Verbo (v.) derivato che esprime l'azione non compiuta ma soltanto provocata dal soggetto: p. es. addormentare rispetto a dormire. Nelle lingue moderne i verbi causativi non sono più in relazione morfologica [...] il verbo semplice memini "ho pensato" e per conseguenza "ricordo" causativo mon-eo "faccio pensare", e quindi "avverto". In sanscrito invece i verbi causativi sono una parte importante della decima classe e da ogni verbo delle altre nove classi si ...
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Pañcatantra L’opera più importante della letteratura narrativa indiana (dal sanscr. «i cinque libri» o «le cinque dottrine»); risalente al 4° e 6° sec. d.C., è attribuita dalla tradizione a Viṣṇuśarman. [...] protagonisti), esempi, considerazioni, sentenze che un dotto brahmano espone ai tre giovani figli di un re, ha per scopo primario l’insegnamento delle norme della politica e della morale comune e per scopo secondario l’insegnamento del sanscrito. ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] una salda organizzazione teocratica. I Sikh hanno il loro libro sacro che si chiama Granth, cioè il "libro" per eccellenza (sanscr. grantha libro, trattato"). La parte principale del Granth, quella la cui autorità è riconosciuta da tutti i Sikh, è l ...
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MARCO della (da, dalla) Tomba (al secolo Pietro Girolamo Agresti)
David Neal Lorenzen Sbrega
Nato a Tomba (oggi Castel Colonna), presso Senigallia, nel 1726, entrò nell'Ordine dei cappuccini e il 25 [...] di Tulsīdās. Quest'ultima traduzione è particolarmente importante, sia perché il testo di Tulsīdās - versione vernacolare del Ramayana sanscrito - è spesso considerato una sorta di Bibbia indù dell'India settentrionale, sia perché la traduzione di M ...
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MONACHESIMO
Vito Fumagalli
Francesco Sferra
Monachesimo cristiano
di Vito Fumagalli
1. Lo spirito del monachesimo
Il fenomeno monastico appartiene, sotto forme diverse, all'intera storia della civiltà, [...] Grande importanza riveste anche il Vinaya dei Mūlasarvāstivādin, che ci è pervenuto per gran parte nella versione originale redatta in sanscrito e integralmente in traduzione tibetana (la sua traduzione in cinese, avvenuta tra il 700 e il 712 d.C., è ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Il ruolo delle istituzioni
Ekmeleddin Ihsanoglu
Il ruolo delle istituzioni
Nel corso del processo di istituzionalizzazione della scienza, e [...] scientifiche ellenistiche e indiane. Le scienze, che erano trasmesse essenzialmente attraverso le traduzioni dal greco e dal sanscrito e alle quali si faceva riferimento come 'scienze degli Antichi' (῾ulūm al-awā᾽il), costituirono le fondamenta ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] ). Come essi riconoscono, i più importanti tra questi principî facevano parte del retaggio culturale comune a tutti coloro che parlavano sanscrito.
Una grammatica è un sistema di regole che rende conto sinteticamente dell'uso, e la maniera in cui le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] del 1799, e di William Jones, giudice inglese a Calcutta, che è il primo nel 1786 a enunciare chiaramente che il sanscrito ha un legame di parentela storica con le lingue antiche europee e che certamente esse hanno una comune origine e appartengono a ...
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Tri tsug de tsen
(o Khri gtsug lde btsan) Re del Tibet (n. 815-m. 838). Detto anche Ral pa can, è ricordato come il più pio dei re buddhisti tibetani. Il suo soprannome è dovuto infatti ai nastri legati [...] buddhisti, già iniziato sotto Khri srong lde btsan, riprese sotto T. con grande energia. La redazione di un dizionario sanscrito-tibetano (Mahavyutpatti), completo di commentario, determinò anche la riforma della lingua. Le misure in favore del clero ...
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BARBERIS, Alberto
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Nacque a Casale Monferrato il 14 genn. 1847, da Pietro e da Giovanna Chiesa. Entrò nel 1863 nella Congregazione della missione, o preti di S. Vincenzo de' Paoli, a Roma. Nel 1865 [...] alla morte. Coltivava frattanto anche gli studi letterari e linguistici: conosceva molte lingue, fra le quali l'ebraico e il sanscrito.
Il B. appartenne a quel gruppo di insegnanti del collegio Alberoni che costitwrono uno dei centri di rinascita del ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...