ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] in Francia (Autun, Museo lapidario: frammenti della tomba di S. Lazzaro), ma fino a Pisa e a Lucca, e, per il qualità. Ne sono capolavoro gli affreschi dell'antica basilica di San Clemente al Celio, ora sotterranea, eseguiti probabilmente fra il 1084 ...
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VITTORIO EMANUELE II, ultimo re di Sardegna, primo re d'Italia
Walter Maturi
La giovinezza. Il duca di Savoia (1820-1849). - Vittorio Emanuele Maria Alberto Eugenio Ferdinando Tomaso nacque a Torino [...] Menusiglio, al quale aggiunse in seguito un vicegovernatore: Gerbaix de Sonnaz; un sottogovernatore: il cav. Giuseppe San Giust di S. Lazzaro; e un viceprecettore: il padre Lorenzo Isnardi, dotto scolopio. Lo Charvaz conservò il titolo di precettore ...
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LUCCA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Placido CAMPETTI
Augusto MANCINI
Adelmo DAMERINI
Augusto MANCINI
Tammaro DE MARINIS
Attilio MORI
Città della Toscana, e sino al 1847 capitale di uno stato [...] dei Signori, architettato da B. Ammannati nel 1581. La piazza di San Michele dove fu il foro, con la superba basilica romanica e il questi, con Lazzaro, prevalgono stabilmente (12 maggio 1392). I Guinigi mantengono il potere anche ucciso Lazzaro (15 ...
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PENITENZA
Raffaele Pettazzoni
. Storia delle religioni. - La penitenza è correlativa al peccato. Col peccato è turbato un ordine di cose che con la penitenza vuol essere ricomposto. Quest'ordine di [...] l'anima del peccatore, che ha compiuto la penitenza, a Lazzaro, il quale risorge alla chiamata di Dio, ma è ancora .: Oltre le opere indicate sotto singole voci (p. es.: cipriano, san; erma; indulgenza), e alle principali storie dei dogmi (v. dogma ...
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TINTORETTO
Mary Pittaluga
. Iacopo Robusti, detto il T., pittore, nacque in Venezia nel 1518/1519, morì ivi il 31 maggio 1594. Giovinetto, entrò nella bottega di Tiziano, dove rimase, pare, pochissimo. [...] cui due sono nell'Accademia di Venezia (il Trasporto della salma di San Marco e S. Marco salva il Saraceno dal naufragio), il terzo al Limbo per S. Cassiano; del '76 la Resurrezione di Lazzaro nella chiesa di Santa Caterina a Lubecca; del '77 le ...
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PELAGIANISMO
Mario Niccoli
. L'espressione pelagianismo (o pelagianesimo) è adoperata di solito per indicare non solamente la dottrina di Pelagio o gli errori che in essa furono segnalati e condannati [...] fra le mani (circa il 412) il commento di Pelagio a San Paolo, più apertamente. Dovette infine accorgersi che il male era ben disarmarono: associatisi i due vescovi Eros di Arles e Lazzaro di Aix, profughi in Palestina, indussero questi a presentare ...
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PRETI, Mattia, detto il Cavalier Calabrese
Valerio MARIANI
Pittore, nato a Taverna (Catanzaro) il 24 febbraio 1613, morto il 3 gennaio 1699 a La Valletta (Malta), dov'è sepolto con gli altri nobili [...] cavalieri nella chiesa di San Giovanni da lui dipinta.
Personalità complessa, ebbe una sostanziale organicità di principali. Ricordiamo, oltre alle già mentovate, la Resurrezione di Lazzaro e il Ricco Epulone nella Galleria nazionale di Roma, tre ...
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OSPIZIO (xenodochīum, hospitium; fr. maladrerie)
Pier Silverio LEICHT
Bruno Maria APOLLONJ
Nel periodo cristiano dell'impero sorsero case destinate al soccorso degli orfani, dei poveri o dei pellegrini. [...] tali ospizî e curare i lebbrosi fu fondato l'ordine di S. Lazzaro. Nell'età dei comuni la maggior parte di questi antichi ospizî si ai fanciulli abbandonati, ecc. A Roma quello notissimo di San Michele, fondato nel sec. XVI e in seguito ampliato dai ...
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GREGORIO Illuminatore (arm. Lusavuorič), santo
Almo Zanolli
Secondo la tradizione è il santo fondatore del cristianesimo in Armenia. Nato a Vagharsapat (257); figlio di Anak, principe parto. Durante [...] religione di stato. G. fu consacrato patriarca degli Armeni da san Leonzio, vescovo di Cesarea. Nel 325 mandò suo figlio Aristace, volta a Costantinopoli nel 1737 e poi a Venezia (S. Lazzaro) nel 1838. La redazione biblica ivi usata, le definizioni ...
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MAZZOLA-BEDOLI, Girolamo
Antonino Sorrentino
Pittore, nato a Moile, oggi S. Lazzaro (Parma), verso il 1500, morto ivi nel 1569. Allievo del Parmigianino, divenne suo parente quando (1529) sposò la cugina [...] la S. Tecla del duomo di Mantova e la S. Chiara del museo di Napoli. Nel 1537 eseguì l'ancona di San Nicolò per la chiesa di S. Giovanni Evangelista e, quasi contemporaneamente, lo Sposalizio di S. Caterina della galleria parmense, entrambi notevoli ...
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lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî...
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...