Scienza indiana: periodo classico. Astronomia
Bidare V. Subbarayappa
David Pingree
Astronomia
Aspetti generali dell'astronomia indiana
L'origine dell'astronomia indiana risale all'epoca vedica (1500-1000 [...] ' o 'cavità', e poi il latino sinus divenne 'seno' in italiano, sine in inglese, e via dicendo; analoga sorte capitò al sanscrito kojyā, che divenne il latino cosinus, e poi l'italiano 'coseno', l'inglese cosine, e via dicendo; in questo modo furono ...
Leggi Tutto
ariani (o ari)
ariani
(o ari) Termine che designa i popoli indo-iranici (ceppo linguistico indoeuropeo), creato nell’Ottocento traendolo dal termine sanscrito ariya, «signore». Poiché si credeva che [...] il sanscrito fosse la lingua madre delle lingue indoeuropee, parlata da un gruppo di tribù antropologicamente omogenee e razzialmente integre, il vocabolo a. con un passaggio erroneo (identificazione di lingua con razza) fu esteso da alcuni studiosi ...
Leggi Tutto
Bemporad, Giovanna. - Poetessa e traduttrice italiana (Ferrara 1928 - Roma 2013). Appassionata di latino e greco, ha studiato l’ebraico e il sanscrito. Enfant prodige, sin da giovanissima ha tradotto versi [...] di Omero e l’Eneide di Virgilio, in parte pubblicati sull’Antologia dell’Epica, al posto di quelle di S. Quasimodo. Ha pubblicato le sue prime poesie sulla rivista Il setaccio e nel 1948 ha dato alle stampe ...
Leggi Tutto
Gorakhnath
(o Gorash) Religioso indiano (datazione incerta, 10°-12° sec.). Insieme al maestro Matsyendranath è considerato uno degli 84 siddha (in sanscrito «perfetti») della tradizione tantrica. Sistematore [...] delle dottrine e delle tecniche meditative dello hathayoga, fondò l’ordine monastico dei Nath (o Kanphat yogi), che acquisì notevole importanza nei secoli successivi grazie a un’estesa rete di templi e ...
Leggi Tutto
Grammatico indiano (sec. 4º a. C., al più tardi), nativo dell'India nord-occidentale, il più antico grammatico di cui ci sia pervenuta l'opera. La sua grammatica sanscrita (Aṣṭādhyāyī "Gli otto capitoli"), [...] scritta in sanscrito in uno stile conciso, rappresenta un notevole approfondimento della dottrina grammaticale precedente; l'analisi delle parole, dagli elementi componenti (radici, suffissi, desinenze) ai procedimenti formativi, è stata di modello ...
Leggi Tutto
Indianista (Londra 1765 - ivi 1837); funzionario in India, ove rimase quasi ininterrottamente per più di trent'anni, s'iniziò allo studio del sanscrito e dell'indologia, abbracciando i campi più svariati [...] filologia indiana. Oltre a traduzioni di opere di matematica (Algebra from the Sanskrit of Brahmagupta, 1817) e di testi giuridici sanscriti, ha lasciato una pregevole Grammar of the Sanskrit language (1805), lo studio On the Vedas (1805) e l'Essay ...
Leggi Tutto
Mohanty, Jitendra Nath
Mohanty, Jitendra Nāth
Filosofo indiano (n. Cuttack, Orissa, 1928). Dopo un’educazione tradizionale (volta allo studio soprattutto del sanscrito e del Navyanyāya), ha insegnato [...] filosofia a Calcutta. Conseguito poi un dottorato a Gottinga, ha successivamente insegnato soprattutto negli Stati Uniti. Ha legato il suo nome, da una parte, allo studio della fenomenologia e in partic. ...
Leggi Tutto
ZERO (fr. zéro; sp. cero; ted. Null; ingl. zero)
Michele Cipolla
Lo zero è da riguardarsi come numero nel senso cardinale (v. numero), quando risponde alla domanda "quanti sono gli oggetti (di una data [...] gli altri più elementari che ne derivarono. Leonardo latinizzò in zephirum il vocabolo ṣifr usato dagli Arabi in corrispondenza al sanscrito śūnya (vuoto); e dalle forme medievali italiane zefiro, zeuero derivò il vocabolo zero, che compare già in un ...
Leggi Tutto
In linguistica indoeuropea si chiama aumento il prefisso che in sanscrito, in armeno e in greco contribuisce alla formazione di alcuni tempi del verbo direttamente o indirettamente in connessione col concetto [...] da una differenza di desinenze, così l'aumento, elemento non essenziale, può talvolta mancare. Sempre in armeno, spesso in sanscrito e in Omero, esso si presenta piuttosto nei verbi monosillabi che in quelli polisillabi: è così molto frequente l ...
Leggi Tutto
Fiume del Tibet e dell’India nord-orientale (2900 km, bacino di 670.000 km2); il nome («figlio di Brahma») deriva dal sanscrito. Nasce da ghiacciai a 4700 m, sul versante settentrionale della catena himalayana [...] (monti Kubigangri e Ganglunggangri) e scorre, con il nome di Yarlung Zangbo, per oltre 1450 km nel Tibet con direzione O-E. Circa a 95°30' long. E forma un brusco gomito che, con andamento alquanto sinuoso ...
Leggi Tutto
sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...