La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] 400.000 toscani e 70.000 romani» (De Mauro 2002, pp. 42-43). La quota complessiva di prima dell’unità l’intraprendente editore torinese Giovanni Pomba individuò in Niccolò Tommaseo («il fedele / Spennato arcangelo» ‘San Michele’ ecc.); ma la cultura ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] l’impianto del De rerum naturis di Rabano Mauro, dove, nel libro XVI, De linguis gentium in Italia di fra’ Paolino da San Bartolomeo (il carmelitano austriaco J.Ph. furono i rappresentanti della scuola torinese, Matteo Bartoli, Benvenuto Terracini, ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] per l’italiano, il GRADIT di Tullio De Mauro e il VIT di Aldo Duro, sono l’uno torinese (ancora della UTET) e l’altro romano , in Atti del Seminario internazionale di studi sul lessico (Forlì - San Marino, 2-5 aprile 1992), a cura di H. Pessina Longo ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] piemontese Benvenuto Robbio di San Raffaele, nell’ambiente della torinese accademia di San Paolo, dove fu rintracciato 65-97 (poi in «Convivium» 1947, pp. 5-32).
De Mauro, Tullio (19723), Storia linguistica dell’Italia unita, Roma - Bari, Laterza ...
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