MAESTRO dei DITTICI DELLA PASSIONE
A. Lauria
Anonimo intagliatore d'avorio di probabile origine francese, attivo intorno alla metà del sec. 14°, a cui si attribuisce la paternità di una serie di dittici [...] proseguendo verso destra - le seguenti raffigurazioni: la Risurrezione di Lazzaro, l'Entrata di Cristo a Gerusalemme, la Lavanda dei piedi facce di un cofanetto con Storie di Tristano a San Pietroburgo (Ermitage).Con ogni probabilità, un dittico di ...
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DUBINI, Angelo
Luigi Belloni
Nato a Milano l'8 dic. 1813 da Angelo e da Maria Cerini, si laureò in medicina all'università di Pavia nel 1837.
Iniziata la carriera medica all'ospedale Maggiore di Milano, [...] croce di cavaliere dell'Ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro.
Il D. fu il più significativo rappresentante presso l e di E. Perroncito del 1880 (La malattia dei minatori del San Gottardo, Torino 1910) sulla micidiale "cachessia dei minatori" che ...
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BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] gradite al governo liberale, valse al suo autore una certa fama e la croce di cavaliere dell'Ordine di San Maurizio e Lazzaro. Il B. vi affrontava il problema dei rapporti tra la rivelazione cristiana e il progresso della società, contrapponendo la ...
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AQUILA, Pietro
Alfredo Petrucci
Nato, secondo alcuni a Marsala, secondo altri a Palermo, nella prima metà del sec. XVII. Si formò alla scuola del pittore e incisore palermitano Pietro del Po e operò, [...] Annibale Carracci, Pietro da Cortona, Giovanni Lanfranco, Lazzaro Baldi, Ciro Ferri, il Morandi, il Franceschini, d. [ma inizio del sec. XVIIII, f. 202 e s.; Fedele da San Biagio, Dialoghi familiari sopra la pittura,Palermo s. d. [ma fine del sec. ...
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Nome con cui è noto il pittore Sebastiano Luciani (Venezia 1485 circa - Roma 1547). Sussiste qualche incertezza, nella storia critica, sulla prima attività di S., coinvolta nella complessa questione dell'attività [...] presso la corte pontificia. Già nella Deposizione (1516, San Pietroburgo, Ermitage) è evidente l'influsso di Michelangelo, che S. Pietro in Montorio (1516-24), la Resurrezione di Lazzaro (1517-19, Londra, National Gallery), dipinto su commissione ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] con Pietro di Bonitate, e la Madonna eseguita per Monte San Giuliano e conservata nel duomo, entrambe a Palermo; la . Malvito alcune sculture di santi (1477-81, duomo, cappella di S. Lazzaro) e ad Avignone, per Renato d'Angiò, un dossale d'altare con ...
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Architetto italiano (Bologna 1930 - ivi 2016). Figura centrale dell’architettura italiana del Novecento, ha posto al centro della sua indagine la relazione tra spazio urbano e spazio sacro, fornendo un [...] 1968; chiesa per villaggio turistico, Pian di Balestra, San Benedetto Val di Sambro, 1974; luogo liturgico nel e industriale (complesso Gandolfi - OM, Cicogna di S. Lazzaro di Savena, Bologna, 1962-65). Imprescindibili anche i suoi contributi ...
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Primicerio (sec. 3º d. C.), secondo la tradizione, di una cosiddetta legione tebana composta di seimila soldati tutti cristiani. Acquartierati a Octodurum (odierna Martigny, in Svizzera), avendo ricevuto [...] sua Passio Agaunensium Martyrum. Certo è comunque che il culto di san M. ebbe ben presto il suo centro nella basilica (poi abbazia cavalleresco fondato dal duca Amedeo VIII di Savoia (1434), fuso poi da Emanuele Filiberto con quello di s. Lazzaro. ...
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Scultore (secc. 15º-16º), originario di Como, attivo a Napoli. Iniziò la sua attività collaborando con F. Laurana a Marsiglia (nella cappella di S. Lazzaro della vecchia cattedrale); ma il suo gusto si [...] influssi toscani quattrocenteschi. È autore, tra l'altro, della cappella e del monumento di Giovannello de Cuncto in Santa Maria delle Grazie (1517-24) e della cappella Caracciolo di Vico in San Giovanni a Carbonara (iniziata nel 1517), a Napoli. ...
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MARINO, Giambattista
Fausto Nicolini
Poeta, nato a Napoli il 18 ottobre 1569. Fu avviato dal padre (il giureconsulto Gianfrancesco) alla giurisprudenza. Ma l'ingegno vivacissimo e l'innata straordinaria [...] della croce di cavaliere dell'ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (16 marzo 1609) e, dopo altre peregrinazioni a Modena 1623 a Parigi, "presso Oliviero di Varano, alla strada di San Giacomo alla Vittoria" con dedica a Luigi XIII. Ristampe: Torino ...
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lazzaro1
làżżaro1 (o làżżero) s. m., ant. – Lebbroso; è un uso antonomastico del nome di Lazzaro, il mendico coperto di piaghe di cui si parla nella parabola del ricco epulone nel Vangelo di s. Luca (16, 19-31), considerato patrono degli ospizî...
transfemminismo s. m. Espressione del femminismo degli inizi del terzo millennio che, rispetto a quelle storiche degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, rifiuta il binarismo di genere e, a partire dalle esperienze e dalle posizioni politiche...