NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] fu volto a sanare le discordie e le il De coniuratione Porcaria dialogus di Pietro Godi; Il "Memoriale" di Paolo di Benedetto di Cola dello Mastro del rione di Ponte, in R. 283-324; I. Nuovo, De civitate Dei-Roma Triumphans. Teologia della storia ...
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La conquista e l'organizzazione dello spazio urbano
Elisabeth Crouzet-Pavan
Lungo tutto il secolo XIII Venezia si propone come una città in movimento: movimento degli individui e del tessuto urbano, [...] 'edificazione delle chiese, nella civitate Rivoalti dei secoli IX e a ovest del rio dei Santi Giovanni e Paolo, e così pure le numerose altre opere di e si collegò al Canale la palude di San Matteo, che bloccava l'espansione del mercato (32 ...
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Il potere politico del papa
Diego Quaglioni
«Il carattere duplice del regno papale»
In un appunto del 1930, vergato a mo’ di recensione di un articolo apparso sulla «Nuova Antologia» nel giugno dell’anno [...] Il passo suona così:
«In eadem civitate sub eodem rege duo populi sunt, Speculum di Sánchez de Arévalo, dedicato a Paolo II e subito dato alle stampe a «il papa è titolare del medesimo potere che san Pietro»; «il papa può deporre un principe secolare ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] ancora a Verona un corso sul De civitate Dei di s. Agostino, la cui figli di Poggio e i figli del conte Angelo di San Vitale. L'anno seguente si sposò il figlio Girolamo Fu scelta la chiesa dei carmelitani di S. Paolo e nel 1468 fu eretto, in parte a ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] CCLX, 1979, pp. 347-350), ripresa da Paolo Diacono (Hist. Lang., III, 23; MGH. Versus de Verona. Versus de Mediolano civitate, a cura di G.B. Pighi opera dei benedettini e dei Minori nella chiesa di San Fermo in Verona, Atti e memorie della Accademia ...
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I cronisti e la determinazione di Venezia
Gherardo Ortalli
Martin da Canal, i Veneziani e i Chioggiotti
Quasi nulla conosciamo delle vicende biografiche di Martin da Canal, l'autore di quelle Estoires [...] da Notkero vescovo di Verona al monastero di San Zaccaria, che si precisa "sito in Venecias" multum longe a palacio Rivoalto, in civitate Veneciarum" (39). E senza arrivare così ai suoi tempi lo stesso Paolo Diacono ne aveva avvertito i lettori ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] di Agaunum), la più moderata 'Regola di San Benedetto' si basava invece tanto sulle preghiere vangeli e le Lettere di s. Paolo, e in seguito svilupparono gradualmente nuovi centri , fu introdotta da Agostino nel De civitate Dei (V, 1-5), ed ...
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Giusnaturalismo e giuspositivismo
Norberto Bobbio
Origine della distinzione fra diritto naturale e diritto positivo
La storia del pensiero giuridico occidentale, dai Greci sino a oggi, è dominata dalla [...] specie di diritto, il più noto è quello di Paolo (D., 1, 1, 11) che così si , altero modo, quod omnibus aut pluribus in quaque civitate utile est, ut est jus civile". Qui i e romana, i filosofi scolastici e san Tommaso, l'idealismo tedesco, l'età ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] un'inclinazione alla vita inattiva contro la quale Paolo si sentì obbligato a reagire (II Tessalonicesi, superflue o persino pericolose (De civitate Dei, XXII, 24; De senso tutte le cose. Secondo Ugo di San Vittore "si può chiamare arte quel sapere ...
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CASTELLI, REGNO D'ITALIA, SISTEMA DEI
TTiziana Lazzari
"In qualibet civitate, in qua dominium habuit, voluit habere imperator palatium aut castrum": Salimbene de Adam (Cronica, a cura di G. Scalia, [...] Italia meridionale da parte dei normanni è stata così interpretata da Paolo Delogu: "in un regno senza tradizione né unità, i in ipsa civitate construit" (Annales Sancti Pantaleonis Coloniensis, 1872, p. 534). Così come in Riccardo di San Germano e ...
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