. Termine del buddhismo giapponese, indicante i santi che devono ancora vivere in terra una o più esistenze umane prima di giungere allo stato di buddha: (sanscrito: Bodhisattva mahāsattva). ...
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Linguista italiano (Portalbera, Pavia, 1911 - Bologna 1988), allievo di G. Bottiglioni; prof. univ. dal 1956, ha insegnato glottologia nell'univ. di Bologna. Si è occupato di sanscrito, di greco (Grammatica [...] storica della lingua greca, 1963), di linguistica generale (Linguistica e umanismo, 1983), di rapporti tra semitico e indoeuropeo, di dialettologia italiana. Negli anni Sessanta è stato uno dei linguisti ...
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Orientalista (Ginevra 1820 - Londra 1902), direttore della sezione manoscritti orientali del British Museum; prof. di arabo e persiano a Londra e a Cambridge. Si occupò anche di sanscrito, ma le sue opere [...] più insigni per erudizione e precisione sono i grandi cataloghi dei manoscritti persiani (1879-83; suppl. 1895), turchi (1888) e arabi (1894) del British Museum ...
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Indianista (Londra 1786 - ivi 1860). Fu in India dapprima come medico nell'East India Company e successivamente come segretario dell'Asiatic Society del Bengala. Ritornato in patria fu poi prof. di sanscrito [...] a Oxford. Tra le sue opere eccellono un primo importante dizionario sanscrito (1819), un lavoro ermeneutico e informativo sul teatro indiano (1823) e una traduzione completa del Viṣṇupurāṇa (1840). ...
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PISCHEL, Richard
Ambrogio Ballini
Uno dei maggiori indianisti tedeschi nato a Breslavia il 18 gennaio 1849, morto a Madras il 26 dicembre 1908. Fu professore di sanscrito e di glottologia comparata [...] dal 1875 al 1885 a Kiel, quindi a Halle, donde fu chiamato, nel 1902, a Berlino a succedere ad A. Weber (v.).
L'opera del P. si svolse in numerosi e importantissimi ambiti dell'indianismo (Veda, buddhismo, ...
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Filosofo indiano (sec. 2º a. C.). Sul suo sistema si fonda la filosofia buddista mahayanica. Sua opera certa sono le Mūlamadhyamakakārikā, ("Aforismi dell'originaria dottrina mediana"), giuntici in sanscrito, [...] e qualche altro scritto noto solo in versione tibetana ...
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Bhīmà Nella mitologia dell’induismo, nome del secondo fra i cinque presunti figli di Pāndu, mentre la leggenda lo dice figlio di Vāyu (‘il dio Vento’). B. (in sanscrito «il terribile») è rappresentato [...] nel Mahābhārata come eroe forte e valoroso ma crudele e senza scrupoli; gioviale se di buon umore, ma violento e brutale quando le passioni si sono scatenate; mangiatore insaziabile sì da ricevere il soprannome ...
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Divinità buddhista cinese, rappresentata sotto forma di dea. Il nome cinese, che letteralmente significa «colei che rivolge lo sguardo al suono (delle grida del mondo)», è traduzione del nome sanscrito [...] della divinità Avalokiteśvara ...
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. Poeta indiano, ricordato come famoso accanto a Kālidāsa (il massimo poeta del sec. V; v.) in un'iscrizione del 643 d. C.; autore del poema sanscrito epico artificioso Kirātārjunīya, in cui si cantano [...] le vicende della lotta di Arjuna (v.) col dio Śiva (v.), che ha assunto l'aspetto di un montanaro della tribù dei Kirāta (v. india: Letteratura) ...
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Sinologo (Nižnij Novgorod 1818 - Pietroburgo 1900), professore di cinese nelle univ. di Kazan´ (dal 1851) e di Pietroburgo (dal 1855), accademico (dal 1866); studioso, oltre che del cinese, di sanscrito, [...] mongolo, tibetano, giapponese e di altre lingue orientali. Pubblicò studî sulla storia, la geografia, la letteratura cinese e sulla fonetica e la morfologia della lingua. Per primo diede un dizionario ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...