JULIEN, Stanislas
Giovanni Vacca
Sinologo francese, nato a Orléans il 13 aprile 1797, morto a Parigi il 14 febbraio 1873. Allievo di Abel Remusat, gli succedette nella cattedra di cinese al Collège [...] , le leggi che hanno guidato i traduttori cinesi nella scelta dei caratteri cinesi per la trascrizione dei nomi sanscriti. Queste ricerche, proseguite dai suoi successori, hanno permesso di ricostituire le antiche pronunce cinesi e le leggi fonetiche ...
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Esploratore e filologo, nato a Chittagong (Bengala) nel 1849, di famiglia della casta vaidya, o medica; morto in India nel 1917. Educato nel Collegio della Presidenza, a Calcutta, a 25 anni era già riputato [...] of India, da lui fondata nel 1892. Già dalla sua prima visita a Tashilhunpo aveva riportato una raccolta di opere sanscrite e tibetane; tornò dal secondo viaggio con oltre duecento volumi manoscritti, o stampati in xilografia, buon numero dei quali ...
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. La famiglia linguistica dravidica comprende tutti i principali idiomi dell'India meridionale dal 20° all'8° parallelo. In questo territorio s'incuneano, però, lingue non dravidiche (specialmente nella [...]
Le principali differenze fra Tamil e Malayāḷam sono l'assenza in questo di suffissi personali nel verbo, e l'abbondanza di parole sanscrite.
Il Tuḷu è parlato da poco più di mezzo milione di persone (531.500 nel 1911; 592.000 nel 1921) nel distretto ...
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TIBET (XXXIII, p. 800)
Luciano PETECH
Esplorazione. - Nel 1938-39 il Tibet centrale fu visitato dalla spedizione tedesca di E. Schäfer, che eseguì soprattutto ricerche geomagnetiche, zoologiche e botaniche. [...] (VII-IX sec.), e di varie iscrizioni coeve. Furono altresì ritrovate numerose e importanti cronache tibetane e alcuni manoscritti sanscriti, di cui uno su fogli di palma in scrittura del VI sec. contenente due opere buddhiste finora ignote, risalenti ...
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Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] all’avvento dell’Islam nel mondo malese. I più antichi (fine 16° sec.-inizi 17° sec.) contengono versioni dalla letteratura sanscrita, come la bella Hikayat Sri Rama («La storia del divino Rama»), che riassume, pur con qualche aggiunta d’ispirazione ...
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GORRESIO, Gaspare
Ambrogio BALLINI
Indianista, nato a Bagnasco (Cuneo) il 20 giugno 1808, morto a Torino il 21 maggio 1891. Frequentò per due anni a Vienna corsi di filosofia e filologia classica. Tornato [...] in Italia, insegnò storia nell'Accademia militare di Torino. Nel 1838 fu inviato a Parigi da Carlo Alberto a studiarvi sanscrito sotto Eugène Burnouf. Frequentò pure i corsi di cinese di S. Julien. Passò poi a Londra, ove su quattro manoscritti del ...
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Missionario gesuita, nato nel 1577 a Montepulciano (Siena), morto a Meliapore (presso Madras) nel 1656. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1597. Compiuti gli studî teologici e filologici a Napoli e a Roma, [...] somigliante a quella degli asceti brahmani. Con tale metodo, agevolatogli da una conoscenza ormai perfetta del tamul e del sanscrito, riuscì a cattivarsi l'animo di dotti brahmani, che passarono con persuasione al cristianesimo, al quale, per il loro ...
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TUCCI, Giuseppe
Gherardo Gnoli
(XXXIV, p. 461)
Orientalista italiano, morto a S. Polo dei Cavalieri, presso Tivoli, il 5 aprile 1984. Dal 1947 al 1978 fu presidente dell'Istituto italiano per il Medio [...] e filologica e di uno spiccato interesse per il pensiero religioso e filosofico, T. pubblicò numerosi testi inediti sanscriti e tibetani, importanti, in particolare, per lo studio del buddhismo. Tra le sue opere più significative ricordiamo: Linee ...
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Matilal, Bimal Krishna
Filosofo indiano (Joynagar, Bengala Occidentale, 1935 - Oxford 1991). Dopo aver studiato in profondità sanscrito e filosofia indiana (soprattutto Navyanyāya) a Calcutta, concluse [...] progressivo interrogarsi, bisogna confrontarsi con tutti i suoi aspetti, compresi epica, letteratura, dharmaśāstra (ossia i testi giuridici sanscriti, i quali si occupano di regolare la convivenza umana), ecc. In partic. nei saggi raccolti in Ethics ...
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È una delle due inseparabili manifestazioni della tonalità, cioè dell'ordine dei rapporti fra suoni di varia altezza. Quando i suoni si combinano simultaneamente, ha luogo l'armonia; invece quando si combinano [...] ; p. es. un suono tenuto mentre si svolge una melodia; oppure una contro-melodia più o meno indipendente. Uno dei più antichi scritti sanscriti insegna ad accordare gruppi di 3 tamburi così che uno dia un suono grave, un altro la 2a o la 3a, un altro ...
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sanscrito
sànscrito agg. e s. m. [dal sanscr. saṃskṛta- propr. «perfetto, elaborato (grammaticalmente)», cfr. saṃskāra-, «sistemazione, regola (grammaticale)», comp. di sam- «con» e kar- «fare»]. – Denominazione di una lingua indoaria che...
mahatma
‹mahàtma› s. m. [hindī mahātmā ‹mahàatmaa›, dal sanscr. mahātmān- (nomin. mahātmā), propr. agg. «magnanimo», comp. di mahā- «grande» e ātmān- «anima»], invar. – Termine che, nei testi religiosi e filosofici sanscriti, indica l’Essere...