BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] gradite al governo liberale, valse al suo autore una certa fama e la croce di cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro. Il B. vi affrontava il problema dei rapporti tra la rivelazione cristiana e il progresso della società, contrapponendo la ...
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AQUILA, Pietro
Alfredo Petrucci
Nato, secondo alcuni a Marsala, secondo altri a Palermo, nella prima metà del sec. XVII. Si formò alla scuola del pittore e incisore palermitano Pietro del Po e operò, [...] Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Giovanni Lanfranco, Lazzaro Baldi, Ciro Ferri, il Morandi, il Franceschini, d. [ma inizio del sec. XVIIII, f. 202 e s.; Fedele da San Biagio, Dialoghi familiari sopra la pittura,Palermo s. d. [ma fine del sec. ...
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Nome con cui è noto il pittore Sebastiano Luciani (Venezia 1485 circa - Roma 1547). Sussiste qualche incertezza, nella storia critica, sulla prima attività di S., coinvolta nella complessa questione dell'attività [...] presso la corte pontificia. Già nella Deposizione (1516, San Pietroburgo, Ermitage) è evidente l'influsso di Michelangelo, che S. Pietro in Montorio (1516-24), la Resurrezione di Lazzaro (1517-19, Londra, National Gallery), dipinto su commissione ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] con Pietro di Bonitate, e la Madonna eseguita per Monte San Giuliano e conservata nel duomo, entrambe a Palermo; la . Malvito alcune sculture di santi (1477-81, duomo, cappella di S. Lazzaro) e ad Avignone, per Renato d'Angiò, un dossale d'altare con ...
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Primicerio (sec. 3º d. C.), secondo la tradizione, di una cosiddetta legione tebana composta di seimila soldati tutti cristiani. Acquartierati a Octodurum (odierna Martigny, in Svizzera), avendo ricevuto [...] sua Passio Agaunensium Martyrum. Certo è comunque che il culto di san M. ebbe ben presto il suo centro nella basilica (poi abbazia cavalleresco fondato dal duca Amedeo VIII di Savoia (1434), fuso poi da Emanuele Filiberto con quello di s. Lazzaro. ...
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Scultore (secc. 15º-16º), originario di Como, attivo a Napoli. Iniziò la sua attività collaborando con F. Laurana a Marsiglia (nella cappella di S. Lazzaro della vecchia cattedrale); ma il suo gusto si [...] influssi toscani quattrocenteschi. È autore, tra l'altro, della cappella e del monumento di Giovannello de Cuncto in Santa Maria delle Grazie (1517-24) e della cappella Caracciolo di Vico in San Giovanni a Carbonara (iniziata nel 1517), a Napoli. ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] Vasari (V, p. 207) nel "cortile, dove son le storie di San Filippo e della Nostra Donna fatte da Andrea del Sarto" (Franklin, pp. nel dicembre dello stesso 1513 fu allogata a Francesco di Lazzaro Torni, detto l'Indaco, l'affrescatura di altre due ...
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Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] sulle sculture rimaste mancanti alla tomba di San Domenico (il San Petronio, il San Procolo e l’Angelo reggicero) con la del British Museum (fig. a p. 68) definisce, nel Lazzaro, una figura ancora molto prossima agli ignudi o all’Adamo del soffitto ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] qualità: tra gli altri, l’indimenticabile busto di Lazzaro (cat. 35 c) in uno dei tondi della II, p. 171.
34 Per il Polittico Baroncelli e la cuspide del Museum of Art di San Diego, si vedano: G. Corso, cat. 16, in Giotto e il Trecento, cit. alla ...
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GUARINI, Guarino (Guarino Veronese, Varino)
Gino Pistilli
Nacque a Verona, in contrada S. Eufemia, nella prima metà del 1374, dal fabbro Bartolomeo e da Libera, figlia del notaio Zanini.
La famiglia [...] commissario per il riordinamento dell'ospedale dei Ss. Giacomo e Lazzaro (1425) e infine ambasciatore a Venezia (1424 e 1428) illustri: i figli di Poggio e i figli del conte Angelo di San Vitale. L'anno seguente si sposò il figlio Girolamo, che morì ...
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lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî...
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...