(ebr. Gĕrizim) Monte della Palestina centrale (868 m). I Samaritani vi eressero un tempio rivale di quello di Gerusalemme (distrutto nel 128 a.C. da Giovanni Ircano) e ancora oggi vi celebrano annualmente [...] la Pasqua all’aperto ...
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Sichem
Città della Palestina, già capitale di un piccolo regno nel 14° sec. a.C., luogo della (leggendaria) assemblea delle tribù d’Israele al termine della conquista (11° sec.). Centro religioso del [...] regno d’Israele, e poi dei samaritani in età post-esilica. Alla fine della rivolta giudaica (70 d.C.) vi fu fondata la colonia romana Flavia Neapolis (od. Nablus). ...
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(ebr. Shōmĕrōn) Regione dell’antica Palestina, al centro dell’altopiano a O del Giordano. Confina a N con la piana di Esdrelon, a S con la Giudea e a O con la piana costiera, e rientra quasi interamente [...] , l’ippodromo e un mausoleo nella necropoli.
Invisi ai Giudei per la loro mescolanza etnica e l’eterodossia religiosa, i Samaritani subirono dai Romani due rappresaglie – per essersi radunati senza permesso sul Monte Garizim (dove tra il 4° e il 2 ...
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PALESTINA (XXVI, p. 73)
Roberto ALMAGIA
Anna Maria RATTI
Angelo PERNICE
Popolazione (p. 87). - Non è stato eseguito nessun censimento dopo quello del 18 novembre 1931, che dava 1.035.821 abitanti; [...] 000 nel 1931), 386.000 ebrei (di contro ai 175.000 nel 1931), 110.000 cristiani (90.600 nel 1931), 13.000 Drusi, e 182 Samaritani. L'immigrazione fu, secondo le cifre ufficiali, di 65.867 persone nel 1935 (di cui 63.086 ebrei), di 31.671 nel 1936 (29 ...
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(ebr. Bēt Leḥem) Cittadina della Cisgiordania (29.000 ab. nel 2005), 8 km a S di Gerusalemme. È situata su due colline, l’occidentale con il nucleo più antico, e l’orientale, meno elevata e più spianata, [...] la città, ove Costantino e sua madre Elena eressero la basilica della Natività. Saccheggiata e incendiata durante la ribellione dei Samaritani, B. fu ricostruita da Giustiniano, subì danni quando i crociati se ne impadronirono nel 1099, ma risorse e ...
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BASSOLA, Mosè
Angela Codazzi
Di famiglia originaria di Basilea (donde forse il cognome con le varianti: Basilea, Basla, Basola), il B., figlio di Mordechai, nacque a Pesaro nell'anno 1480. Fu rabbino [...] , Safed, i villaggi sui monti della Galilea, Nablus (Sichem) vicino al monte Gheriziin, luogo prescelto per il culto dai Samaritani. Damasco fu raggiunta dal B. da Gerusalemme, via Safed. L'ultima parte del diario si compone di parecchie appendici ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] storia autonoma della Palestina. Tuttavia continuò a vivere in essa una popolazione ebraica: a settentrione vi erano i Samaritani, popolazione mista di Israeliti rimasti nel paese dopo la deportazione assira e di altre genti importate dagli Assiri ...
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mescolare
v. tr. [lat. volg. *miscŭlare, documentato anche nel lat. mediev., der. di miscēre «mescolare»] (io méscolo, ecc.). – 1. a. Mettere insieme due o più sostanze diverse, liquide o solide o anche gassose, in modo che si fondano o formino...
samaritano
agg. e s. m. (f. -a). – Della Samària, di Samària (o Samarìa; ebr. Shōmĕrōn, gr. Σαμαρία, lat. Samarīa), rispettivamente regione antica (e geograficamente anche moderna) della Palestina centro-settentrionale, e città capoluogo dell’omonima...