; vol. IV, p. 150, s.v. Indocina, Arte della·, vol. IV, p. 157, s.v. Indonesiana, Arte)
M. Spagnoli
vol. [...] ; è certo però che agli inizi del VII sec. il fenomeno si era già verificato. Del periodo più antico restano alcune iscrizioni sanscrite, fatte redigere dal re Bhadravarman I verso la fine del IV sec., che attestano il culto di Śiva, designato con il ...
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DE LORENZO, Giuseppe
Bruno Accordi
Nacque a Lagonegro (Potenza) il 24 apr. 1871, da umile famiglia. Perse presto i genitori, Lorenzo e Carolina Rinaldi. Si laureò nel 1894 in scienze naturali all'università [...] e conferenze di storia delle religioni e filosofia dell'Estremo Oriente.
Fortemente attratto dagli studi orientalistici, dal sanscrito, dagli autori latini, le sue opere scientifiche sono mirabilmente impregnate di ricordi classici. Nel campo della ...
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Glottologo (Bröndekilde, Fionia, 1787 - Copenaghen 1832), dal 1812 impiegato nella biblioteca dell'univ. di Copenaghen, dal 1831 prof. di lingue orientali. Recatosi in Islanda (1813-15), per rispondere [...] grammatiche pratiche (italiana, lappone, frisone, inglese, ecc.). Quando scrisse l'Undersögelse, R. non conosceva ancora il sanscrito, tuttavia, basandosi sulle concordanze morfologiche, fin da questa sua opera scoprì le relazioni di parentela che ...
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veicolo Mezzo di trasporto o di trasmissione, diffusione e propagazione di oggetti, fatti o di fattori e valori anche non materiali.
Medicina
In epidemiologia, qualsiasi sostanza, oggetto o piccolo essere [...] sano, diventa cioè vettore di un’infezione.
Religione
Nel buddhismo, piccolo v. e grande v., traduzione del nome sanscrito Hinayāna e Mahāyāna delle due maggiori dottrine e scuole, fondate su un sistema inteso alla salvezza personale (piccolo v ...
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Capitale della provincia cinese del Kwang-tung, donde il nome, Cantão, dato per confusione dai Portoghesi alla città e accolto in Europa. Il nome cinese è Kwangchow, che data dal periodo degli Han. Sono [...] in Kwangfu, gli Arabi fecero Khānfū, spesso ricordata nel Medioevo. Il persiano Ṣīn Kalān ("grande Cina") è la versione del sanscrito Māhacīna. È questo il nome adoperato da Odorico da Pordenone e registrato sulla carta catalana del 1375.
Canton è ...
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JONES, Sir William
Ambrogio Ballini
Orientalista (pioniere degli studî indologici) e giurista inglese, nato a Londra il 28 settembre 1746, morto a Calcutta il 27 aprile 1794.
Già nel 1770 pubblicava [...] vita. Organo di essa fu il Journal of Asiatic Researches.
Il J. che aveva, intanto, fra i primi, iniziato lo studio del sanscrito, concepiva nel 1788, e ne gittava senza indugio le basi, il piano di un digesto delle leggi indù e musulmane, ma insieme ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] di bambù, dove si parla erroneamente di provenienza malese e non tamil, di giungla, dove l’archetipo è ricondotto inspiegabilmente al sanscrito e non all’hindī, di pagoda, dove ci si limita a un rinvio a una qualche «lingua dell’India». Viceversa più ...
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SCACCHI, Giuoco degli (fr. échecs; sp. ajedrez; ted. Schachspiel; ingl. chess)
Luigia Maria TOSI
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Cenno storico. - L'origine orientale del giuoco degli scacchi è indubbia, ma assai meno sicura è l'esatta [...] . L'etimologia indubbiamente indiana della parola che in Oriente servì a designare il giuoco (arabo-persiano shaṭranǵ, dal sanscrito caturanga "le quattro membra" dell'esercito: elefanti, cavalli, carri e fanti), e il preciso ricordo della tradizione ...
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T
- Diciottesima lettera dell'alfabeto italiano e diciannovesima di quello latino e di quello greco. Nell'alfabeto fenicio era la ventiduesima e ultima lettera e aveva una forma a croce di S. Andrea; [...] dialetti toscani, l'esplosione è seguita da una leggiera aspirazione (th); e questa pronunzia è simile a quella del th nel sanscrito e in lingue indiane moderne, e a quella che aveva nel greco classico la ϑ (derivata dalla teth fenicia), passata poi ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...