Emiro samanide di Transoxiana; regnò su questa e sul Khorāsān dall'892 al 907. La sua capitale Bukhārā fu grande centro di civiltà e di cultura, e il suo regno rappresenta l'apogeo della potenza dei Samanidi. ...
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Scrittore persiano (m. nel 996 d. C.). Eseguì per desiderio del principe samanide Manṣūr I una versione, o piuttosto rifacimento e adattamento dall'arabo, della cronaca universale di aţ-Ṭabarī, che è uno [...] dei più antichi documenti di prosa neo-persiana a noi pervenuti ...
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Alp Tighin
Capostipite dei Ghaznavidi (m. ca. 963). Schiavo turco arruolato nella guardia reale samanide, egli ne ascese i ranghi fino a diventare il reggente di fatto della monarchia. Allontanato dal [...] sovrano samanide in Khorasan, poi a Ghazna, A.T. s’impadronì del potere locale, fondando quella che, con il genero Subuk Takin, sarebbe diventata, dal 977, una dinastia indipendente. ...
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Fondatore della dinastia dei Gasnavidi (n. 942 - m. 997), di origine turca. Generale e governatore dei Samanidi, nel 977 si stabilì nel Khorāsān, dove governò fino alla sua morte, in nome della nuova dinastia [...] gasnavide, pur riconoscendo formalmente l'autorità samanide. Gli successe suo figlio Maḥmūd (998). ...
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samanide
samànide agg. – Relativo ai Samanidi, dinastia persiana musulmana che regnò sulla Sogdiana (regione dell’Asia centrale corrispondente agli odierni Uzbekistan e Tagikistan) e su parte della Persia orientale nei secoli 9°-10° d. C.,...