Linguistica
In fonetica, articolazione di una fricativa glottidale (o laringale), cioè il soffio espiratorio che è articolato principalmente nella laringe; in alcune lingue è sonoro. Nelle lingue che adoperano [...] ph, bh; occlusive velari aspirate: kh, ġh). Nell’ambito linguistico indoeuropeo, le aspirate sono ben rappresentate nel sanscrito e nel greco antico. Nell’indoeuropeo preistorico si ricostruisce una serie completa di occlusive sonore aspirate, mentre ...
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Glottologo danese (Aarhus, Jütland, 1846 - Copenaghen 1896), prof. di slavistica all'univ. di Copenaghen (dal 1888). Il suo scritto più importante è l'articolo Eine Ausnahme der ersten Lautverschiebung, [...] indoeuropee, diventano sonore e quindi occlusive sonore, se si trovano in posizione intervocalica e se l'accento indoeuropeo, ricostruibile dal sanscrito, non cadeva sulla sillaba precedente (cfr. sanscr. bhrāta "fratello", got. brothar e, di contro ...
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WOEPCKE, Franz
Giorgio Diaz de Santillana
Matematico e orientalista, nato a Dessau il 6 maggio 1826, morto il 24 marzo 1864. Si avviò dapprima agli studî matematici, cui lo indirizzavano le sue doti [...] sotto Freytag. Avendo deciso di dedicarsi allo studio delle matematiche orientali, si trasferì a Parigi dove studiò il persiano e il sanscrito, e pubblicò nel 1851, per la prima volta, l'Algebra di ‛Omar Khayyām, e nel 1853 l'estratto dell'opera al ...
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Riti
Gilbert Lewis
1. Definizioni del concetto
Il termine 'rito' è usato spesso per designare le procedure formali, gli atti di osservanza religiosa e le cerimonie di un culto, ma in un'accezione più [...] di tipo laico, spesso di carattere pubblico. L'idea di ordine prescritto è suggerita dal vocabolo affine sanscrito 'riti' - derivato da ri, 'andare, scorrere', che significa 'usanza', 'maniera'. Propriamente, 'rito' è sostantivo, e 'rituale ...
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SUDA
Vittorio De Falco
. È merito di P. Maas aver dimostrato ehe la forma tradizionale Σουίδας (v. suida, XXXII, p. 971) è ellenizzazione (vocalismo tessalico) di Σοῦδα, forma che si trova già in Stefano [...] , non il nome dell'autore, che pertanto rimane ignoto.
La parola è stata variamente interpretata: si è pensato al sanscrito: suvidja "scienza perfetta" (J. Sajdak), o a un acrostico (Sulzberger), o al neogreco σοῦδα "fossato" (F. Dölger, H. Grégoire ...
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Missionario nato a Castiglion delle Stiviere l'8 novembre 1680; entrò a diciott'anni nella Compagnia di Gesù e fu avviato alle missioni orientali. Nel 1710 fu mandato alla residenza di Madura, e vi mise [...] le classi dirigenti e penetrare l'anima del popolo. Persuasosi della necessità di possedere bene le lingue, si diede allo studio del sanscrito, del telenga e del tamil, e in meno di cinque anni riuscì a parlarli alla perfezione. La sua dottrina e il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le riflessioni sulla natura del linguaggio animano la scena culturale tedesca tra la [...] chi la ponesse, di sprofondarsi fin nell’“abisso temporale”, andando al di là di quanto testimoniavano “i più antichi monumenti del sanscrito e dello zendo”. Il suo enigma resisteva per la “scarsa conoscenza” storica e non per l’“essenza” stessa del ...
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==Botanica
Specie c. Quelle che riescono a vivere oltre il limite delle nevi perenni, su rupi e cenge che d’estate restano scoperte. Sono di norma piccolissime Fanerogame, perenni, xerofile, nonché varie [...] anteriore della lingua a un punto della volta del palato duro; è questa l’articolazione di ṭ, ṭh, ḍ, ḍh, ṇ, ṣ, nel sanscrito e di dd nel siciliano, calabrese e sardo (beddu, cutieddu ecc.). Le c. sono dette anche retroflesse o invertite o cerebrali. ...
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KHMER
Iliehard DANGEL
Richard DANGEL
Victor GOLOUBEW
Gaston KNOSP
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. Popolazione del Cambogia (v.), passata in parte, con le cessioni di territorio, anche nelle provincie del Siam e dell'Annam.
Sull'antichissima [...] nei secoli immediatamente precedenti e seguenti l'era volgare, fu quello indiano, esplicatosi con l'introduzione del brahmanesimo e del sanscrito (e più tardi del buddhismo). Una prima dinastia nazionale, stabilita nel sec. V d. C. da Srutavarman, si ...
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Nipote di Candragupta, il fondatore del primo grande impero indiano, quello dei Maurya, che si formò intorno al regno di Magadha o Behār meridionale. A. salì al trono forse nel 272 a. C., succedendo al [...] che l'unica vera conquista era quella degli animi per mezzo della religione. Prese allora il nome di Piyadassi (in pāli: in sanscrito Priyadarśin), "il pietoso", e con questo nome si chiamò nei suoi editti. Egli regnò per ben 41 anni, dal 272 al 231 ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...