Aumentato contenuto sanguigno in un distretto corporeo per aumentato afflusso di sangue arterioso (i. attiva) o ristagno di quello venoso (i. passiva, o stasi venosa).
La i. attiva può essere provocata [...] L’i. passiva è per lo più espressione di insufficienza cardiaca, oppure di processi morbosi che comprimono od occludono i tronchi venosi. In tali casi gli organi e i tessuti interessati si presentano di colorito rosso-bluastro, aumentati di volume ed ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La medicina nel mondo ellenistico-romano
Heinrich von Staden
La medicina nel mondo ellenistico-romano
Il secolo seguito alla morte di Alessandro Magno, avvenuta nel 323 a.C., fu [...] attribuisce una grande importanza, è la plēthṓra, ossia una condizione deviante caratterizzata da un eccesso di nutrimento nel sanguevenoso. La plēthṓra poteva causare gonfiore degli arti, malattie del fegato e dello stomaco, epilessia, mal di milza ...
Leggi Tutto
Tono vasale
Zvonimir S. Katusic e John T. Shepherd
John T. Shepherd e Zvonimir S. Katusic
Fattori vascolari vasoattivi, di Zvonimir S. Katušić e John T. Shepherd
Regolazione neuroumorale, di John T. [...] esercizio moderato continuo determinava una diminuzione non solo del flusso e del grado di saturazione in ossigeno del sanguevenoso in uscita dai muscoli scheletrici, ma anche del flusso nei muscoli flessori profondi, come dimostrato dal decremento ...
Leggi Tutto
Le analisi di laboratorio
Giorgio Federici
Il termine 'analisi cliniche' è entrato nel linguaggio comune per identificare una branca della medicina che in questi ultimi decenni ha avuto un impetuoso [...] e del citoplasma e della colorazione dei granuli citoplasmatici. In certe patologie (leucemia, agranulocitosi ecc.), l'osservazione del sanguevenoso o capillare non è sufficiente per formulare la diagnosi, ma è necessario esaminare un preparato di ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] . I suoi risultati mostrarono che questo effetto poteva rappresentare solo una "causa accessoria" del movimento del sanguevenoso.
Le misurazioni di Poiseuille aprirono un'era di vivace sperimentazione quantitava sulla dinamica della circolazione. Il ...
Leggi Tutto
Il corpo e le età della vita
Giulio Seganti
Gabriella Marrocco
Antonio Capurso
Dalla nascita all'età adulta
di Giulio Seganti, Gabriella Marrocco
L'età adulta viene raggiunta al compimento dello [...] pressione parziale di ossigeno nel sangue arterioso lievemente più bassa e la commistione venosa più elevata; ciò dipende dal passaggio del sangue dalle cavità destre del cuore (sanguevenoso) a quelle sinistre (sangue arterioso) a livello del dotto ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Frederic L. Holmes
Indagini sperimentali e teorie delle funzioni
Si è spesso ritenuto che la fisiologia del XVIII [...] volte superiore a quella delle arterie, la velocità complessiva del sanguevenoso doveva essere un quarto di quella del sangue arterioso. Le osservazioni del sangue al microscopio condotte da Haller, concludeva Prochaska, confermavano questa regola ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. L'aristotelismo e le sue alternative
John A. Schuster
L'aristotelismo e le sue alternative
L'organizzazione della conoscenza all'inizio della [...] mano, la teoria dei pori di Galeno nel setto del cuore. Per Gassendi la concezione galenica spiegava l'identità tra sanguevenoso e arterioso, una tesi tipica di Harvey.
L'incontro strategico di Descartes con l'opera magnetica di Gilbert fornisce un ...
Leggi Tutto
Neonato
Giovanni Bucci
Annamaria Giua
Francesca Campi
Anna Fabrizi
Marinella Rosano
Si chiama neonato il bambino nel periodo fra il momento della nascita e le prime quattro settimane di vita, quando, [...] sono: il sistema vasale fetoplacentare, costituito dalle arterie ombelicali (sanguevenoso alla placenta) e dalla vena ombelicale (sangue arterioso al feto); la presenza del dotto venoso di Aranzio, che mette in comunicazione la vena ombelicale con ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: biologia. Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Giulio Barsanti
Dal Settecento all'Ottocento: la nascita della biologia come scienza autonoma
Negli [...] a pochissime fibre, che dalla forte puntura d'uno spillo, che penetra tutta la sostanza del cuore, e da più once di sanguevenoso, che urta con forza e preme in tutti i punti a un tempo stesso i ventricoli del cuore e le orecchiette". Forse, si ...
Leggi Tutto
venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...