Fick, Adolf
Fisiologo tedesco (Kassel 1829 - Blankenbere, Fiandra occid., 1901). Prof. a Zurigo (1862), poi a Würzburg (1868-99); autore d’impor-tanti ricerche sulla fisiologia dei muscoli, degli organi [...] sensoriali, ecc. Leggi di F.: leggi sulla diffusione delle molecole. Principio di F.: metodo per determinare la gettata cardiaca, calcolando la differenza tra la quantità di O2 nel sanguevenoso e in quello arterioso. ...
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FISIOLOGIA (gr. ϕυσυιλογία)
Silvestro BAGLIONI
Ettore REMOTTI
Luigi MONTEMARTINI
Michele MITOLO
È la scienza che indaga le funzioni degli organismi viventi, mirando a conoscere i caratteri, le condizioni [...] ebbe un'eco profonda nel campo della fisiologia della respirazione con la dimostrazione fatta da C. Girtanner che il sanguevenoso assume nei polmoni ossigeno dall'aria.
Tuttavia molte proprietà fisiche dei viventi, quali p. es., l'irritabilità e la ...
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SANGUIFERO, SISTEMA
Primo DORELLO
Antornio CESARIS-DEMEI
Carlo FOA'
Agostino PALMERINI
Antonio SEBASTIANI
Gian Giuseppe PALMIERI
Nino BABONI
Vittorio PUCCINELLI
Risulta dalle formazioni anatomiche [...] dato, ricorderemo con un esempio in cifre il principio di Fick su cui è fondata una gran parte dei metodi suddetti. Supponiamo che il sanguevenoso che va al polmone contenga il 12% di ossigeno, ciò che val quanto dire 120 cc. in un litro, e che il ...
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PESCI (lat. scient. Pisces; fr. poissons; sp. peces; ted. Fische; ingl. fishes)
Ugo D'ANDREA
Umberto D'ANCONA
Geremia D'ERASMO
Leonardo MANFREDI
Classe del sottotipo Vertebrati (v.) tipo Cordati [...] spiracolare, altre volte alla branchia ioidea dei Selaci (M. Vialli). Le pseudobranchie sono irrorate da sangue arterioso e non da sanguevenoso, come le branchie.
Sul margine interno delle arcate branchiali nei Teleostei e nei Selaci vi sono ...
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FISICO-CHIMICA FISIOLOGICA
Michele Mitolo
FISIOLOGICA Lo studio dei fenomeni fisico-chimici che si svolgono nei corpi viventi costituisce l'obietto fondamentale della fisico-chimica fisiologica; essa [...] s'abbassa, mentre s'eleva nell'eritremia e nelle leucemie; e la viscosità del sanguevenoso è superiore a quella del sangue arterioso. La viscosità del sangue diminuisce nella digestione, aumenta nella fatica, per l'ingestione d'alcool o di caffè ...
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MASSOTERAPIA (dal gr. μάσσω "impasto" e ϑεραπεία "cura")
Cesare Patrizi
Importantissima pratica fisioterapica nella quale i muscoli e i tegumenti sono sottoposti a una serie di manipolazioni allo scopo [...] , o coi polpastrelli delle dita, sui tegumenti: in direzione centripeta, seguendo la direzione delle fibre muscolari e quella del sanguevenoso e della linfa. Attiva le funzioni della cute, ne migliora la circolazione e la nutrizione, esplica azione ...
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VARICI (dal lat. varix: fr. varice; sp. variz; ted. Krampfader; ingl. varix; le varici venose si dicono anche Flebectasie, dal greco ϕλέψ "vena" ed ἔκτασις "dilatazione")
Vittorio Puccinelli
Questo termine [...] questo proposito lo stato di gravidanza che può creare intermittentemente nelle donne una causa di ostacolo al deflusso del sanguevenoso negli arti inferiori e perciò d'insorgenza delle varici. La fine naturale dello stato di gravidanza porta spesso ...
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LUDWIG, Karl Friedrich Wilhelm
Michele Mitolo
Fisiologo, nato a Witzenhausen (Kassel) il 29 dicembre 1816, morto a Lipsia il 24 aprile 1895. Studiò medicina a Erlangen e a Marburgo, dove s'addottorò [...] , sul meccanismo delle secrezioni in generale, sulla linfogenesi, sulla funzione dei reni, sui gas del sangue arterioso e del sanguevenoso, sull'azione del vago, sui movimenti dell'intestino, sulle condizioni meccaniche della circolazione nel fegato ...
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RIMA, Tommaso
Arturo Castiglioni
Medico, nato l'11 dicembre 1775 a Mosogno nel Canton Ticino, morto a Venezia il 26 febbraio 1843. Destinato alla carriera ecclesiastica, studiò dapprima a Locarno poi [...] da Cornelio Celso, poi completamente dimenticata, e affermò per il primo, nel 1825, la dottrina sul movimento inverso del sanguevenoso come effetto e causa delle varici. La cura radicale indicata dal R. fu nel 1890 descritta dal chirurgo tedesco F ...
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TRASUDATO (fr. transsudats; sp. trasudaciones; ted. Transsudaten; ingl. transudations)
Nazareno Tiberti
Per trasudato s'intende il liquido che in quantità maggiore del normale si raccoglie negli spazi [...] edemi o di idropi in seguito a disturbi circolatorî, determinati da ristagno generale di sanguevenoso, oppure da impedito deflusso del sangue da un determinato territorio vascolare. Anche l'ostacolato deflusso della linfa può portare alla formazione ...
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venoso
venóso agg. [dal lat. venosus «ricco di vene»]. – 1. a. In medicina, che appartiene o si riferisce a una vena, relativo alle vene: vaso v., la vena stessa; valvola v., seno v., ecc. In partic., sangue v., il sangue, relativamente povero...
sangue
sàngue s. m. [lat. sanguis -ĭnis e sanguĕn -ĭnis; accus. sanguĭnem e anche sanguem]. – 1. a. Liquido organico, opaco, viscoso, di colore rosso (rosso vivo il sangue arterioso, rosso scuro il venoso) che, sotto l’impulso dell’attività...