GEIGER, Wilhelm
Ambrogio Ballini
Orientalista, nato a Norimberga il 21 luglio 1856. Particolarmente versato nell'iranico e nel sanscrito, fu scolaro di F. Spiegel. Dal 1891 professore ordinario di glottologia [...] indoeuropea in Erlangen. Nel 1895-1896 visitò l'India e Ceylon.
Suoi principali scritti nell'ambito dell'iranismo sono: Handbuch der Avesta-Sprache (3ª ed., Erlangen 1879); Ostiranische Kultur im Altertum ...
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VANDA
Emilio CHIOVENDA
. Genere di piante della famiglia Orchidacee, sottofam. Monandre, così denominato da R. Brown dal nome sanscrito della V. Roxburghii. Sono grandi piante epifite, con molte radici [...] aeree; le foglie distiche sono assai avvicinate e munite di lamine ricurve, generalmente piatte, raramente cilindriche, con grappoli ascellari per lo più lassi pendenti di fiori più o meno grandi, molto ...
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Orientalista tedesco (Norimberga 1856 - Neubiberg, Baviera, 1943); prof. alla univ. di Erlangen. Si occupò principalmente di iranico e di sanscrito (Handbuch der Awestasprache, 1879; Ostiranische Kultur [...] im Altertum, 1882; Pali. Literatur und Sprache, 1916; ecc.). Diresse con A. Kuhn il Grundriss der iranischen Philologie (1896-1904) ...
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Scrittore e uomo politico francese (Parigi 1901 - Créteil, Parigi, 1976). Comunista, fu in Cina durante la guerra civile del 1927-28, partecipò alla guerra civile spagnola e alla resistenza antinazista. [...] ), in cui M. raccontò la lotta tra i comunisti e i nazionalisti cinesi.
Vita
Dapprima studioso di archeologia e di sanscrito, si recò nel 1924 in Cambogia, incaricato di una missione di scavi. Strinse rapporti col Partito comunista annamita che si ...
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Orientalista e giurista inglese (Londra 1746 - Calcutta 1794), uno degli iniziatori degli studî indologici, da lui condotti con sicura e severa conoscenza del sanscrito; fu anche profondo conoscitore e [...] fu poi seguita da altre fra le quali primeggia quella del testo giuridico sanscrito fondamentale: il Mānavadharmaśāstra o Codice di Manu (1794). L'importanza del sanscrito e le sue affinità con le altre lingue, che furono più tardi comprese ...
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Indianista statunitense (Norwich, Connecticut, 1850 - Boston 1941); frequentò (1873-76) le università tedesche di Tubinga, Lipsia e Berlino. Insegnò poi sanscrito a Baltimora (1876-80) e successivamente [...] (dal 1880) a Harvard. Tra i suoi lavori, di carattere essenzialmente filologico, emergono quelli che si riferiscono ai Veda. Fu direttore e collaboratore della collana Harvard oriental series ...
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Dal sanscr. prākr̥ta- «naturale, volgare», si dice delle diverse forme di linguaggi indo-ari o dialetti sviluppatisi accanto al sanscrito e raccolti sotto la denominazione complessiva di linguaggi medio-indiani. [...] Notevoli fra essi per antichità e per importanza letteraria il p. epigrafico delle iscrizioni di Aśoka (3° sec. a.C.) e il pāli in cui è redatto un intero canone buddhistico ...
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Indianista (Nörten, Gottinga, 1809 - Gottinga 1881). Prof. di filologia classica all'univ. di Gottinga (1862), passò poi allo studio del sanscrito. Della sua feconda opera scientifica è da ricordare la [...] vasta monografia Indien (1840) e l'edizione e interpretazione del Sāmaveda (1848). Ma il suo capolavoro è il profondo studio sul Pañcatantra (1859), che indagando le vie percorse dalle favole e novelle ...
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KALĪLAH e DIMNAH
Francesco Gabrieli
. Celebre raccolta di apologhi di origine indiana, che, tradotta nel sec. VI d. C. dal sanscrito in pehlevico e nell'VIII dal pehlevico in arabo, si è diffusa in [...] le letterature dell'Oriente islamico e cristiano, e dell'Occidente stesso, medievale e del Rinascimento. L'opera originaria fu composta in sanscrito, in epoca che va dal sec. IV al VI d. C., da un brahmano visnuista, forse nel Kashmir.
Il testo più ...
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INDOEUROPEI
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Gioacchino SERA
. L'espressione "popoli indoeuropei" deve essere intesa come un'abbreviazione di "popoli che parlano lingue indoeuropee", poiché, mentre la derivazione [...] lingue messe a confronto, e nel vol. II (1835) anche lo slavo. Le lingue celtiche furono riconosciute come parenti del sanscrito dallo stesso Bopp in altra sede. L'armeno appare nel lungo titolo della Vergleichende Grammatik a cominciare dalla 2ª. ed ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
vedico
vèdico agg. [der. di veda] (pl. m. -ci). – Del veda, proprio del veda; che concerne il veda o ne è costituito ed espresso: la letteratura v., i testi v., il «corpus» v.; la lingua v., o, come s. m., il vedico, la lingua in cui è redatto...