MALEO-POLINESIACHE, LINGUE
Renward Brandstetter
. Nome. - La famiglia di lingue che forma l'oggetto del presente articolo viene chiamata maleo-polinesiaca, con una designazione coniata da W. v. Humholdt. [...] esempio del primo genere è il Rāmāyaṇa, del secondo genere il già accennato Nagarakrtagama. Queste poesie sono redatte in metri sanscriti e si chiamano kakawin, il che si può rendere press'a poco con "poesia artistica". Si hanno inoltre poesie in ...
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. Popolazione dell'India comprendente oltre 10 milioni d'individui diffusi nella parte sud-occidentale dell'India e precisamente nello stato di Mysore e nelle regioni finitime di Coimbatore, Salem, Anantapur [...] quale sono scritti i più antichi documenti letterarî (opere di prosodia, grammatica, ecc.); contiene moltissimi elementi sanscriti e differisce foneticamente (ma specialmente morfologicamente) dal canarese moderno. Il medio-canarese (dal sec. XIII al ...
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GOLDSTÜCKER, Theodor
Ambrogio Ballini
Indianista, nato a Königsberg nel 1821, morto a Londra nel 1872. Iniziati gli studî di sanscrito alla scuola di P. von Bohlen e quelli di filosofia con K. Rosenkranz, [...] Mādhava (vol. I, 1865-67, delle pubblicazioni della Sanskrit Society da lui fondata, dal titolo complessivo di Auctores Sanscriti). I numerosi suoi articoli apparsi in enciclopedie e riviste vennero raccolti nel 1879 (Londra) in due volumi dal titolo ...
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Scienza indiana: periodo classico. Astronomia
Bidare V. Subbarayappa
David Pingree
Astronomia
Aspetti generali dell'astronomia indiana
L'origine dell'astronomia indiana risale all'epoca vedica (1500-1000 [...] ' o 'cavità', e poi il latino sinus divenne 'seno' in italiano, sine in inglese, e via dicendo; analoga sorte capitò al sanscrito kojyā, che divenne il latino cosinus, e poi l'italiano 'coseno', l'inglese cosine, e via dicendo; in questo modo furono ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] nel suo impiego più ristretto sta a delimitare o individuare degli astratti relazionali, che come si è detto il sanscrito può creare con grande facilità. Un'espressione come quella che occorre nell'esempio classico dell'inferenza: 'nella montagna c ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] vari istituti culturali, presentando taluni suoi studi sul sanscrito, oppure illustrando la filosofia, la letteratura e l Tagore lo chiamò ad impartire un corso di lezioni di sanscrito nell'Istituto Santiniketan, nel Bengala.
Nel 1928 tenne una ...
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Madhva Filosofo e teologo indiano (n. Pājakakṣetra, Karṇāṭaka, 1238 ca
m. 1317). È autore di 37 opere, fra cui un commento alla Bhagavadgītā, commenti al Brahmasūtra e a varie Upaniṣad, un commento [...] quinto Veda, che consiste in Mahābhārata (la maggiore epica indiana, di cui è parte la Bhagavadgītā), (Mūla)rāmāyaṇa (l’altra principale epica sanscrita, che racconta le gesta di un avatāra di Viṣṇu), Purāṇa (classe di testi mitico-religiosi ...
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Indianista e linguista nato da famiglia israelita a Leschnitz, nell'Alta Slesia, il 7 gennaio 1822; morto a Bonn il 3 aprile 1907. Iscrittosi nel 1843 all'Università di Berlino, coltivò da principio quasi [...] nel 1862, per la fama in cui era salito dopo l'inizio della pubblicazione del primo catalogo, a coprire la cattedra di sanscrito e di grammatica comparata di Edimburgo, vi rimase sino al 1875, anno in cui, morto Chr. Lassen, fu invitato a succedergli ...
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MANOSCRITTO (fr. manuscrit; sp. manuscrito; ted. Handschrift, ingl. manuscript)
Domenico FAVA
Giuseppe GABRIELI
Con questo vocabolo si suole indicare qualunque documento che sia scritto a mano su [...] e siriaci che risalgono al sec. V d. C.. gli ebraici al sec. IX, gli arabi all'VIII, i persiani all'XI i sanscriti al IX, gli armeni al XII, gli etiopici al XIV, ecc.
La primitiva materia scrittoria che possiamo dire leggiera e mobiliare rispetto all ...
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Segno o simbolo scritto, che rappresenta lo zero o una delle nove unità nel sistema di notazione numerica decimale; il vocabolo si applica anche al numero rappresentato da una o più cifre. Spesso quei [...] unità. e quindi senza valore di posizione e senza zero. Il modo decimale di esprimere a parole i grandi numeri nella lingua sanscrita e l'uso di numeri enormi per i calcoli astronomici indiani (basati su cicli di molti milioni di anni) produssero o ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
mahatma
‹mahàtma› s. m. [hindī mahātmā ‹mahàatmaa›, dal sanscr. mahātmān- (nomin. mahātmā), propr. agg. «magnanimo», comp. di mahā- «grande» e ātmān- «anima»], invar. – Termine che, nei testi religiosi e filosofici sanscriti, indica l’Essere...