Indianista e glottologo (Northampton, Mass., 1827 - New Haven 1894), si formò in Germania alla scuola di F. A. Weber e di R. Roth; ritornato in patria, tenne per lunghi anni nello Yale College di New Haven [...] la cattedra, (1859) di sanscrito e poi (1869) di glottologia. Socio straniero dei Lincei (1883). Tra i suoi lavori, che riguardano principalmente la letteratura vedica e l'indagine linguistica, emergono l'edizione dell'Atharvaveda (1856) che fu ...
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Scrittore arabo (m. Baghdād 757 circa), vissuto a Bassora; celebre per le sue traduzioni in arabo di opere pehleviche. Di esse è giunta a noi la versione del Kalīla wa Dimna, risalente a un originale sanscrito, [...] e che tanta fortuna ebbe poi nel mondo orientale e occidentale. Scrisse inoltre libri originali, come l'Adab al-Kabīr, di etica ed etichetta di corte. Sebbene convertito all'Islam, fu di dubbia ortodossia, ...
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Scienza indiana: periodo classico. La scienza islamica in India
Mario Casari
Fabrizio Speziale
La scienza islamica in India
Contorni della scienza indo-islamica
di Mario Casari
Nel II millennio dell'era [...] crescevano in India. La ricerca lessicale in farmacologia e la vasta opera di traduzione dall'arabo e in misura minore dal sanscrito, in persiano e poi in urdu, sono fra gli aspetti culturali più rilevanti del retaggio yūnānī in India. Il trattato di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La linguistica del XIX secolo ruota attorno a due princìpi fondamentali: il mutamento [...] ). Grazie a queste, suoni anche foneticamente diversi si rivelano correlati e si giustifica l’ipotesi di un etimo comune tra il sanscrito bharami, il greco phero, il latino fero, il germanico -boren, tra il germanico feuer e il greco pyr ecc. Le ...
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Il più grande filologo e storico dell'India moderna: nato a Malwan nel 1837 e morto a Poona il 24 agosto 1925. Preoccupato delle difficoltà che i suoi connazionali trovavano nello studio del sanscrito, [...] superiore. Rimasto per ben nove anni semplice assistente di Peter Peterson, soltanto nel 1883 poteva ottenere la cattedra di sanscrito del Deccan College, che tenne sino al 1893.
Tra gli scritti più notevoli del Bh. vanno ricordati: nell'ambito ...
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SUALI, Luigi
Indianista, nato a Bologna il 29 settembre 1881, professore ordinario di filologia indiana nella R. Università di Pavia.
I suoi studî principali sono dedicati a edizioni e interpretazioni [...] di testi filosofico-religiosi in sanscrito e in pracrito e ad esposizioni e illustrazioni di sistemi e di dottrine: vanno citati fra i più notevoli: Haribhadra's Ṣaḍdarśanasamuccaya with the Commentary of Guṇaratna, Calcutta 1905-1909; Haribhadra- ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La scoperta dell'origine comune delle lingue antiche dall'indoeuropeo
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto ci [...] suo celebre saggio in cui stabilisce, al di là di ogni dubbio, la parentela storica tra il greco, il latino e il sanscrito (quella che era stata per secoli la lingua di cultura dell’India), a cui aggiunge anche una ipotesi di affinità con le lingue ...
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BEGUINOT, Francesco
Tullio De Mauro
Nacque a Paliano (Frosinone) il 1° ag. 1879. Figlio di Pompeo e di Giulia Schifalacqua, il B., già negli anni del ginnasio, cominciò da autodidatta lo studio del [...] sanscrito. Sedicenne, prese a frequentare come uditore le lezioni di lingue semitiche tenute da I. Guidi alla Scuola orientale di Roma: negli anni del liceo poté così impadronirsi delle prime conoscenze di ebraico, gè'ez e amarico. Nel 1898, ottenuta ...
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paṇḍit Titolo di distinzione intellettuale e culturale («erudito, dotto, maestro, filosofo») che generalmente si dà in India a un appartenente alla casta brahmanica il quale abbia, fra gli altri requisiti, [...] quello di possedere una profonda conoscenza del sanscrito e della sua letteratura. ...
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HACKIN, Joseph
Paul-Marie DUVAL
Archeologo e orientalista francese, nato nel 1887 e morto nel 1941 per il siluramento della nave che lo portava, insieme con la moglie, in missione in Asia. Si diplomò [...] in sanscrito e tibetano nel 1911 all'Ècole des Hautes Ètudes, e si segnalò subito con la sua opera Art Tibétain che lo pose in primo piano fra gli studiosi di iconografia buddhistica. Segretario (1907) e quindi direttore (1923), del museo Guimet di ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...