Pittore italiano (Napoli 1835 - ivi 1920), figlio di Salvatore; allievo di G. Smargiassi e di F. Palizzi, esordì con grandi quadri storici, uno dei quali, I massacri di Altamura (1863), ebbe grande successo. [...] (Mus. di Capodimonte), Il 24 giugno a S. Martino, 1883, e la Battaglia di Dogali, 1893 (ambedue nella Gall. naz. d'arte moderna di Roma). Migliori i paesaggi e le vedute di forte accento veristico quali la Piazza San Marco (1869; Roma, Gall. naz. d ...
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Pittore (Napoli 1835 - ivi 1920). Iniziò i suoi studi, nel 1853, al Reale istituto di Belle Arti di Napoli e li completò alla scuola naturalistica di Posillipo, allievo di Gabriele Smargiassi e dei fratelli Palizzi. In lui la vena naturalistica convisse con un forte sentimento di partecipazione civile ... ...
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Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 17 (1974)
Oreste Ferrari
Nacque a Napoli il 23 febbr. 1835 da Salvatore di Giuseppe, il quale aggiungeva alla sua principale attività di autore drammatico e di librettista di opere liriche quella di pittore di vedute locali, e da Angelica Cammarano. Il giovane C. ebbe così occasione di crescere in un ambiente ... ...
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Nacque a Napoli il 20 febbraio 1851, e vi morì il 15 settembre 1920. Studiò dapprima col paesista Smargiassi nell'Accademia napoletana di belle arti, e fu poi nell'accademia stessa discepolo di Filippo Palizzi. Nessuno dei pittori napoletani fu così sicuro interprete della coscienza che il Palizzi ebbe ... ...
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Architetto italiano, naturalizzato brasiliano (Milano 1906 - San Paolo, Brasile, 1977). Esponente dell'architettura razionalista (quartiere popolare, 1936-38, Milano, con F. Albini e R. Camus) prese parte [...] alle Triennali di Milano e collaborò a Domus e a Casabella; dal 1936 al 1945 insegnò al Politecnico di Milano. Stabilitosi in Brasile, dopo la seconda guerra mondiale progettò edifici ad alta intensità abitativa, ma anche interni e mobili. ...
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(o Langobardi) Popolazione germanica che appare nelle fonti scritte nel 5° sec., quando si stanziò nel Meclemburgo (a E dell’attuale Amburgo).
Storia
Le origini. - Secondo l’antico mito longobardo delle [...] i L. si sottomisero al re Autari ma il caos politico cominciò a diradarsi solo con il suo successore, Agilulfo (590-616).
In questo Cividale e gli affreschi di Brescia, Castelseprio, San Vincenzo al Volturno, Benevento. Nelle ornamentazioni sono ...
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Città della Spagna (6.497.124 ab. nel 2018), capitale dello Stato e capoluogo dell’omonima provincia. Situata nella Nuova Castiglia, sorge sulla Meseta, alle pendici meridionali della Sierra de Guadarrama, [...] , Alcalá, Fuencarral ecc.) o santuari (Atocha, San Jerónimo ecc.). Il Paseo de la Castellana costituisce museo del Prado, il teatro del Príncipe, l’ingresso al giardino botanico. A J. Marquet si deve il palazzo del Ministero degli Interni presso la ...
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Comune della Lombardia (64 km2 con 48.835 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. È situata nella bassa Pianura Padana, nella parte interna di un’ansa del Mincio, circondata dall’acqua su tre lati; ciò [...] Bozzolo e Sabbioneta; i marchesati di Gazzuolo, Luzzara e Castelgoffredo; le signorie di San Martino e Solferino), sopportò bene la guerra di Ferrara (1482-84); grazie a Francesco e alla moglie Isabella d’Este il marchesato sfuggì al pericolo di una ...
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Pittore (Firenze 1444 o 1445 - ivi 1510). Scolaro di Filippo Lippi, non fu insensibile al gusto della modellazione caro al Pollaiolo, come si può notare dalla sua prima opera datata: la Fortezza (1470) [...] agli Uffizi, o nel San Sebastiano (1473; Kaiser Friedrich Mus., Berlino). Nel Ritorno di Giuditta e nel Ritrovamento del esaspera come nella Calunnía agli Uffizi, nella Derelitta di casa Pallavicini a Roma, nei disegni con cui il B., per incarico dei ...
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Pittore (Firenze 1449 - ivi 1494). Figlio di un artigiano (famoso per le acconciature femminili di ghirlande, donde il soprannome), il Gh., forse allievo di A. Baldovinetti, fu certo attento alle novità [...] Gerolamo, Barbara e Antonio Abate, 1470 circa, S. Andrea a Cercina; decorazione della cappella Vespucci, 1472, e Cenacolo nel San Gimignano, collegiata; ecc.), il Gh., a capo di una bottega sempre più fiorente e accreditata, fece fronte a ...
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Architetto e designer italiano (Milano 1920 - ivi 2006). Esponente del razionalismo milanese, sensibile alle più complesse esperienze europee. Tra le sue numerose opere architettoniche, spesso attente [...] quartiere Pirelli (1958-60) a Cinisello Balsamo; complesso edilizio "Marina Grande" a Arenzano (1960-63); Municipio di e figurano ora in varî musei e collezioni. Membro dell'Accademia di San Luca di Roma e del Royal college of art di Londra, ...
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Pittore pistoiese (notizie 1370-90), collaboratore di Jacopo di Cione e di Giovanni del Biondo a Pistoia, ebbe rapporti anche con i pittori fiorentini. Fra le varie opere a lui attribuite sicuramente sue [...] sono: a Pistoia la pala di S. Giovanni Battista e sue storie, chiesa di S. Giovanni Fuorcivitas, 1370, e gli affreschi dell'oratorio de' Rossi; il polittico della Madonna con Bambino e santi, smembrato fra i musei Ermitage di San Pietroburgo (SS. ...
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Architetto (Firenze 1811 - ivi 1901). Interessato al neoclassico, si riaccostò alla tradizione fiorentina quattro-cinquecentesca (1857, villa Favard). Eseguì interventi e restauri a palazzi storici (1874, [...] , attuato solo in parte (completamento e sistemazione dei lungarni; abbattimento delle mura, salvo in Oltrarno, e apertura dei viali di circonvallazione; viale dei Colli col piazzale Michelangelo, prospetti all'imbocco della via San Nicolò, ecc.). ...
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san
agg. – Forma tronca di santo, in uso davanti a nomi proprî maschili che cominciano con consonante semplice (san Bartolomeo, san Vittore), compresa la z (san Zanobi), o con muta + liquida (san Gregorio), più di rado con s impura (san Spiridione)...
sanita
sanità (ant. santà) s. f. [dal lat. sanǐtas -atis, der. di sanus «sano»]. – 1. a. Qualità, condizione di chi è sano, cioè in buona salute fisica e psichica: la s. dell’organismo, di un organo; conservare, perdere, riacquistare la propria...